District 9

Con 30 milioni di dollari ne ha incassati 200 e non è ancora uscito in Cina e Giappone non dico altro.

Sono effettivamente allibito dal voto e dalle recensioni che figurano su questo sito a proposito di District 9,film di fantascenza di Neill Blomkamp che vuole sconvolgere il linguaggio cinematografico e invece costituisce solo un patetico e maldestro tentativo.Ineffetti fa riflettere il fatto che un idea tanto creativa,come quella di cambiare per una volta punto di vista,e descrivere un' ipotetica discriminazione degli alieni da parte della razza umana come metafora del razzismo che ammala il nostro pianeta,sia stata così brillantemente distrutta,uccisa dalla più totale mancanza di comunicazione tra il grande schermo(il film è uscito solo al cinema)e gli spettatori.In District 9 è totalmente assente unità narrativa x cui la storia risula difficilmente seguibile,é secondo me sbagliata la forma,quella del documentario,poichè è per lo spettatore impossibile immedesimarsi in una vicenda malposta e confusa,raccontata da brevi interviste che nn caratterizzano sufficentemente i personaggi,ne chiariscono concetti,é totalmente assente una qualsiasi forma di abilità registica o competenza fotografica,e vi sono addirittura problemi di connessione e coesione logica degli avvenimenti,azioni contrastanti mosse dagli stessi personaggi senza un apparente motivo. [+]

Sono effettivamente allibito dal voto e dalle recensioni che figurano su questo sito a proposito di District 9,film di fantascenza di Neill Blomkamp che vuole sconvolgere il linguaggio cinematografico e invece costituisce solo un patetico e maldestro tentativo.Ineffetti fa riflettere il fatto che un idea tanto creativa,come quella di cambiare per una volta punto di vista,e descrivere un' ipotetica discriminazione degli alieni da parte della razza umana come metafora del razzismo che ammala il nostro pianeta,sia stata così brillantemente distrutta,uccisa dalla più totale mancanza di comunicazione tra il grande schermo(il film è uscito solo al cinema)e gli spettatori.In District 9 è totalmente assente unità narrativa x cui la storia risula difficilmente seguibile,é secondo me sbagliata la forma,quella del documentario,poichè è per lo spettatore impossibile immedesimarsi in una vicenda malposta e confusa,raccontata da brevi interviste che nn caratterizzano sufficentemente i personaggi,ne chiariscono concetti,é totalmente assente una qualsiasi forma di abilità registica o competenza fotografica,e vi sono addirittura problemi di connessione e coesione logica degli avvenimenti,azioni contrastanti mosse dagli stessi personaggi senza un apparente motivo.Queste carenze sono un po meno evidenti,ad eccezione della pessima realizzazione di ogni singola inquadratura,verso l'inizio della seconda parte,dove il ritmo della narrazione si contrae e ne consegue una maggiore,e purtroppo momentanea,fluidità della storia.La fine invece nn delude,e in linea con il resto del film, si inceppa e confonde,approntando una debole ma passabile conclusione sentimentale,che però nn coinvolge.Di questo lavoro è apprezzabile solo l'idea,scaturita per altro dalle pagine di un romanzo,e perciò nn posso fare a meno di constatare l'inefficienza del giudizzio critico di mymovies,al quale più volte sono ricorso per selezionare le nuove uscite e farmi un'idea,e più volte mi sono pentito.Dare 4 stelle e mezzo su cinque a District 9 significa passare veramente il segno [-]

che palle questo regista fighetto che viene dal mondo dorato della pubblicità e vuole pure darci una morale ritrita con questo filmettino/videoclip che dopo 10 minuti ha già stancato. non sopporto i film girati in stile finto/documentario li trovo irritanti se dietro la macchina da presa non ci sono registi dello spessore di allen o stone. purtroppo visto che questa cagatina è stata osannata dai critici ci ritroveremo ancora al cinema il signor blomkamp. per quanto mi riguarda ne starò ben lontano per la fantascienza aspetto fiducioso mr. cameron.

Quando vado a vedere un film del genere mi sento bene, per aver speso bene i miei soldi, e tornerò a vederlo con altri amici, film da togliere il fiato da come è fatto bene, storia che ti fa riflettere, una lezione per tutti. Bloomkamp e Jackson fantastici.

sono rimasto attonito dai giudizi ricevuti su district 9 molti lo giudicano un capolavoro altri una bufala, ma la cosa sorprendente che erano pochissimi quelli che pensavano una via di mezzo, uno dei pochissimi film dove le critiche erano all'estremità. all'inizio lascia un po scettici poi scende una sorta di poesia che ingabbia lo spettatore spiazzato, la trama e originale e filmare il film coma se fosse un documentario rende il tutto un po piu realistico, film con attori sconosciuti ed un regista esordiente, ma dietro c'è la mano ferma e decisa di peter jackson.ottimo film che puo essere interpretato in molti modi, resta il fatto che ci troviamo di fronte ad uno dei piu bei film dell'anno, consigliatissimo voto 8/10

Una sola parola, fantastico!!!

Prima i trailer intellettualmente accattivanti, poi un successo totale presso pubblico e critica, allora mi convinco: vado a vedere District 9. Due ore dopo realizzo: quale peggior decisione? Ingannato sul suo valore allegorico, quasi istruttivo, sulla realtà della xenofobia, mi ritrovo poi annoiato, infastidito e profondamente soggiogato. Dopo i primissimi minuti, dove un documentario testimonia l'attrito tra profughi di un mondo extraterrestre, piegati dalla fame, e il popolo terrestre, segue la vera essenza dell'opera: un film d'azione senza spessore, un'americanata in piena regola. Sparatorie, esplosioni di corpi, mutamenti disgustanti e frastuoni continui costituiscono il corpo della pellicola, rendendo quasi impercettibile il significato emblematico che, proprio volessimo, potremmo vedere. [+]

Prima i trailer intellettualmente accattivanti, poi un successo totale presso pubblico e critica, allora mi convinco: vado a vedere District 9. Due ore dopo realizzo: quale peggior decisione? Ingannato sul suo valore allegorico, quasi istruttivo, sulla realtà della xenofobia, mi ritrovo poi annoiato, infastidito e profondamente soggiogato. Dopo i primissimi minuti, dove un documentario testimonia l'attrito tra profughi di un mondo extraterrestre, piegati dalla fame, e il popolo terrestre, segue la vera essenza dell'opera: un film d'azione senza spessore, un'americanata in piena regola. Sparatorie, esplosioni di corpi, mutamenti disgustanti e frastuoni continui costituiscono il corpo della pellicola, rendendo quasi impercettibile il significato emblematico che, proprio volessimo, potremmo vedere. Quali allegorie, quali metafore, quali profondità di pensiero. Sconsiglio a tutti. Con tutto me stesso. [-]

vi ricordo solo questo... i dizionari danno 4.5--- il resto è aria calda...

Leo parla del dolore degli alieni torturati dagli umani... verissimo, e sono d’accordo sostanzialmente su tutto ma vorrei aggiungere che lo stesso dolore lo si prova anche nei confronti dell’uomo, quando il protagonista viene sottoposto a vivisezione, così che la specie umana appare davvero orribile, nemica degli altri e di sé stessa. Agghiacciante e bellissimo quel grido di Wikus: “uomini di merda!”, rivolto quindi all’intera specie...(del resto, specie incipiente siamo). Mi è piaciuto molto vedere un eroe finalmente verosimile: fino alla fine il protagonista non mancherà di mostrare le sue debolezze umane: paura, egoismo, vigliaccheria, presunzione, stupidità (che scempio sprecare in modo così stolto 20 anni di lavoro del “gamberone”, quando tenta di pilotare da solo la navicella; che deficienza abbandonare l’unico essere che lo può salvare e quanto disgustoso egoismo in quella scena). [+]

Leo parla del dolore degli alieni torturati dagli umani... verissimo, e sono d’accordo sostanzialmente su tutto ma vorrei aggiungere che lo stesso dolore lo si prova anche nei confronti dell’uomo, quando il protagonista viene sottoposto a vivisezione, così che la specie umana appare davvero orribile, nemica degli altri e di sé stessa. Agghiacciante e bellissimo quel grido di Wikus: “uomini di merda!”, rivolto quindi all’intera specie...(del resto, specie incipiente siamo). Mi è piaciuto molto vedere un eroe finalmente verosimile: fino alla fine il protagonista non mancherà di mostrare le sue debolezze umane: paura, egoismo, vigliaccheria, presunzione, stupidità (che scempio sprecare in modo così stolto 20 anni di lavoro del “gamberone”, quando tenta di pilotare da solo la navicella; che deficienza abbandonare l’unico essere che lo può salvare e quanto disgustoso egoismo in quella scena). Ciò nonostante riusciamo ad appassionarci a lui e a perdonargli tutto: una forma di “misericordia” di specie. Grande anche l’attore, Copley, così antipatico all’inizio del film e poi via via sempre più coinvolgente. E che dire dell’ultima scena, quando accarezza il fiore di latta, dove il regista riesce a mostrarci la sostanza dentro la forma, a svelarci una bellezza commovente... Sono contenta, ma tanto, di questo film. Dirò infine che gli effetti speciali, sebbene costituiscano la “specialità” del regista, appaiono come un congruo contorno. [-]

"cagata pazzesca": così tuonava uno spavaldo Fantozzi, assistendo all'ennesima rappresentazione della pellicola di Eisenstein, La corazzata Potemkin. Mi piace mutuare questa espressione per assegnarla a questa pellicola, che non può essere definita un film, se non distruggendo i parametri di cinefilia internazionale. Già dall'inizio sembra di notare una storia che non c'entra niente con la fantascienza, un insieme di scene che fanno la morale buonista all'apartheid e all'immigrazione, ma che purtroppo nulla hanno a che fare con tutti i film con gli alieni usciti fino ad oggi. Così, ineluttabili, passano i minuti all'insegna della tristezza di questo copione che non può nemmeno essere relagato tra i b-movie, data la pochezza e la sterilità di idee della trama. [+]

"cagata pazzesca": così tuonava uno spavaldo Fantozzi, assistendo all'ennesima rappresentazione della pellicola di Eisenstein, La corazzata Potemkin. Mi piace mutuare questa espressione per assegnarla a questa pellicola, che non può essere definita un film, se non distruggendo i parametri di cinefilia internazionale. Già dall'inizio sembra di notare una storia che non c'entra niente con la fantascienza, un insieme di scene che fanno la morale buonista all'apartheid e all'immigrazione, ma che purtroppo nulla hanno a che fare con tutti i film con gli alieni usciti fino ad oggi. Così, ineluttabili, passano i minuti all'insegna della tristezza di questo copione che non può nemmeno essere relagato tra i b-movie, data la pochezza e la sterilità di idee della trama. Per un verso mi sembrava di assistere a quel film commedia americana, Bowfinger, in cui il regista fa dire al protagonista della vicenda "beccati, stronzacchioni!!"; infatti, quel "gamberoni", oltre ad essere veramente un'uscita pessima sulla forma degli alieni (che, a parte la forma, sono esattamente degli uomini, in tutto e per tutto), fa molto il verso ad un film che voleva prendere in giro il genere fantascienza. Dall'altro, mi ricordava una scena del cartone animato i Griffin (Family Guy negli USA), nella quale, parodiando i film fantascientifici, il protagonista/padre si trasforma in un robot che distrugge tutto, casualmente ripreso anche in questa pellicola. In sostanza, questo doveva essere un film (scontato e patetico) di denuncia di integrazione razziale, ma il regista ha volutamente trasportarlo sul piano fantascientifico, rendendolo ridicolo e grottesco. Mi sono vergognato di esserlo andato a vedere. Voto: 0 [-]