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Case perfette, strade perfette, giardini perfetti, un quartiere perfetto. Tutto sembra apparentemente in ordine. Ma, quell'ordine è, appunto, apparente. Un ordine immerso in una natura che nulla fa presupporre chaos o rischi "sociali". Sebastian, un bambino dagli occhi lunghi ed una capacità di generalizzazione notevole, è la guida per quanti, più o meno curiosi, decidono di saperne un po' in più su questo quartiere dove una democratica e paradisiaca noia regna sovrana.
Sebastian, la nostra piccola guida, non ha il papà ed è stato allevato dalla mamma che ha cercato di infondere in lui sicurezza e rispetto delle regole, fondamentali per potersi muovere al di là di una staccionata. Lui, Sebastian, ama la natura, è in continuo contatto con essa e con alcuni personaggi che di questa natura ne vestono perfettamente gli abiti. Ma Sebastian, è pur sempre un bambino e cerca di capire, il comportamento di alcuni abitanti che probabilmente di tutto questo "ordine precostituito" fortemente se ne infischiano. Ed ecco che ci parla di Anders e della sua mega casa superconfortable. Misha, proveniente dalla Russia che ha prolungato di altri 27 anni l' iniziale breve soggiorno. C'è, poi, Jimmy con il suo piccoletto che mette veramente a dura prova, la pazienza, con me c'è riuscito, dello spettatore. Per Jimmy, l'asfalto, l'erba, un divano, l'acqua, sono tutti elementi "naturali" nei quali e con i quali convivere e far convivere il suo piccolo. Lo stesso Jimmy, poi, utilizza gli elementi "antropici" per colpire chi probabilmente non condivide il suo silente "punto di vista". La natura è il rifugio di tutti questi "spericolati" cittadini che poco se ne fregano dell'Ikea o di un Lidl. Chi si aspetta un pochito di azione ... porti pazienza. "Burrowing" è un film chiuso, ermetico, sibillino ma anche e soprattutto socioedenico. L'iniziale frase di Henry David Thoreau la dice lunga ed è una possibile chiave di lettura per avvicinarsi al pensiero narrativo dei registi. Ma, queste sono cose per esperti di "socionaturalismo"; io non lo sono, e non sono neanche un agrimensore. Ed allora io chi sono? Non lo so più, forse non lo saprò mai, forse non l'ho mai saputo. Mi resta comunque una possibilità. Trascorrere un periodo di vacanza in Svezia e... non prima d'aver approfondito "Walden" ovvero \ Vita nei boschi/ di Henry David Thoreau. Prima di chiudere le valige devo comunque farmi una domanda e darmi un'altra risposta. Mi conviene sapere chi sono? La domanda me la sono fatta per la risposta.... non ho fretta.
Buona visione.
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