Dualismo uomo/macchina
Tratto dal fumetto di Osamu Tezuka, Astro Boy si propone come una delle animazioni più curate mai prodotte. Il giovane figlio dello scienziato Dr. Tenma, muore, ma il padre costruisce un robot in cui riesce a mettere i ricordi del figlio mantenendolo così in una sorta di vita artificiale.
Uno strano Pinocchio che deve continuamente fare i conti con il dualismo di uomo e macchina mentre combatte contro i robot che vogliono distruggere Metro City.
Come ci rivela il produttore –Pilar Flynn- una delle cose a cui si è prestata maggiore attenzione è stato mantenere fedele il film allo spirito dell'opera originale che potrebbe risultare decisamente datata per il gusto di oggi.
Astro Boy è un'icona che va assolutamente mantenuta "fresca". La forza di Astro Boy è di poter essere attuale, in fondo si tratta di un personaggio molto simile ad Oliver Twist.
Grande sforzo è stato profuso anche nel ricreare Astro City, una sorta di luminoso paradiso nel cielo a cui si contrappone l'inferno della buia città sotterranea.

Un film futurista
Freddie Highmore, la voce di Astro Boy, confida che il suo lavoro, peraltro abbastanza inusuale, è stato molto interiore: "La battaglia più grande si combatte nel cuore di Astro Boy, lui si sente totalmente umano, ma non lo è, e deve scendere a patti con questo.", ma alla fine si trattava di sentimenti molto umani ed in un certo senso comuni a molti, perché hanno a che fare Per Kristen Bell, invece, l'esperienza è stata fantastica (anche per lei si tratta del primo doppiaggio) perché gli ha consentito di avere più tempo rispetto ad un set normale, così da poter apprezzare molti altri aspetti legati alla realizzazione del film. L'occasione per vivere il "dietro le quinte".
Maryann Garger -la produttrice- ritiene che la scelta del cast sia stato uno dei momenti fondamentali della realizzazione di Astro Boy. "Anche se si tratta di un cartoon, bisogna avere le persone giuste, altrimenti il risultato finale non è quello che vorresti". Quindi accanto ai due protagonisti troviamo Nicolas Cage, che da noto appassionato di fumetti non si è lasciato sfuggire l'occasione, Nathan Lane, Bill Nighy e a sorpresa, visto che finora non era trapelato nulla, Samuel L. Jackson. Nel complesso un film veramente futurista con una grafica a cavallo tra passato e moderno, grazie al look decisamente retrò della città, realizzato con un cura spettacolare che non deluderà i fans.