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lunedì 21 maggio 2018
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ce ne fosse uno....
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Avessi letto una sola recensione cogliere il sottile e profondo messaggio di questo film. Banalizzato da quasi tutte le recensioni che non sono andate oltre alla superficiale apparenza. E' un film semplice ma che in modo molto vero spiega ciò che può accadere ad un ragazzo che cresce all'ombra di un'esperienza relazionale traumatica. I ricordi negativi s'impossessano di tutta la vita del giovane , dissolvendo anche i piccoli momenti positivi del passato che vengono colti solo all'ultimo, restituendo un rapporto paterno non perfetto, ma sicuramente più vitale e meno mortifero. Recuperando alla fine questo rapporto, il protagonista si sente più costruttivo e proiettato verso il futuro. Un film semplice e bello , ma nascosto nei suoi molteplici significati ( il rapporto con il padre ne è solo uno).
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Avessi letto una sola recensione cogliere il sottile e profondo messaggio di questo film. Banalizzato da quasi tutte le recensioni che non sono andate oltre alla superficiale apparenza. E' un film semplice ma che in modo molto vero spiega ciò che può accadere ad un ragazzo che cresce all'ombra di un'esperienza relazionale traumatica. I ricordi negativi s'impossessano di tutta la vita del giovane , dissolvendo anche i piccoli momenti positivi del passato che vengono colti solo all'ultimo, restituendo un rapporto paterno non perfetto, ma sicuramente più vitale e meno mortifero. Recuperando alla fine questo rapporto, il protagonista si sente più costruttivo e proiettato verso il futuro. Un film semplice e bello , ma nascosto nei suoi molteplici significati ( il rapporto con il padre ne è solo uno). Difetti? Non è per tutti.
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ragindo
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sabato 15 agosto 2015
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un film di grande spessore
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E un film di grande spessore, drammatico e molto realistico, cast e interpretazioni di grande rilievo, potrebbe lasciare un gusto amaro in bocca ma e cosi che va la vita, non sempre le cose vanno come si vorrebbe.
Queste ultime frasi ne sono un'etichetta.
Non è l'ennesimo dramma famigliare, come invece viene detto nella recensione di Luciana Morelli probabilmente avrà confuso le recensione con altri film, anzi e unico e particolare e va gustato per la sua drammaticita e realtà.
Non mi dilungo a descrivere perchè va visto e non letto. (come tutti i film del resto)
Peccato che sia stato poco aprezzato e compreso.
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onufrio
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giovedì 13 novembre 2014
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dammi una lametta..
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Polpettone familiare, dramma di una famiglia vista dagli occhi di Michael, sia da bambino che da grande, dopo la tragica ed immatura scomparsa della madre; i rapporti non proprio idilliaci col padre, una zia che le fece da balia in giovane età ed una moglie che ritorna per rinsaldare un matrimonio pronto per affondare. E' la vita di una famiglia americana, fatta di bassi e bassi, perchè in fin dei conti l'atmosfera è sempre la stessa dall'inizio alla fine, eccezion fatta per un paio di scene che provano a smorzare i toni troppo cupi e tristi.
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cronix1981
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mercoledì 17 ottobre 2012
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film deludente
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La prima questione riguarda il titolo del film. Il titolo originale, "Fireflies in the Garden", è magistralmente (in senso ironico) tradotto con "Un segreto tra di noi". E' lecito chiedersi il perché di questo stravolgimento. L'originale fa riferimento ad una poesia di Robert Frost citata in un episodio dell'infanzia di Michael, mentre il titolo tradotto genera solo confusione, creando inutili aspettative nello spettatore. Infatti ci si aspetta un colpo di scena fino alla fine del film, che sveli il “segreto”. Tuttavia non esiste alcun segreto.
Un’altra questione riguarda invece il cast eccezionale, che non viene sfruttato a pieno.
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La prima questione riguarda il titolo del film. Il titolo originale, "Fireflies in the Garden", è magistralmente (in senso ironico) tradotto con "Un segreto tra di noi". E' lecito chiedersi il perché di questo stravolgimento. L'originale fa riferimento ad una poesia di Robert Frost citata in un episodio dell'infanzia di Michael, mentre il titolo tradotto genera solo confusione, creando inutili aspettative nello spettatore. Infatti ci si aspetta un colpo di scena fino alla fine del film, che sveli il “segreto”. Tuttavia non esiste alcun segreto.
Un’altra questione riguarda invece il cast eccezionale, che non viene sfruttato a pieno. In poco più di 1 ora e mezza alcuni interpreti si vedono solo per pochi minuti, e soprattutto manca lo spessore di alcuni dei protagonisti, che vengono solamente accennati e mai approfonditi.
Ultima nota dolente la sceneggiatura farraginosa, che cerca di districarsi in un dramma familiare che non convince e non coinvolge per nulla lo spettatore.
Alla fine del film rimane solo l’amaro in bocca.
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tonysamperi
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mercoledì 5 settembre 2012
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l'aria è pesante fino alla fine.
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Sicuramente un cast variegato in cui sono numerosi i personaggi di spicco, in primis Julia Roberts, seguita da Willem Dafoe ("Speed 2", "Spiderman", qui doppiato dall'inconfondibile Luca Biagini), Carrie-Anne Moss ("Matrix") e Ioan Gruffudd ("Come ammazzare il capo e vivere felici", "La carica dei 102", "I fantastici 4"), Emily Watson ("Miss Potter")
Ultimo, ma non meno importante, un Ryan Reynolds ("Cambio vita", "Lanterna verde", "Safe House", "X-Men origins: Wolverine") rassegnato, non so se per via del doppiaggio (Riccardo Rossi), ricorda vagamente il Bruce Banner interpretato da Mark Ruffalo in "The avengers" (Anche per lui infatti è stato scelto Riccardo Rossi).
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Sicuramente un cast variegato in cui sono numerosi i personaggi di spicco, in primis Julia Roberts, seguita da Willem Dafoe ("Speed 2", "Spiderman", qui doppiato dall'inconfondibile Luca Biagini), Carrie-Anne Moss ("Matrix") e Ioan Gruffudd ("Come ammazzare il capo e vivere felici", "La carica dei 102", "I fantastici 4"), Emily Watson ("Miss Potter")
Ultimo, ma non meno importante, un Ryan Reynolds ("Cambio vita", "Lanterna verde", "Safe House", "X-Men origins: Wolverine") rassegnato, non so se per via del doppiaggio (Riccardo Rossi), ricorda vagamente il Bruce Banner interpretato da Mark Ruffalo in "The avengers" (Anche per lui infatti è stato scelto Riccardo Rossi).
La storia si apre con una riunione familiare, per festeggiare la laurea di mamma Julia Roberts, sebbene sia arrivata un po' tardi. Tragicamente un banale incidente porta subito via Julia.
Quindi la riunione che era inizialmente dovuta ai festeggiamenti, si tramuta in un funerale.
Il plot segue la tecnica dell'intreccio, inserendo molti flashback, che permettono allo spettatore di ricostruire la storia della famiglia e delineare bene i personaggi.
Emerge così che Michael è cresciuto privo di un padre che gli desse affetto e appoggio. Sua madre invece non poteva essere felice, e viene fuori che ha avuto una storia di tre anni col suo insegnante, collega del marito (Ioan Gruffudd). Michael decide nonostante tutto di seguire le orme del padre, diventando scrittore. Il romanzo autobiografico di Michael gli permetterà di riscattarsi col padre.
Ma il lavoro di Michael non finisce qui, perchè durante la sua permanenza riuscirà a riavvicinare i membri della famiglia.
Dall'altro lato invece la zia Emily Watson riuscirà a riavvicinare lui e la sua ex moglie (Carrie-Anne Moss).
Il film è immerso in un'atmosfera un po' inquieta, per il fatto che i vari rapporti sembrano parecchio fragili. Alla fine del film sembra quasi che padre è figlio siano risoluti.
Insomma un film non proprio brillante, non proprio vispo, ma sicuramente profondo quanto basta da analizzare la psicologia dei vari personaggi.
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minnie
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giovedì 24 novembre 2011
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un tree of life ante litteram
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Mi stupiscono le critiche fredde tributate a questo che trovo un film non solo bello, delicato e anche veritiero ma un anticipo, certo con minor senso epico ma siamo lì, del tanto declamato e premiato Tree of Life di Malick che mi è piaciuto ma i cui personaggi sonogià tutti in questo splendido film.
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minnie
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sabato 19 novembre 2011
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anticipa tree of life
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Francamente non capisco la sufficienza di questa critica pubblicata qui a un film che ho trovato, a un passaggio televisivo, semplicemente magnifico. In pratica questo film anticipa Tree of life di Malick e contiene la stessa tematica. La Roberts come madre comprensiva non è certo inferiore alla Chastaine e tutto il film, con la magostrale intepretazione di Dafoe e di Reynolds, espone bene, in modo efficace, l'intreccio di dolore, gioia e complicità che vige nella maggior parte di quella sorta di repubblica delle banane che sono le famiglie. Io l'ho trovato ripeto, splendido e non capisco come mai abbia avuto così poca risonanza. Inoltre gli stacchi fra passato e presente si capiscono benissimo.
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Francamente non capisco la sufficienza di questa critica pubblicata qui a un film che ho trovato, a un passaggio televisivo, semplicemente magnifico. In pratica questo film anticipa Tree of life di Malick e contiene la stessa tematica. La Roberts come madre comprensiva non è certo inferiore alla Chastaine e tutto il film, con la magostrale intepretazione di Dafoe e di Reynolds, espone bene, in modo efficace, l'intreccio di dolore, gioia e complicità che vige nella maggior parte di quella sorta di repubblica delle banane che sono le famiglie. Io l'ho trovato ripeto, splendido e non capisco come mai abbia avuto così poca risonanza. Inoltre gli stacchi fra passato e presente si capiscono benissimo...
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rongiu
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lunedì 12 aprile 2010
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un si non è per sempre
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Film fastidioso e brutale. La vera tragedia non è la morte della Roberts, ma la vita del Dafoe. Il tempo passa e ti chiedi:- Quando finirà questa tortura? Mi chiedo se esistono docenti in giro nelle scuole di ogni ordine e grado con queste personalità. Se si, a tutti questi/e proff. dico:- Guardate il film e poi consegnate le dimissioni. Quindi assegno, 5 stelle se l'intento di Mr. Lee è quello di incitare questi signori a cambiar mestiere, 1 stella per tutte le altre motivazioni. Dopo la visione, consiglio una bella doccia per eliminare il malessere che ti è lasciato sulla pelle.
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francesco2
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martedì 13 ottobre 2009
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film discutibile.e non è un segreto(tra di noi)
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Il titolo della mia recensione prende spunto dalle recensioni quasi tutte negative che ho letto(Fa eccezione, ma non è il primo caso,Giorgio carbone, La Notte e Libero), e non so neanche se abbia avuto successo di pubblico.Non me ne stupirei, perché non sarebbe il primo caso di film da Festival(Ho letto ieri che è stato presentato a Berlino)che non "Arriva" né ai critici, più o meno in buona fede, né al pubblico.Questo"segreto"(Complimenti all'unica persona di "MyMovies" che credo l'abbia capito) è troppo poco intellettuale per arrivare al pubblico"D'élite"(Se ancora esiste), intriso com'è di patetismi(Il padre autoritario CHE non capisce il figlio incompreso, lo costringe a punizioni assurde, ma alla fine cambia,perché?, il figlio che a sua volta vede la madre morire il giorno dell festa, la morte della madre causata dal ragazzino ecc.
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Il titolo della mia recensione prende spunto dalle recensioni quasi tutte negative che ho letto(Fa eccezione, ma non è il primo caso,Giorgio carbone, La Notte e Libero), e non so neanche se abbia avuto successo di pubblico.Non me ne stupirei, perché non sarebbe il primo caso di film da Festival(Ho letto ieri che è stato presentato a Berlino)che non "Arriva" né ai critici, più o meno in buona fede, né al pubblico.Questo"segreto"(Complimenti all'unica persona di "MyMovies" che credo l'abbia capito) è troppo poco intellettuale per arrivare al pubblico"D'élite"(Se ancora esiste), intriso com'è di patetismi(Il padre autoritario CHE non capisce il figlio incompreso, lo costringe a punizioni assurde, ma alla fine cambia,perché?, il figlio che a sua volta vede la madre morire il giorno dell festa, la morte della madre causata dal ragazzino ecc., ma che come ha scritto Caprara rischia di essere paradossalmente poco kitsch per attirare un certo pubblico.Era già successo(Credo)con un altro titolo forse peggiore di questo), "Fiori d'acciaio"(Anche lì la Roberts!)."Noi de sconosciuti"è un melò raffreddato ma non freddo, questo è un melò con varie scene madri(Contrariamente a quanto ha scritto qualcuno su questo"Forum"), ma a conti fatti "Freddo".Qualcuno ha rilevato, giustamente, che i momenti da elogiare non mancano, basti pensare alla"Pomiciata"durante il minuto di silenzio o alla cognata che alla fine comunica di essere in cinta.Ma non bastano del tutto.Un film deve avere una "Visione d'insieme" della realtà, e non vivere di spunti isolati, credo.
P.S.:Gli attori ce la mettono tutta, io fra l'altro l'ho visto in Inglese.Come fa a dire il prof.Egizio che è recitato male?
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dony64
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martedì 24 marzo 2009
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film....inutile
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Film drammatico con un cast d'alto livello artistico.La trama e' banale,inutile ed irrisoria.Anche J.Roberts ha una piccola parte nel film che a mio parere e' lento ed inconcludente.
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