Tutti pazzi per amore

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Io ex lesbica, hacker, spogliarellista, metto su famiglia in TV

di Elena Martelli Il Venerdì di Repubblica

In sottofondo si sente un bip metallico. È il rumore della cassa del supermercato. Poi, c'è quello dell'autobus che passa accanto a Stefania Rocca mentre, al telefono da Milano, parla di spazzi per amore. Fa la spesa e parla, mentre il piccolo Leone dorme beato nel passeggino. Il bimbo, 13 mesi il 15 ottobre scorso, che la Rocca, 37 anni, ha avuto dall'imprenditore Carlo Capasa, amministratore delegato di Costume National, finora è praticamente cresciuto sul set della serie tv che, dal 7 dicembre. vedremo per 13 puntate, in prima serata su RaiUno.
Riccardo Milani, il regista, ha immaginato una Stefania da commedia sofisticata, offrendole un ruolo decisamente meno controcorrente di quelli di Nirvana, Viol@, Go Go Tales, ma all'interno di un impianto narrativo inedito per la rete ammiraglia della Rai. Il tono è brillante, come i dialoghi, e ogni tanto ci sono pure intermezzi musicali in cui gli attori cantano come in un musical. E il cast, Neri Marcorè, Carlotta Natoli, Sonia Bergamasco, Francesca Inaudi, Irene Ferri, garantisce vitalità alle storie parallele della serie. Ma la vera novità è proprio Stefania Rocca: via l'ombra conturbante dal make up, ha una frangiona impertinente e una coda da ragazza perbene.
In dieta sentimentale da cinque anni, da quando si è separata, Laura (così si chiama il suo personaggio) ha due figli, e ha da poco ripreso a lavorare in una rivista femminile quando s'invaghisce di Paolo (Emilio Solfrizzi), vedovo con figlia a carico non proprio un tombeur de femmes ma, come lei, pazzo per Da qui all'eternità.
Insomma, con questo ruolo dice addio alla Stefania conturbante?
«In ogni ruolo che interpreto c'è qualcosa di me. Laura l'ho scelta proprio per questo suo lato solare, un po' infantile. Questa vena l'ho sempre avuta. Solo che adesso con Leone me la godo di più».
La produzione, pur di averla, ha aspettato i suoi tempi.
«Sì, Riccardo Milani mi ha corteggiata come mai nessun uomo nella vita e io sono caduta come una pera cotta. Ho accettato, ma a condizione che Leone potesse stare con me e che potessi continuare ad allattarlo. Ogni due ore fermavo la lavorazione, gli davo da mangiare e poi ricominciavo». «Tutti pazzi per amore» è una fiction piuttosto trasgressiva per essere su RaiUno: un ex marito che confessa di essere gay, una giornalista mangia uomini modello Samantha di «Sex and the City». Non dovevate essere la risposta ai «Cesaroni»?
«È vero. Questa è una fiction molto moderna, che tratta temi non scontati per nessuno. Ma la famiglia di oggi è fatta così: movimentata e piena di contraddizioni. Non è un quadretto dolce che non esiste in natura».
E ogni tanto cantate.
«Canzoni belle, come Fotoromanza di Gianna Nannini: il ritornello "Mi telefoni o no" serve a descrivere uno snodo narrativo, come gli spezzoni dei film cult che reínterpretiamo. Insomma non siamo Un medico in famiglïa. Ogni personaggio ha una vena di pazzia, ol
tre alle follie che ognuno fa per amore: mio figlio Emanuele è fissato con l'igiene, Paolo "malato" dei Matia Bazar, sua figlia mangia solo hamburger bruciati».
Quando girò Casomai di D'Alatri, disse che le piaceva sperimentare la trasgressione della normalità. Oggi cosa cerca?
«Sono ad un bivio. I ruoli che mi hanno segnata di più sono stati quello della hacker in Nirvana di Salvatores, la cieca lesbica di La bestia nel cuore della Comencini, la donna mediterranea di Il talento di Mr. Ripley di Minghella, la spogliarellista-sceneggiatrice per Ferrara. Adesso, forse, è tempo che mi sieda sulla riva del fiume a riflettere».
I figli cambiano la vita...
«Non mi sarei mai immaginata di divertirmi così tanto. Per ora però è stato Leone ad adeguarsi ai miei orari: l'ho portato sul set, non ho smesso un secondo di lavorare, pur con grandi sensi di colpa perché giravamo a Roma e il mio compagno stava a Milano. Ripensandoci, è stato un anno folle e sono stata un po' egoista».
Da Il Venerdì di Repubblica, 5 dicembre 2008

di Elena Martelli, 5 dicembre 2008

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