Le sette vite del "Gatto"
A ventisei anni da Vado a vivere da solo, commedia leggera in perfetto stile anni Ottanta con cui un giovane Marco Risi segnava il suo esordio alla regia con l'allora coetaneo Jerry Calà, nei panni del protagonista Giacomino, arriva nelle sale Torno a vivere da solo, esilarante commedia diretta, oltre che interpretata, dallo storico fondatore dei Gatti di vicolo Miracoli.

Giacomino, ventisei anni dopo...
Nella capitale insieme al cast quasi al completo (unici assenti, per motivi di lavoro, Paolo Villaggio ed Enzo Iacchetti oltre alla star a stelle e strisce Don Johnson che, a dire di Jerry Calà, dovrebbe stare a spassarsela sulle piste di Aspen), il cinquantasettenne attore e regista ha precisato: "Anche se ritroviamo il personaggio di Giacomo, questo film non è un sequel. Mi sono piuttosto riallacciato al film di Risi come un bel ricordo. All'epoca, infatti, si parlava di un ragazzo che voleva scappare di casa per assaporare la libertà. Oggi invece, insieme allo sceneggiatore Gino Capone, ho voluto raccontare il fenomeno del divorzio, visto come un fatto naturale, e porre l'accento sulla crisi della famiglia.

La crisi della famiglia
La società è piena di famiglie allargate. Le persone che hanno lavorato con me a questo film e che sono ora sedute al mio fianco, ad esempio, vengono quasi tutte da una realtà di questo tipo. Io stesso ne sono testimone". "Quando ho letto la sceneggiatura, ho trovato il testo davvero delizioso e assolutamente attuale. Anche io sono separata con un figlio", ha raccontato Tosca D'Aquino, entrata a far parte di questa commedia nel ruolo di Francesca, la moglie di Calà, grazie all'amica e collega Randi Ingerman. "Quando mi sono sposata - e l'ho fatto in Chiesa in quanto credente - ne ero fermamente convinta. Purtroppo però, non sempre le cose vanno come ci si aspetta. Quando l'amore finisce, credo sia fondamentale dimostrarsi intelligenti e maturi per riuscire a mantenere dei buoni rapporti".

Matrimoni e figli d'arte
"Il mio ex marito Riccardo Schicchi ed io, pur separati, continuiamo a sentirci", ha rivelato Eva Henger. "A Natale, ad esempio, continua a mascherarsi da Babbo Natale per i nostri figli! Eppure ho un altro compagno (il produttore del film, Massimiliano Caroletti, nda) dal quale aspetto una bambina. Nel cast, insieme a lei, nel ruolo di Chiara, anche sua figlia Mercedes che, a proposito del debutto al fianco della madre, ha detto: "Ho girato con lei una sola scena ma nonostante questo eravamo sempre insieme. E' stata davvero una bellissima esperienza". "Anche io vengo da una famiglia allargata e per me è la normalità", ha aggiunto il giovane interprete Rudy Smaila, figlio di Umberto (qui autore delle musiche nonché storico compagno di avventure di Jerry, a sua volta padrino dello stesso Rudi).

Il film della maturità
"Mi piace pensare a 'Torno a vivere da solo' come il film della mia maturità", ha spiegato Calà. "Più vado avanti e più mi rendo conto che mi piace far ridere e avere la possibilità di portare sullo schermo una commedia che sia il più possibile ancorata alle cose reali. Tra i progetti che ho, c'è quello di fare un film sulla notte dei giovani, su quello che succede in quelle ore. Per quanto riguarda la commedia mi rendo conto che oggi, rispetto agli anni Ottanta in cui ricorrevo ai più svariati espedienti (come ad esempio gli ammiccamenti), mi piace far divertire con testi e battute.

L'uscita in un periodo difficile come quello natalizio
Amo la recitazione naturale e, da regista, cerco di tirare fuori dagli altri le cose per quelle che sono nella vita. Nel caso di Paolo Villaggio, ad esempio, che nel film è mio padre Leo, ci sono stati momenti molto divertenti ma anche molto toccanti". Quanto all'uscita del film prevista per il prossimo 5 dicembre - pochi giorni dopo quella de La fidanzata di papà con Massimo Boldi e Simona Ventura (pellicola che nel primo weekend ha battuto al box office l'ultimo 007 di Daniel Craig) e poco prima dell'uscita di Natale a Rio con Christian De Sica - Jerry Calà ha detto: "Ammetto che quando abbiamo cominciato le riprese non avevamo nemmeno un distributore. Ero sicuro però che l'avremmo trovato. Sarebbe stato sufficiente vederlo. La scelta della Eagle, di farlo uscire in quei giorni, mi fa ben sperare. Un anno fa, di quei tempi, eravamo nel pieno delle riprese in una Milano natalizia e questa combinazione mi fa particolarmente piacere".

L'amicizia dopo l'amore?
Niente affatto casuale, invece, la scelta di aprire e chiudere il film con Mara Venier, conosciuta proprio sul set di Vado a vivere da solo e con cui Calà convolò a nozze non molto tempo dopo. "Mara ed io abbiamo ancora oggi uno splendido rapporto. Idem con Nicola, il suo attuale marito, con sua figlia Elisabetta e il padre della figlia... Insomma, se l'amore finisce, perchè non non possono continuare ad esistere amicizia e affetto? A mio parere, in questo modo tutti i momenti belli passati al fianco di una persona non andranno persi".