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Il riscatto sociale attraverso l'arte e la fede

Martin Provost presenta a Roma il film Sèraphine.
di Luca Marra

Yolande Moreau ed Ulrich Tukur in una scena del film.
Yolande Moreau Altri nomi: (Les Deschiens ) (71 anni) 27 febbraio 1953, Bruxelles (Belgio) - Pesci. Interpreta Séraphine Louis nel film di Martin Provost Séraphine.

mercoledì 20 ottobre 2010 - Incontri

Non è un biopic, ma un film su un incontro fra due persone". Pacate ma rigorose le parole di Martin Provost, il regista di Séraphine, acclamato film francese che in patria ha vinto sette premi Cesar e ha avuto milioni di spettatori. Presentato ieri al Palazzo Farnese di Roma, sede dell'Ambasciata di Francia in Italia, il film - che uscirà nelle sale il prossimo 22 ottobre - è la storia di Séraphine de Senlis (interpretata da Yolande Moreau), una governante modesta ma con un fuoco creativo enorme che riversa nella pittura. Grazie all'aiuto del critico Wilhelm Uhde, Ulrich Tukur nel film, Séraphine coltiverà il suo talento durante il primo conflitto mondiale. La sua follia la porterà alla reclusione in manicomio ma, poco dopo la sua morte, sarà riconosciuta come importante esponente della pittura naif o primitiva.
"L'idea di Seraphine è arrivata da una mia amica giornalista. All'inizio ho trovato poche informazione sul web ma i primi dipinti che ho visto mi hanno incuriosito e Séraphine è diventata un'ossessione. Ho letto tutto il possibile, sono stato anche accusato di plagio" spiega il regista, nella Capitale per promuovere il film, che poi continua: "La pellicola è la storia di un incontro spirituale e profondo fra due persone, Séraphine e Wilhelm Udhe. Non c'è compassione, ho filmato pensando di entrare nel modo di vivere di quest'artista che dipingeva fiori perché glielo ordinavano gli angeli". Provost, oltre ad esser regista e sceneggiatore, è anche pittore, e sui quadri di Séraphine, ampiamente mostrati nel film, ha un'idea precisa: "Non mi piacciono tutti i suoi lavori, ma il film non è sull'opera ma sulla personalità di una creativa che cerca un riscatto sociale attraverso l'arte e la fede. Un personaggio umile ma consapevole del suo talento".
Bravura da vendere ne ha anche l'attrice protagonista Yolande Moreau, premio Cesar e Los Angeles Film Critic per questo ruolo, vista recentemente in Louise Michel. Non presente a Roma perché impegnata nei suoi nuovi lavori, Yolande è stata fondamentale per il regista di Séraphine: "Se non ci fosse stata lei forse non avrei fatto il film” dichiara Provost “Mi è venuta in mente subito. Ha una somiglianza anche fisica con Seraphine. Lei non recita, incarna il personaggio. La fortuna ha voluto anche che fossimo vicini di casa".
Inoltre, la Moreau lavorerà anche nel prossimo film di Martin Provost, Dove va la notte: "Una storia basata su un racconto irlandese ambientato negli anni Novanta, quando l'aborto era ancora illegale in Irlanda" spiega il regista "Parla di una donna che ha un marito alcolizzato, in carcere perché ha investito un uomo. Nel periodo di detenzione del marito sarà obbligata a imparare a guidare e questo sarà centrale nello sviluppo della storia. Importante sarà il rapporto ritrovato tra madre e figlio. La definisco una dark story che ha anche un po' di giallo e un road movie con un finale aperto".

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