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San Valentino con Parlami d'amore

Per la festa degli innamorati in uscita l'esordio di Silvio Muccino alla regia.
di Alessandra Giannelli

Il film

martedì 12 febbraio 2008 - Incontri

Il film
Lo vediamo, in questi giorni, alle prese con la promozione del suo primo film. Silvio Muccino, ospite in televisione, presenta, con grandissima trepidazione, la sua opera prima: Parlami d'amore. La pellicola, che sarà in tutte le sale proprio il giorno di San Valentino, già riscuote molta attenzione e anche curiosità per questa storia d'amore, appunto, tratta dal libro scritto dallo stesso regista insieme a Carla Vangelista. Curiosità per il personaggio interpretato, Sasha, un ragazzo con difficili trascorsi alle spalle che si imbatte in due diverse storie d'amore: quella con Benedetta, Carolina Crescentini, che lui ama da sempre e Nicole, l'attrice Aitana Sánchez-Gijón (protagonista femminile del film di Alfonso Arau, Il profumo del mosto selvatico) che gli svelerà un sensuale segreto: non esiste donna che non può essere conquistata, che poi è il sottotitolo del film. Sasha proverà, imparando ad amare, a riscattare il suo tragico passato. Anche noi abbiamo qualche curiosità da soddisfare e ne parliamo con il regista.

Come ci si sente all'esordio alla regia?
È un passo molto importante. Sono molto emozionato e anche orgoglioso di quello che ho fatto e ho una gran voglia di dimostrarlo e farlo vedere. Sono due anni che porto questo film dentro di me, sono contento di mostrarlo al pubblico.

Hai detto che, con questo film, hai voluto parlare dell'amore in modo onesto; perché, non accade mai al cinema?
Siamo abituati a sdrammatizzare alcuni sentimenti perché nel cinema, spesso, dell'amore se ne parla in toni "acquerellati", come di un sentimento per adolescenti tutto "azzurro e rosa" o come qualcosa di rassicurante. Non che non sia vero, ma nella vita, invece, si tratta di un sentimento difficile, che ti obbliga a essere una persona nuda e a mostrare le proprie imperfezioni e debolezze. Quella del film è una storia d'amore con un discorso più forte.

Quanto del personaggio che interpreti, Sasha, c'è in Silvio?
All'inizio pensavo che questo personaggio non avesse niente a che fare con me, perché è estremo; poi però, col tempo, ho capito che, in qualche modo, soprattutto per il suo lato fragile, mi somiglia.

Festeggerai San Valentino?
Certamente, saremo a Napoli per l'uscita del film e sarà bello festeggiare San Valentino con il pubblico!
Altro interprete maschile è Flavio Parenti, che nel film interpreta Tancredi. Attore qualificato, Parenti debutta nel 2002 in teatro e inizia, successivamente, a lavorare in produzioni televisive come Camera Café, Un medico in famiglia. Quello con Muccino è il suo primo film, ma lo vedremo presto in televisione (Einstein di Liliana Cavani) e nel prossimo lavoro, in uscita a marzo, di Sergio Rubini dal titolo Colpo d'occhio.

Quale è il tuo personaggio?
Io sono Tancredi: l'anima nera del film, l'antagonista. Sono quello che porta Sasha dentro al mondo dark, oserei dire debosciato dell'ambiente che ha intorno Benedetta, la donna che lui vorrebbe avere.

Come è stato lavorare con un regista esordiente?
È stato molto divertente perché siamo coetanei e si è stabilita una modalità di lavoro che, secondo me, è estremamente proficua sia per l'attore che per il regista cioè quella della collaborazione. Il regista, essendo intelligente, non solo aveva le idee proprie, ma cercava anche dagli altri degli arricchimenti e questo ha permesso, come nel mio caso, di sentirsi molto partecipe del prodotto che si realizza.

Cosa pensi del sottotitolo del film ovvero che "non esiste donna che non possa essere conquistata"?
Non credo molto nelle "massime" perché le cose, ogni volta, vanno viste nello specifico; ho difficoltà ad affrontare il tutto in modo assoluto. Certo, se una persona è sicura di sé può ottenere ciò che desidera, ma non c'è niente di male se ciò non si realizza. È giusto anche conoscere i propri limiti e vivere bene lo stesso.

Uscita del film a parte, festeggerai San Valentino?
A parte la prima, questo San Valentino, personalmente, in rapporto a una ragazza, scivolerà via come un bicchiere d'acqua. In generale, ti sembrerà strano, ma ho sempre avuto fidanzate che vivevano questa festa come qualcosa di poco positivo, anche se io provavo a portarle a cena fuori, a regalare loro cioccolatini, etc. Facevo, insomma, le cose classiche, ma dall'altra parte c'era questo atteggiamento, anche molto attuale, che le feste obbligate richiedono una sorta di responsabilità che si cerca di evitare. Per me è una bella festa, sicuramente si festeggia l'amore adolescenziale, il primo amore. Io non ho mai avuto la fortuna di festeggiarlo veramente!

Il film, anche se atteso dalle adolescenti, non parla però di un amore adolescenziale, vero?
Si, è vero, perché parla dell'amore in senso lato. Questa è una delle grandi sorprese di questo film e il merito è proprio di Silvio che ha fatto una cosa che non è da tutti, si è espresso senza seguire alcun stereotipo. Alle adolescenti può piacere perché ha un fascino particolare, quello di raccontare ciò che le adolescenti stesse, magari tra qualche anno, vivranno. Il fascino non è solo ritrovarsi "paro paro" con il protagonista, ma c'è anche quello di dire "esiste questo nella vita" oppure "è un'esperienza che potrei avere". Io, da piccolo, al cinema mi incantavo e mi piaceva andarci proprio per proiettarmi in qualcosa che non era la mia vita attuale, ma sarebbe forse stata la mia vita futura.

Da piccolo volevi fare l'attore?
No, volevo fare altre cose: il direttore d'orchestra e, persino, il costruttore di robot! Poi, otto anni fa, una serie di circostanze mi hanno portato a iniziare a recitare: una casualità che poi mi è piaciuta. Una delle mie fortune è stata quella di arrivare a studiare teatro senza alcuna formazione, ero aperto a ogni conoscenza senza preconcetti o pregiudizi.

Quali sono gli attori che ti piacciono?
Mi piacciono gli attori che si "trasformano", che tentano di rubare l'anima a qualcosa che non è loro, come Dustin Hoffman, Johnny Depp (il più rivoluzionario!) e Daniel Day-Lewis. Nello specifico, per Tancredi, ho preso spunto da Tom Cruise in Intervista col vampiro.

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