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Il cavaliere oscuro: le tre facce di Gotham City

Batman, Joker e Harvey Dent formano un triangolo drammatico nel nuovo film di Nolan.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Tutto il mondo è un palcoscenico e tutti, uomini e donne, non sono che attori. Hanno le loro entrate e le loro uscite. Ciascuno nella sua vita recita diverse parti (Shakespeare)

mercoledì 23 luglio 2008 - Approfondimenti

Tutto il mondo è un palcoscenico e tutti, uomini e donne, non sono che attori. Hanno le loro entrate e le loro uscite. Ciascuno nella sua vita recita diverse parti (Shakespeare)
Vittima, persecutore e salvatore sono i tre ruoli del modello sociale e psicologico noto come il triangolo drammatico di Stephen Karpman. All'interno della formula, vittima, persecutore e salvatore si scambiano di ruolo, incarnando ora l'uno ora l'altro. Pur riguardando un ambito puramente psichiatrico, questa fenomenologia è riscontrabile nel nuovo film di Christopher Nolan dove Joker interpreta il persecutore (che diviene vittima nel momento in cui racconta, stravolgendola di volta in volta, la storia della sua deformazione facciale, e salvatore quando si allea con Due Facce), Harvey Dent la vittima e Batman il salvatore. Ma la linea che divide i tre personaggi sarà così sottile da poter essere sconfinata sotto l'influsso del Male. È proprio il Joker di Heath Ledger a mischiare le carte nel tentativo di tirare fuori il lato oscuro dai suoi nemici. "Joker vuole annientare Batman, dimostrare che ognuno ha un prezzo e che persino Batman può essere comprato in modo tale da compromettere i suoi principi" spiega Christian Bale. "In realtà penso che sia contento del fatto che Batman non si lascerà corrompere e che rappresenti un avversario persino migliore di quanto pensasse in questo gioco che sta conducendo".

Batman, il salvatore
O muori da eroe... o vivrai abbastanza a lungo da vederti diventare un criminale è il leitmotiv del film che segna il ritorno sul grande schermo di Batman, a tre anni dal Begins che ne definiva la genesi e l'evoluzione. Certo di aver creato qualcosa che non riesce più a controllare, Bruce Wayne vorrebbe smettere i panni dell'eroe e trovare un "erede" puro di cuore in grado di difendere la città, in modo da appendere al chiodo la sua maschera e dire addio alla sua identità nascosta. Ma non è giunto ancora il momento. Grazie all'alleanza e alla fiducia di alcuni personaggi chiave, Batman cercherà di ostacolare il Male, giunto a Gotham City sotto forma di un villain pagliaccio. Dietro alla forza (fisica e morale) dell'uomo pipistrello si nascondono due grandi uomini: Alfred Pennyworth, maggiordomo e consigliere di Wayne, e Lucius Fox, l'amministratore delegato della Wayne Enterprises e creatore del costume e dell'arsenale high-tech di Batman. Un po' grillo parlante e un po' figura paterna, i due uomini rappresentano la coscienza e la purezza d'animo di Bruce Wayne/Batman.

Harvey Dent, la vittima
La missione di Harvey Dent è di smantellare la rete mafiosa che sta corrompendo la città. "Il Cavaliere bianco si prefigge di affrontare il crimine organizzato. Rappresenta una nuova speranza per Gotham City" dichiara Aaron Eckhart. Prima che il ruolo del procuratore distrettuale di Gotham City andasse a lui, Christopher Nolan aveva offerto la parte a Matt Damon e, al suo rifiuto, aveva preso in considerazione Hugh Jackman, Ryan Phillippe, Liev Schreiber e Josh Lucas. "Cercavamo qualcuno che potesse rappresentare il fascino americano perché all'inizio del film Harvey Dent deve essere una figura affascinante ed eroica" afferma Nolan. "Allo stesso tempo doveva anche avere un qualcosa di particolare, doveva lasciar trasparire la presenza della rabbia e dell'oscurità che sa di avere e che rende credibile la storia. Non si può presentare un personaggio come questo come se fosse un eroe senza difetti, senza nessun lato oscuro. Aaron è riuscito a rendere tali qualità molto, molto bene".

Joker, il persecutore
Robin Williams, Lachy Hulme, Paul Bettany e Adrien Brody erano tutti in lizza per la parte del malefico Joker prima che Heath Ledger si appropriasse del ruolo. A differenza dell'interpretazione, da annali di cinema, di Jack Nicholson, il Clown maledetto di Ledger non ha passato né un conto aperto con Batman, ma vive per seminare terrore in nome del Caos. "Con Heath abbiamo parlato di come vedessimo questo personaggio ed entrambi avevamo la stessa concezione" spiega Nolan. "Il Joker doveva trasmettere la minaccia dell'anarchia e si doveva divertire nel creare caos e terrore su larga scala. Heath ha capito istintivamente come rendere diverso questo personaggio da come era stato rappresentato prima da altri". Joker è il supercriminale per eccellenza dell'universo fumettistico. Psicopatico, enigmatico, diabolico ma anche affascinante e ironico, è "la logica risposta a Batman, che ha instillato questo tipo di essere estremo nei comportamenti che si manifestano a Gotham City" afferma il regista. "Sapevamo che ci sarebbe voluto un attore straordinario per interpretarlo e Heath lo era su tutti i fronti. Da ogni minimo aspetto fisico ad ogni intonazione vocale, la sua è una performance indimenticabile".

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