onufrio
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venerdì 15 marzo 2013
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hachiko
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Le storie più sensazionali, quasi sempre, sono tratte da una storia vera. Questa è la vera storia di Hachiko, un cane fedele al padrone, i due creano un legame indivisibile, tanto che alla morte di Parker (R.Gere), Hachiko continuerà ad aspettarlo alla stazione per 10 anni. Film commovente, un amore che va oltre la morte, gli occhi di Hachiko per testimoniare un affetto ed una sensibilità ben più alta di molti esseri umani comuni.
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tonysierra
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sabato 16 febbraio 2013
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un nodo alla gola
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Un film sull'amore vero tra un uomo e uno straordinario cane. Splendida interpretazione del grande Richard Gere in questo film semplice ma di grande commozione per raccontare la storia straordinaria di un cane che spende tutta la propria esistenza nell'amare senza limiti. Lasciatevi catturare dall'emozione....fedeltà....amore....di Hachiko!!!
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wooghy
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domenica 30 dicembre 2012
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un film commovente, basato su una str
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3 stelle emmezzo in realtà. Cane e un uomo il cui rapporto speciale viene meno alla morte del padrone. Film fatto di sentimento, lacrime, gioia, e se pur non supportato da una vera e propria storia (il film è infatti privo di scheletro ma composto solo dall'ncontro tra i due, Hachi' che crescendo va a trovare il padrone alla stazione e morte dell'uomo, che comporta una serie di cambiamenti ma che il cane costantemente evita per tornare alla stazione del treno, per aspettarlo.) il tutto viene però esposto magistralmente giocando sulla sensibilità dello spettatore che da solo crea una vita tra Parker ed Hachiko, in sè sufficente per supportare appunto questa mancanza.
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3 stelle emmezzo in realtà. Cane e un uomo il cui rapporto speciale viene meno alla morte del padrone. Film fatto di sentimento, lacrime, gioia, e se pur non supportato da una vera e propria storia (il film è infatti privo di scheletro ma composto solo dall'ncontro tra i due, Hachi' che crescendo va a trovare il padrone alla stazione e morte dell'uomo, che comporta una serie di cambiamenti ma che il cane costantemente evita per tornare alla stazione del treno, per aspettarlo.) il tutto viene però esposto magistralmente giocando sulla sensibilità dello spettatore che da solo crea una vita tra Parker ed Hachiko, in sè sufficente per supportare appunto questa mancanza.
Il film dunque merita pienamente il voto di 3 stelle emmezzo, per la bravura di attori e regista che incamerano nella vicenda talmente tante emozione da attribuire voti solo per questo; Un film deve infatti trasmettere sentimento oltre che presentare un buon "prodotto" generale.
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tatiana micaela truffa
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martedì 6 novembre 2012
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sentimentale e realistico
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Sconsigliato a chi si aspetta di andare a vedere una favola, sarebbe quasi il caso di parlare di uno straordinario "film-documentario".
Il grande pregio di questo film consiste infatti nella travolgente semplicità e soprattutto nel suo integerrimo realismo.
Il regista, Lasse Halström, ben si è guardato dal romanzare o eroicizzare questa storia in sé straordinaria.
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Sconsigliato a chi si aspetta di andare a vedere una favola, sarebbe quasi il caso di parlare di uno straordinario "film-documentario".
Il grande pregio di questo film consiste infatti nella travolgente semplicità e soprattutto nel suo integerrimo realismo.
Il regista, Lasse Halström, ben si è guardato dal romanzare o eroicizzare questa storia in sé straordinaria.
Una famiglia normale, con la fortuna di essere benestante, e lui, Hachiko, un cane normale che non è stato "condito" di mirabolanti virtù.
Solo la storia vera di un cane che ha creato un legame speciale, unico ed indissolubile col suo padrone, e fino alla fine dei suoi giorni è andato ad attenderlo, nella speranza di rivederlo.
Sì, proprio un documentario su amore, affetto e fedeltà.
Complimenti a Richard Gere, che forse per la prima volta - pur nel suo immutato fascino - ha saputo scrollarsi di dosso il suo personaggio di "tombeur de femme", dando prova di una nuova maturità
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paride86
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mercoledì 5 settembre 2012
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stucchevole
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Tratto da una storia vera, "Hachiko" è un film ad alto tasso di zucchero, davvero troppo.
Sembra - anzi, certamente lo è - studiato appositamente per far leva sul pubblico, a volte in maniera esageratamente stucchevole (il flashback finale del cane, per esempio).
La galleria di personaggi proposta è piuttosto scarna e i protagonisti insipidi.
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Tratto da una storia vera, "Hachiko" è un film ad alto tasso di zucchero, davvero troppo.
Sembra - anzi, certamente lo è - studiato appositamente per far leva sul pubblico, a volte in maniera esageratamente stucchevole (il flashback finale del cane, per esempio).
La galleria di personaggi proposta è piuttosto scarna e i protagonisti insipidi.
La cosa migliore è il suo protagonista: il cane è bellissimo e molto dolce, oltre che un attore eccezionale.
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[+] personaggi e protagonisti insipidi ??
(di birbo)
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virginia1982
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martedì 12 giugno 2012
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una storia pura, toccante e indimenticabile
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Hachiko. Splendida e sensibile storia drammatica. Delicata, semplice, reale e toccante come solo rare pellicole sanno essere. Meravigliosamente struggente si annida nei cuori degli spettatori per poi germinare in una rosa di commoventi emozioni. Lasse Hallström realizza col suo leggero tocco un opera straordinariamente candida. Basata su una storia nipponica realmente accaduta, ne estrae una favola moderna che brilla di naturali e profondi sentimenti. Affiora che l’amore è l’essenza della vita, che il legame, l’affetto e la fedeltà radicate superano ogni confine e barriera dell’umana concezione. Un Richard Gere impegnato e recettivo, costantemente concreto e delicato.
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Hachiko. Splendida e sensibile storia drammatica. Delicata, semplice, reale e toccante come solo rare pellicole sanno essere. Meravigliosamente struggente si annida nei cuori degli spettatori per poi germinare in una rosa di commoventi emozioni. Lasse Hallström realizza col suo leggero tocco un opera straordinariamente candida. Basata su una storia nipponica realmente accaduta, ne estrae una favola moderna che brilla di naturali e profondi sentimenti. Affiora che l’amore è l’essenza della vita, che il legame, l’affetto e la fedeltà radicate superano ogni confine e barriera dell’umana concezione. Un Richard Gere impegnato e recettivo, costantemente concreto e delicato. Superbe le interpretazioni dei tre cani Akita che interpretano Hachi negli anni. Una storia pura bellissima e indimenticabile.
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gigiocz
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martedì 1 maggio 2012
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che film ragazzi!!
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Premetto che amo i cani, ma a prescindere da ciò questo film a mio modesto avviso è un capolaro nella sua semplicità, mette in risalto dei valori che noi esseri umani ci songnamo e possiamo trovare solo e soltanto negli animali.
Inoltre tutto il film è accompagnato da colonne sonore altrettanto di livello.
L'unica cosa che mi dispiace è di averlo visto troppo in ritardo dalla sua data di uscita!
luigi
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luana
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mercoledì 25 aprile 2012
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straziante
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L'hanno dato ieri sera in tv, in prima serata. Ho trovato geniale il mostrare le cose attraverso il cane ( che non vede i colori tra l'altro), vero protagonista e un padrone (un ottimo e mesto Gere)quasi sopraffatto e stupito da un tipo di affetto per lui sconosciuto (indicative le scene dove si mette carponi).Noi uomini sappiamo di morire ma succede che si può morire all'improvviso senza averne la coscienza. Il cane che non conosce la morte in fondo è quella parte di noi che non vuole accettarla. Ma noi uomini guardiamo il sacrificio e l'attesa fino alla vecchiaia e alla morte;senza riuscire ad intervenire. Non possiamo conoscere gli istinti e il dolore del vero Hatchi. Il regista ce lo rappresenta, antropomorfizzando, come un sogno:la rappresentazione di un desiderio.
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L'hanno dato ieri sera in tv, in prima serata. Ho trovato geniale il mostrare le cose attraverso il cane ( che non vede i colori tra l'altro), vero protagonista e un padrone (un ottimo e mesto Gere)quasi sopraffatto e stupito da un tipo di affetto per lui sconosciuto (indicative le scene dove si mette carponi).Noi uomini sappiamo di morire ma succede che si può morire all'improvviso senza averne la coscienza. Il cane che non conosce la morte in fondo è quella parte di noi che non vuole accettarla. Ma noi uomini guardiamo il sacrificio e l'attesa fino alla vecchiaia e alla morte;senza riuscire ad intervenire. Non possiamo conoscere gli istinti e il dolore del vero Hatchi. Il regista ce lo rappresenta, antropomorfizzando, come un sogno:la rappresentazione di un desiderio.Una storia ri-raccontata come meglio non si potrebbe. Straziante.
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fausta rosa
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mercoledì 25 aprile 2012
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un'amicizia oltre il tempo
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Scoprire che un cane può essere capace di un legame tanto forte con il suo padrone da continuare ad attenderlo per anni non e' una favola e fa bene sentirla raccontare con la delicatezza e la perizia che sono proprie di Hallstrom. Hachiko, dallo sguardo tenero ed espressivo occupa la scena del film insieme a Richard Gere nella prima parte del film e poi la domina fino alla fine provocando commozione vera e intensa senza parole ne' gestualità plateale ma con la forza dei primi piani. Da sfondo una piccola stazione , uno spaccato di mondo che vede lo scorrere della vita attraverso l'arrivo e la partenza di treni e passeggeri e l'alternarsi delle stagioni. E diventa un luogo familiare anche allo spettatore che si sente parte di quel mondo e partecipa all'emozione intensa che Hachiko scatena.
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rox89
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giovedì 10 novembre 2011
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ci vorrebbe un hachi per tutti noi..
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Un film bellissimo, la fedeltà che questo cane prova per il suo migliore amico è fantastica. Molte persone dovrebbero prendere spunto da questo film... Non riesco a capire perchè a questo film gli siano state date soltanto 2 stelle, avranno capito il significato? posso dire solo che sono stai i 93 minuti più positivi della giornata e che ci vorrebbe un Hachi per tutti noi...
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