balzak
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martedì 31 marzo 2009
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deludente
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Molto noioso e secondo me mal riuscita nonostante la presenza di grandi attori. Deludente !
[+] un fiasco di buone intensioni
(di rutilio)
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carmine antonello villani
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venerdì 27 marzo 2009
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un polpettone nella terra dei canguri
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Nella terra dei canguri tra mandrie al pascolo e lotte di classe con una nobildonna inglese che perde la testa per un mandriano dai modi spicci. L’Australia di Baz Luhrmann poteva essere un film epico, l’occasione per fare i conti con i fantasmi del passato perché lo scontro con gli aborigeni non è stato molto diverso dal genocidio dei pellerossa. Tanti gli ingredienti, la bellezza virile di Hugh Jackman e l’eleganza algida di Nicole Kidman, eppure la passione tra i due protagonisti è scontata sin dall’inizio mentre l’omaggio al popolo indigeno risulta troppo spesso indigesto. Polpettone vecchia maniera dalla durata di quasi tre ore, “Australia” non emoziona nemmeno nelle scene finte drammatiche che vogliono commuovere il pubblico.
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Nella terra dei canguri tra mandrie al pascolo e lotte di classe con una nobildonna inglese che perde la testa per un mandriano dai modi spicci. L’Australia di Baz Luhrmann poteva essere un film epico, l’occasione per fare i conti con i fantasmi del passato perché lo scontro con gli aborigeni non è stato molto diverso dal genocidio dei pellerossa. Tanti gli ingredienti, la bellezza virile di Hugh Jackman e l’eleganza algida di Nicole Kidman, eppure la passione tra i due protagonisti è scontata sin dall’inizio mentre l’omaggio al popolo indigeno risulta troppo spesso indigesto. Polpettone vecchia maniera dalla durata di quasi tre ore, “Australia” non emoziona nemmeno nelle scene finte drammatiche che vogliono commuovere il pubblico. Per la verità il regista di “Moulin Rouge” si limita ad una fotografia manieristica dei paesaggi e non sembra nemmeno credere al progetto ambizioso di mettere insieme tanti generi diversi: aborigeni accusati di crimini non commessi, bambini strappati alla madri, bestiame condotto attraverso praterie sconfinate, bombardamenti ed un finale che stenta ad arrivare persino quando il destino sembra aver voltato le spalle ai due amanti. La pretesa di emulare un vecchio classico come “Via col vento” è solo una fantasia del regista, un’operazione velleitaria che offende la memoria di Victor Fleming. Alla fine restano, ahimè, la guida turistica e le immagini del corpo scultoreo del macho a cavallo.
Carmine Antonello Villani
(Salerno)
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arvin
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martedì 24 marzo 2009
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out of australia ???
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Baz Luhrmann torna sette anni il successo di Moulin Rouge, e lo fa con un film che ci racconta la "sua" Australia. Una storia romantica, emozionante, avvincente e avventurosa, che per molti doveva segnare la rinascita dei Kolossal romantici alla via col vento o alla casablanca, ma che in realtà ha avuto uno scarso riscontro al botteghino. Le vicende che vedono protagonisti Lady Sarah Ashley (Nicole Kidman), e Dover (Hugh Jackman) mi ricordano molto quelle di Karen Blixen (Meryl Streep) e Denys Finch Hatton (Robert Redford) in La mia Africa. Ci sono profonde analogie tra i due film a mio modo di vedere. Due storie diverse, ma anche molto simili allo stesso tempo. Due donne che si trovano per varie vicissitudini a cambiare vita e che sono catapultate in un mondo completamente diverso, un mondo che finirà per cambiarle nel profondo e che finiranno per amare.
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Baz Luhrmann torna sette anni il successo di Moulin Rouge, e lo fa con un film che ci racconta la "sua" Australia. Una storia romantica, emozionante, avvincente e avventurosa, che per molti doveva segnare la rinascita dei Kolossal romantici alla via col vento o alla casablanca, ma che in realtà ha avuto uno scarso riscontro al botteghino. Le vicende che vedono protagonisti Lady Sarah Ashley (Nicole Kidman), e Dover (Hugh Jackman) mi ricordano molto quelle di Karen Blixen (Meryl Streep) e Denys Finch Hatton (Robert Redford) in La mia Africa. Ci sono profonde analogie tra i due film a mio modo di vedere. Due storie diverse, ma anche molto simili allo stesso tempo. Due donne che si trovano per varie vicissitudini a cambiare vita e che sono catapultate in un mondo completamente diverso, un mondo che finirà per cambiarle nel profondo e che finiranno per amare. Due uomini solitari che preferiscono la compagnia dei selvaggi a quella dei cosidetti "civilizzati", e amanti della libertà e dell'avventura. Due mondi diametralmente opposti che finiranno per incontrarsi e dal cui incontro nascerà un amore spassionato e strappalacrime. Forse stavolta Baz non brilla per originalità e intraprendenza, ma riesce comunque ad ottenere un ottimo prodotto. Riesce in questo grazie non solo al suo talento registico, ma anche e sopratutto grazie ai due meravigliosi interpreti, alla bellezza sconfinata e meravigliosa dell'Australia e ai 130 milioni di dollari previsti dalla produzione. Un film romantico, emozionante, avventuroso e avvincente, che coinvolge e non annoia nonostante gli oltre 165 minuti. Una storia romantica, che attraverso gli occhi dei suoi protagonisti ci permette di vivere e conoscere una terra meravigliosa come l'Australia. Sicuramente non brillerà per orignalità, ma rimane comunque un ottimo prodotto. Da vedere !
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dony 64
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mercoledì 18 marzo 2009
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film...d'avventura
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Film del genere avventura con la sempre brava attrice N.Kidman e H.Jackman coppia molto affiatata.La trama e' buona, ottima la sceneggiatura e buona l'interpretazione di tutti gli attori in particolare del bambino mulatto.Nel complesso un buon film da vedere.Voto 7+
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zucchina
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martedì 17 marzo 2009
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i love it ...
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BELLISSIMO!!1
molto diverte, carino, romantico, comico, fantastico ... non manca niente !! vale la pena vedere!!!
OTTIMO!!
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mimmo
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giovedì 12 marzo 2009
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magico!
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Australia è stato il film che mi ha fatto sognare ad occhi aperti,è una storia bellissima, con attori bravissimi (il bambino aborigeno è incantevole!)e una regia che ha reso questa storia un capolavoro.
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rosaria r.
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giovedì 12 marzo 2009
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meraviglioso!
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e' stato il film più bello che abbia mai visto negli ultimi anni, semplicemente portentoso!
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yris2002
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mercoledì 11 marzo 2009
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si salva solo l'australia!
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Quando un film è ambientato in una terra così densa di mistero, fascino, soprattutto per chi vive così lontano da quella stessa terra da sogno, e quando la fotografia riesce a renderla in maniera così viva e affascinante, è difficile bocciarlo in maniera assoluta.
Eppure di questo "Australia" si salva proprio solo la terra d'Australia, perchè tutto il resto delude, e stanca. Se il primo blocco del film sa abbastanza accattivare l'attenzione e la curiosità dello spettatore, soprattutto in virtù di un approccio ironico nei confronti dei personaggi e di certe situazioni, il secondo risulta davvero pesante, prolisso, trascinato a forza verso un happy end, che metta tutti col cuore in pace. La seconda parte sembra quasi diretta da un altro regista, la godibile ironia cede il posto ad un tono tragico, che forzatamente cerca di mettere in luce la profonda drammaticità di ogni situazione.
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Quando un film è ambientato in una terra così densa di mistero, fascino, soprattutto per chi vive così lontano da quella stessa terra da sogno, e quando la fotografia riesce a renderla in maniera così viva e affascinante, è difficile bocciarlo in maniera assoluta.
Eppure di questo "Australia" si salva proprio solo la terra d'Australia, perchè tutto il resto delude, e stanca. Se il primo blocco del film sa abbastanza accattivare l'attenzione e la curiosità dello spettatore, soprattutto in virtù di un approccio ironico nei confronti dei personaggi e di certe situazioni, il secondo risulta davvero pesante, prolisso, trascinato a forza verso un happy end, che metta tutti col cuore in pace. La seconda parte sembra quasi diretta da un altro regista, la godibile ironia cede il posto ad un tono tragico, che forzatamente cerca di mettere in luce la profonda drammaticità di ogni situazione. Dalla guerra all'intollerabile violenza nei confronti degli indigeni, tutto è esplicitato attraverso un'eccessiva dovizia di particolari drammatici, per poi sciogliere ogni tensione finale in modo fin troppo semplicistico.
I protagonisti sono indubbiamente belli, forse troppo, in particolare una Nicole Kidman, a volte vittima della sua stessa eterea bellezza e della sua inespressiva mimica facciale, troppo perfetta, mai un capello fuori posto anche nei contesti più difficoltosi.
Molto tenero il piccolo Nullah, nonostante il pessimo doppiaggio, e, unico fatto toccante, il suo ritorno al mondo dei suoi antenati, alla ricerca delle sue autentiche origini, così barbaramente annullate dalla colonizzazione dei bianchi.
Un film che offre tanti, forse troppi spunti di riflessione, lasciando lo spettatore in uno stato di confusione e di stanchezza per il troppo visto.
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wall-e
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domenica 8 marzo 2009
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domani è un altro giorno, nelle terre dei dingo...
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Australia o tu sconosciuta..Australia o tu sempre sognata e quasi irraggiungibile..una terra così vasta e meravigliosa,abitata solo da 1/3 della popolazione italiana. Ma a parte le immagini di territori incontaminati, i canguri e la bellezza di vivere in questa terra, cosa si conosce di questa fetta di mondo? Baz Luhrmann, australiano come la maggior parte del cast, dopo il gioiello in musica di Moulin Rouge sforna un piccolo colossal con spunti qua e là nel cinema di oltre un secolo, focalizzando però l'attenzione sul suo Paese natale; tanto diverso come ideologia, ma in pratica forgiato su qualità imprescindibili e su una popolazione indigena davvero suggestiva. Australia sembra dividersi in due parti quasi a se stanti: abbiamo un inizio con delitto, la presentazione dei personaggi ed una grossa avventura tra praterie e deserti, trappole e mandrie di buoi da contenere.
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Australia o tu sconosciuta..Australia o tu sempre sognata e quasi irraggiungibile..una terra così vasta e meravigliosa,abitata solo da 1/3 della popolazione italiana. Ma a parte le immagini di territori incontaminati, i canguri e la bellezza di vivere in questa terra, cosa si conosce di questa fetta di mondo? Baz Luhrmann, australiano come la maggior parte del cast, dopo il gioiello in musica di Moulin Rouge sforna un piccolo colossal con spunti qua e là nel cinema di oltre un secolo, focalizzando però l'attenzione sul suo Paese natale; tanto diverso come ideologia, ma in pratica forgiato su qualità imprescindibili e su una popolazione indigena davvero suggestiva. Australia sembra dividersi in due parti quasi a se stanti: abbiamo un inizio con delitto, la presentazione dei personaggi ed una grossa avventura tra praterie e deserti, trappole e mandrie di buoi da contenere. L'attenzione cresce con l'avvicinasrsi dell'obbiettivo dei nostri mandriani improvvisati; l'azione è dinamica, ma come in Moulin Rouge, è una storia d'amore in fase di sviluppo che riscalda gli animi degli spettatori. Tra polvere, sorsate di rhum e lo sguardo vivo ed intenso di un piccolo aborigeno, la mandria verrà "scortata" verso l'agognata destinazione; buoi caricari in nave ed uno sperato amore che vede la luce sotto l'inizio della stagione delle piogge del nord del Paese.
Sembra che tutto abbia assunto una fisionomia felice, anche il giovane aborigeno sente finalmente intorno a sé quella sensazione di accettazione, di complicità assoluta con persone completamente diverse da quello che è lui e che erano i suoi antenati. Inizia da qui però una nuova storia, inizia la Grande Guerra e con essa lo spauracchio dei giapponesi dopo la folle opera perpetrata su Pearl Harbour. Da una semplice avventura, Luhrmann sposta l'attenzione generale verso quella che era la vera Australia prima della colonizzazione inglese; il piccolo aborigeno, la sua semplicità, il suo grande cuore ed il coraggio innato saranno la svolta per la comprensione dei due protagonisti.
Ci saranno stati interessi personali, danaro sonante da poter guadagnare, ma in tempo di guerra sono le persone quelle chesegnano il cammino..sono i sentimenti quelli che svegliano la gente da un torpore fatto di incomprensioni e poche parole.
A volte gli occhi di un bambino e le note di una dolce canzone sono + grandi di una terra sconfinata o del terrore scatenato da bombardamenti ignobili!
Ben fatta la rappresentazione dell'epoca di questo grande Paese, così come l'unione di ironia, avventura, politica ed amore in un solo film. Australia sembrerebbe il Via Col Vento nella versione del Sud Pacifico e forse tende anche troppo all'epopea diretta da Fleming; alcune cose però riprendono troppo il musical sul teatro francese, il che, dopo un pò stufa. Più che un gran colossal, abbiamo un gran bel documentario ed una florida pubblicità a quello che è un territorio da scoprire, anche nelle sue origini...
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[+] bel documentario si, ma
(di gabry)
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nino p.
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venerdì 6 marzo 2009
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un'operazione miliardaria a tavolino
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Un film supportato da una mega produzione. Una scenografia costruita molto bene ed un tipo di interpretazione a misura di successo. Con questo non intendo dire che il film sia un mezzo fiasco, solo che lo svolgimento della trama ha uno stile narrativo che ho già abbondantemente visto in altri films del passato di avventura e credetemi molto più originali e coinvogenti. La bellezza eterea di Nicole Kidman tenta di mantenere a galla un prodotto commerciale che limitandomi ad essere educato definirei decisamente molto convenzionale.
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