Anno | 2008 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | François Dupeyron |
Attori | Félicité Wouassi, Claude Rich, Mata Gabin, Fatou N'Diaye, Jacky Ido, Ralph Amoussou Virgile Fouilou, Elizabeth Oppong. |
Tag | Da vedere 2008 |
MYmonetro | Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Cronaca sociale di un matrimonio all'interno di una famiglia nera di periferia.
ASSOLUTAMENTE SÌ
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In una Parigi periferica e afflitta dal caldo dell'estate più torrida del secolo si muove una famiglia franco-africana mediamente disperata. Al centro di tutto c'è l'energica e instancabile mamma capace di gestire non senza difficoltà emotive un marito che si gioca tutto alle scommesse, il figlio maggiore spacciatore di droga, il figlio minore introverso e amante delle passeggiate sui cornicioni dei palazzi e la figlia lasciata incinta da sconosciuti. Tutto con una determinazione, un sentimento e una caparbietà stupefacenti e contagiosi.
Senza cercare la ruffianeria (tranello in cui sarebbe stato facilissimo cadere) né una dimensione autoconsolatoria, il racconto della tenace resistenza ai quotidiani drammi della vita di una mamma qualsiasi è portato avanti con una mano che tiene avvinto il pubblico attraverso situazioni grottesche e divertenti e l'altra che lo schiaffeggia regolarmente.
Nemmeno il nostro cinema, storicamente maestro nel coniugare commedia e dramma al fine di portare sullo schermo la vita normalmente derelitta di chi combatte ogni giorno contro la società e se stesso, era mai riuscito a confezionare una sequenza, amara e comica al tempo stesso, intensa come quella del matrimonio all'inizio del film di Dupeyron. Un momento altissimo in cui la messa in scena prolungata della medesima grottesca situazione trasforma lentamente la grassa risata in autentica disperazione.
Ma la vera abilità di François Dupeyron sembra essere quella di riuscire a sfruttare ogni possibile attrezzo della cassetta degli attrezzi di un regista per raccontare la necessità di arrangiarsi cui è costretto chi non è aiutato da nessuno. L'incredibile caldo percepito (realizzato con dominanti calde nella fotografia e punti di inquadratura non usuali) assieme alla musica (sempre proveniente dalle scene e sempre in tono) e ad una composizione delle inquadrature funzionali all'umorismo, sono le carte che aggiungono alla forza comica del testo a quella drammatica del film.
"Aide-toi, le ciel t'aidera" : éloge du bon côté de l'existence Sonia, femme noire d'une cité de banlieue, a un mari qui se laisse vivre dans son fauteuil et quatre enfants qui lui créent des soucis. Elle gère une laverie et multiplie des petits boulots annexes, aide familiale chez des vieux du quartier. Le film-swing de François Dupeyron raconte une journée particulière dans le quotidien de cette [...] Vai alla recensione »