pta
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lunedì 8 ottobre 2007
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un thriller discreto con un buon costner
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vi posto la mia recensione ... se vi va fatemi sapere cosa ne pensate.
A mio avviso 3 stellette è un voto un pò alto, se ci fosse stata la possibilità gli avrei dato 2 stelle e mezzo.
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lunaris
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lunedì 8 ottobre 2007
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ok
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non è facile mettere in scena i disturbi di natura psichiatrica ed il regista per alcuni versi è brillante nel farlo. E' un bel film, da vedere!
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la litos
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domenica 7 ottobre 2007
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poco convincente
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sotto il profilo psicologico questo film è davvero indifendibile..presentare un disturbo del genere come un "vizio" è 1 idea folle...come anche il fatto che questa devianza sia ereditaria.troppo incongruente.. tanti spunti ma nessuna traccia seguita con continuità..schizofrenia? disturbi ossessivi? duplice personalità? o semplice perversione?
impensabile il rappresentare un ossessione omicida come il vizio di andare a comprare le sigarette..irresponsabile e decisamente diseducativo di questi tempi anche perchè qui nel cattivo non c'è
redenzione e neppure punizione..non c'è giustizia e si dimostra come anche nella mostruosità si possa vivere una vita perfetta.. nel film si trova una giustificazione al male e un accettazione di esso davvero pericolosa, inadeguata alla società.
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sotto il profilo psicologico questo film è davvero indifendibile..presentare un disturbo del genere come un "vizio" è 1 idea folle...come anche il fatto che questa devianza sia ereditaria.troppo incongruente.. tanti spunti ma nessuna traccia seguita con continuità..schizofrenia? disturbi ossessivi? duplice personalità? o semplice perversione?
impensabile il rappresentare un ossessione omicida come il vizio di andare a comprare le sigarette..irresponsabile e decisamente diseducativo di questi tempi anche perchè qui nel cattivo non c'è
redenzione e neppure punizione..non c'è giustizia e si dimostra come anche nella mostruosità si possa vivere una vita perfetta.. nel film si trova una giustificazione al male e un accettazione di esso davvero pericolosa, inadeguata alla società. il tutto risulta un mescolone di idee senza una precisa meta.
tanto geniale quanto inquietante l'idea dell'ironizzare e fare sarcasmo nella relazione tra mister brooks e il suo pseudo ricattatore:questo comporta confusione nello spettatore che si vede costretto a districarsi nella logica lucida e purtroppo comprensibile di una mente contorta e perchè no, malata.
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pichunguita
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lunedì 10 settembre 2007
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un genio!!!
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kinglands
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martedì 28 agosto 2007
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serial killer gentiluomo
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Trama:
Mr. Brooks è l’uomo dell’anno: marito, padre e impresario perfetto. Vita idilliaca? Nemmeno a parlarne: è schizofrenico, e di notte uccide copulanti coppiette solo perchè è “addicted”.
La sua vicenda personale si contorce non poco quando una sexi e ostinata detective si occupa del caso, sua figlia scappa dal college per oscuri motivi, e un famigerato Mr. Smith gli si presenta in ufficio con documenti compromettenti ed una proposta morbosa.
Commento:
Ci sono spettatori, come il sottoscritto, che soffrono nel vedere attori di personalità e carisma “intrappolati” in ruoli di poco valore o flop micidiali.
Kevin Kostner da qualche anno ormai è forse il membro principale di questa categoria.
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Trama:
Mr. Brooks è l’uomo dell’anno: marito, padre e impresario perfetto. Vita idilliaca? Nemmeno a parlarne: è schizofrenico, e di notte uccide copulanti coppiette solo perchè è “addicted”.
La sua vicenda personale si contorce non poco quando una sexi e ostinata detective si occupa del caso, sua figlia scappa dal college per oscuri motivi, e un famigerato Mr. Smith gli si presenta in ufficio con documenti compromettenti ed una proposta morbosa.
Commento:
Ci sono spettatori, come il sottoscritto, che soffrono nel vedere attori di personalità e carisma “intrappolati” in ruoli di poco valore o flop micidiali.
Kevin Kostner da qualche anno ormai è forse il membro principale di questa categoria...
In questo senso Mr. Brooks rappresenta una piacevole sorpresa: il personaggio protagonista, schizofrenico doc, Americano di successo/amorevole padre di famiglia di giorno e serial killer di notte, è senza dubbio accattivante e permette all’attore di farsi apprezzare in tutto il suo “physique du role”.
Personaggio chiave della vicenda è anche il mattatore William Hurt, alter ego immaginario del protagonista, che duetta con Kostner alterando con maestria momenti di comicità e thrilling.
Sicuramente la coppia regge le scene di maggior qualità del film e riesce a creare un’alchimia stuzzicante che rende la pellicola complessivamente gradevole.
Non mancano tuttavia le note negative:
1) il personaggio Mr Smith, che con la sua malsana attrazione per l’attività notturna del protagonista, lo coinvolge in un patto morboso, non è del tutto compiuto: se da un lato consente a Costner di risplendere in tutta la sua cattiveria, Dane Cook (un comico!) non è mai credibile nei panni di potenziale assassino.
2) Il ritorno di Demi Moore dopo un periodo di latitanza: l’attrice interpreta il detective che dà la caccia al nostro beneamato. Richiede ovviamente spazio, scene dedicate ed una vicenda personale: in questo il regista fallisce. Le peripezie sentimentali della bella poliziotta non sono per nulla credibili, e l’evasione dal carcere di un malvivente precedentemente arrestato, che ora ne minaccia l’incolumità, sembra essere buttata lì per perder tempo.
3) La figlia di Mr Brooks causa non poche preoccupazioni al padre, ponendolo (e noi con lui) davanti all’interessante quesito dell’ereditarietà della sua devianza; tuttavia anche in questo caso si sfocia nella mancanza di veridicità: quando Mr Brooks decide di risolvere alla radice tutti i problemi della figlia si trasforma in un vero e proprio James Bond nero, con tanto di travestimenti, documenti falsi a volontà e organizzatissimo covo segreto alla Batman. Così è davvero un po’ troppo!
Conclusione
Il film è piacevole.
Kevin Costner e William Hurt sono a tratti spassosi.
Lo spettatore è posto davanti a interessanti quesiti sul tema del doppio (per la verità già molto battuto...vedi Hithcok).
Troppo lungo! 120 min.
Non ci sono attori coprotagonisti e relative vicende all’altezza, che avrebbero potuto far fare un importante salto di qualità.
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