La musica come spazio emotivo dei giovanissimi
Patty è come Hannah Montana ma è meno carina e (apparentemente) molto più insicura. Il suo aspetto ricorda quello di Ugly Betty: entrambe portano un ingombrante apparecchio per i denti, una montatura degli occhiali poco elegante, lenti spesse e una capigliatura che grida vendetta. Patty ha le trecce, Betty un'informe acconciatura senza volume ma non è solo una questione di stile. In comune hanno l'intelligenza e un'irresistibile curiosità per i guai degli altri. E un conseguente altruismo smodato che le porta a farsi voler bene da parenti e amici. Patty è una ragazzina di tredici anni, nerd abbastanza da rimanere emarginata ma ostinata quel tanto che basta a sognare di diventare una pop star. È un fatto che le serie televisive degli ultimi tempi puntino molto sul mondo dei giovanissimi (soprattutto Jonas Brothers, Hannah Montana, ma anche le Winx che, pur avendo un target di mercato orientato a bambine dai 5 ai 12 anni, è guardato da molte ragazzine in età pre-adolescenziale). La musica sembra poi essere il mondo ideale per far passare riflessioni sui sentimenti, sull'importanza della famiglia, amicizia e quant'altro. Tutti i protagonisti di queste serie puntano al successo nel campo musicale (anche il cartone animato delle Winx è in qualche modo legato a questo fattore, visto che ha ispirato un musical di grande successo), alcuni ci arrivano molto presto, altri (come Patty) attendono l'arrivo della popolarità con dedizione e costanza. Chi verrà premiato non ha importanza. Ciò che questi personaggi vogliono sottolineare è la forza dell'amicizia che va oltre pregiudizi e stereotipi, trasformandosi nell'indispensabile fondamenta per guardare al futuro. Anche quando una delle migliori cantanti della scuola non è proprio quella che si direbbe 'la ragazza più bella della scuola'.

C'era una volta Patty…
Ma chi è la piccola Patty (interpretata dalla talentuosa Laura Natalia Esquivel)? La sua vita sembra essere molto difficile. Non ha padre né una vera famiglia. Contempla sospirando i sogni riposti nel cassetto e immagina una meravigliosa storia d'amore con Matias, uno dei ragazzi di Buenos Aires. Che lei spera un giorno di conquistare, pur sapendo che la strada sarà tortuosa e piena di ostacoli. Il destino (o meglio, un guaio di salute) la porta a vivere proprio a Buenos Aires assieme alla madre Carmen, dove deve affrontare la rivale Antonella (una piccola arrampicatrice sociale in miniatura, superficiale e invidiosa come poche), leader de "Las Divinas", gruppo musicale della scuola. Sicura del proprio talento, Patty si cimenta nel canto e diventa in breve tempo una delle cantanti di spicco del gruppo "Las Populares", inevitabilmente concorrente della girl band capitanata da Antonella. In mezzo si mette pure un padre (quello vero di Patty), tormentato dalla ex Carmen e da una nuova pretendente che aspira al patrimonio, più che alla conquista del suo amore. E infine il ragazzo dei sogni di Patty, Matias. Neanche a dirlo, una delle prede di Antonella.

La rivincita dei nerd
Sullo sfondo di un'Argentina patinata, si intrecciano le vicende di Patty e i suoi amici. Il titolo originale della serie, Patito Feo, in spagnolo significa "brutto anatroccolo". Siamo dalle parti dell'immaginario cinematografico di Todd Solondz ma senza abbondanti riflessioni ciniche sull'andamento della civiltà occidentale. Ci sono i nerd ma la malinconia non è al centro dell'attenzione. Qui c'è molto più zucchero, un po' di buonismo e tanta dolcezza. Un mix di ingredienti perfetto per un pubblico di adolescenti che facilmente si riconosce nella solitudine di Patty. I temi affrontati sono interessanti e, seppur filtrati da una buona dose di humour e comicità, sono serie e gravosi. Si parla della mancanza di una figura paterna nella crescita di un bambino, c'è il conflitto tra classi sociali diverse (ricchezza/povertà), e la dialettica tra superficialità e profondità d'animo. La vita è allegra a Buenos Aires e i sogni non rimangono chiusi in un cassetto a prendere polvere. Ce la farà la piccola Patty a diventare una pop star?