Il mistero delle pagine perdute

Cacciatore di tesori con qualche problema da risolvere, antenati accusati di aver ucciso Abramo Lincoln, enigmi da svelare prima di arrivare alla più grande scoperta della storia. La città d’oro è nel libro dei Presidenti, una fantomatica raccolta di misteri risulta coperta dalla ragion di Stato mentre gli indizi portano tra la Casa Bianca e Buckingham Palace passando per la Statua della Libertà. Jon Turtelaub dirige il secondo capitolo della poco tranquilla famiglia Gates che stavolta deve scagionarsi dalle calunnie di un mercenario: nemesi storica, le colpe dei padri ricadono sui figli anche per quanto riguarda i rapporti con l’altro sesso perché il papa’ del novello Indiana Jones ha parecchie cose da farsi perdonare da una studiosa d’arte precolombiana che non vede da quasi trent’anni. Fantapolitica e fantastoria, “Il mistero delle pagine perdute” non convince per le troppe incongruenze ed il perfetto incastro degli indizi che vanno a comporre un puzzle costruito ad arte. Nelle beghe familiari si sorride riscoprendo la lotta tra i sessi ed i meccanismi che fanno funzionare i rapporti di coppia, ma la magia di Indy è piuttosto lontana da Cage, Voight e compagni. Inseguimenti mozzafiato, fughe rocambolesche e soprattutto tanta elettronica: oggi i cercatori di tesori si affidano al computer più che al proverbiale fiuto degli archeologi. Antonello Villani (Salerno)