Il nemico del mio nemico - CIA, nazisti e guerra fredda

Klaus Barbie (1913-1991) è passato alla storia come 'Il macellaio di Lione' in qualità di comandante della Gestapo nella città francese occupata.. Sfuggito al processo che si tenne a Norimberga venne utilizzato dal controspionaggio americano per operazioni tese a contrastare il comunismo fino a quando nel 1955 gli fu consentito di espatriare sotto falso nome in Bolivia dove collaborò attivamente con i militari di destra divenendo un elemento fondamentale per il colpo di stato che ebbe luogo nel 1980. In precedenza sembra abbia anche contribuito alla cattura di che Guevara. Nel 1971, individuato da due cacciatori di nazisti, negò con fermezza di essere chi in realtà era.. Solo l'anno successivo venne allo scoperto. Catturato ed estradato in Francia venne processato e condannato all'ergastolo. Il nemico del mio nemico non è solo un documentario su un criminale nazista (il che sarebbe di per sé già importante).E' molti di più è una denuncia molto documentata di come la più grande democrazia del mondo, gli Stati Uniti d'America, dopo aver liberato l'Europa dall'incubo nazista abbia utilizzato per lungo tempo alcuni dei suoi esponenti di rango elevato e di grande esperienza nel campo della tortura e della repressione violenta. Non è necessario essere ingenui per riflettere su questa immoralità di fondo. Nessuno pensa di vivere nel mondo delle fiabe dove il fine non giustifica i mezzi. Ma l'uomo che scoprì 44 bambini ebrei nascosti in un villaggio e li fece deportare ad Auschwitz non era 'solo' un nemico che aveva eseguito degli ordini era qualcosa di più e di peggio. Vederlo, ormai anziano, quasi sorridere ironicamente affermando che la definizione di 'macellaio di Lione' aveva irritato i macellai della città che non ritenevano disonorevole il loro lavoro fa accapponare la pelle. Così come il pianto dell'anziana donna che, dinanzi al tribunale, non riesce a trovare le parole per descrivere l'orrore. 