Anno | 2007 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Macedonia, Slovenia, Belgio, Francia |
Regia di | Teona Strugar Mitevska |
Attori | Labina Mitevska, Ana Kostovska, Nikolina Kujaca, Mitko Apostolovski, Goran Ilic Xhevdet Jashari, Jovica Mihajlovski. |
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CONSIGLIATO N.D.
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A Veles, cittadina macedone dominata tragicamente da una fabbrica "mortale", che ricorda a suo modo l'attuale situazione dell'Ilva di Taranto, tre sorelle vivono una vita di stenti. Tra queste Afrodita, la più piccola, ha smesso di parlare il giorno in cui morì il padre, abbandonato dalla moglie. Da allora ognuna delle tre sogna che la vita possa cambiare. Struggente ritratto di un male di vivere inconsolabile, che procede nello scandaglio della misera vita quotidiana attraverso uno sguardo partecipato e coinvolgente. A ridosso dell'uscita del film "Dio è donna e si chiama Petrunya", un lavoro ancora più intenso di una regista che merita di essere (ri)scoperta.
Da Il Gazzettino, 28 novembre 2019
A Veles, cittadina macedone dominata tragicamente da una fabbrica "mortale", che ricorda a suo modo l'attuale situazione dell'Ilva di Taranto, tre sorelle vivono una vita di stenti. Tra queste Afrodita, la più piccola, ha smesso di parlare il giorno in cui morì il padre, abbandonato dalla moglie. Da allora ognuna delle tre sogna che la vita possa cambiare.
"Je suis de Titov Veles" : variation post-communiste Maintenant que Tito est mort et que Titov Veles, petite ville de Macédoine, s'appelle tout simplement Veles, seule l'usine de plomb, qui pollue durablement l'environnement, témoigne des lendemains qui chantent. Là, trois soeurs font leurs adieux à la ville et à leur jeunesse. Sapho, qui passe d'un homme à l'autre au gré de son humeur.