Gone Baby Gone

Silvio Danese

Thriller sociale (si parte da un monito della voce fuori campo sull’ineluttabile Male del mondo e i poveri innocenti che lo subiscono) nel cuore di un quartiere popolare di Boston dove scompare una bambina, figlia di una tossicodipendente. A introdurci nei doppi giochi della famiglia, del quartiere e della polizia, come vuole il romanzo di Dennis Lehane (l’autore del «Mystic River» di Eastwood) c’è una coppia di giovani detective d’agenzia, marito e moglie, idea originale e ‘calda’ che garantisce interesse e suspense per due terzi del film, finché la sceneggiatura non decide di spostare l’accurata analisi d’ambiente sulla complicata spiegazione delle corruzioni e con l’apparizione del solito depravato pedofilo. [...]

di Silvio Danese, articolo completo (1094 caratteri spazi inclusi) su Quotidiano Nazionale 5 aprile 2008