Il film
Fred Claus (Vince Vaughn) è vissuto sempre all'ombra del fratello Nicholas (Paul Giamatti). Nicholas è cresciuto per essere un esempio di generosità, mentre Fred è diventato l'esatto contrario: espropria macchine a debitori insolventi. Per accontentare la signora Claus, Nicholas accetta di aiutarlo, ma a una condizione: che vada al Polo Nord e si guadagni da vivere lavorando nella sua fabbrica. Il guaio è che Fred non ha esattamente la stoffa dell'elfo e, con l'avvicinarsi del Natale, potrebbe mettere in pericolo la festa più bella dell'anno.

Fratelli d'arte
L'idea di un fratello di Babbo Natale è venuta pensando a un antagonista perfetto, spiega Vaughn: "Ogni anno, in prossimità delle vacanze, Santa Claus è ovunque, nei centri commerciali, nelle parate e in televisione, ma nulla è stato mai detto di suo fratello Fred. Anche se Santa è quello più famoso, lasciate che vi dica questo: Fred ha molto da offrire". In più, c'è lo zampino di un bambino, che non poteva mancare nel cocktail di successo di un film per le feste: l'idea è nata da una semplice domanda posta alla produttrice Jessie Nelson dalla figlia di otto anni, che le ha chiesto se Babbo Natale avesse una famiglia. "L'idea mi è piaciuta subito", aggiunge il regista Dobkin. "La dinamica tra Fred e il fratello è unica e universale nello stesso tempo".

Fred, la pecora nera
Inizialmente, Jessie aveva pensato a nomi diversi per il fratello di Santa Claus, come Bob e Joe. "Ma una sera, mentre guardavo Il Padrino in tv, ho pensato 'Oh, questo è perfetto, lui è Fredo", ricorda. "Quindi, ho deciso di chiamare il personaggio Fred Claus, è un omaggio a Fredo Corleone". Un Fredo cui s'impara a voler bene, secondo Dobkin, perché "Fred Claus è nello stesso tempo antagonista e protagonista. Sappiamo che è un piantagrane, ma si finisce con l'affezionarsi a lui perché è quello che in famiglia è stato trascurato. Lui ne soffre e, ovviamente, la comicità nasce anche da questo. Dopotutto, somiglia allo spettatore medio: cerca di raggiungere la sicurezza economica, ma il suo obiettivo è fare soldi senza lavorare".

Babbo Natale stressato
Il candidato all'Oscar Paul Giamatti è sempre stato per Dobkin l'attore ideale per il ruolo di Nick "Santa" Claus: "Volevo che il nostro Santa Claus fosse vero, un uomo comune con i problemi e i guai di tutti. Paul non è la persona che vedi immediatamente nei panni dell'allegro e rotondo Santa Claus, ma con la sua intelligenza e il suo umorismo ha regalato al personaggio quell'incredibile senso di vulnerabilità che volevo". Conclude Jessie Nelson: "Essere Santa Claus è dura! Immaginate lo stress di dover portare i regali di Natale a tutti i bambini del mondo nella stessa notte e dover essere sempre allegro. La pressione è tanta! Ho pensato che sarebbe stato divertente giocare con l'idea che Santa Claus è grasso perché mangia per combattere lo stress".