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28 settimane di sofferenza!

Robert Carlyle racconta alla stampa i momenti più duri del film!
di Claudia Resta

Il film

lunedì 24 settembre 2007 - Incontri

Il film
28 settimane dopo che il virus della rabbia ha completamente devastato la Gran Bretagna, ogni minaccia di infezione sembra debellata. Le forze della Nato, guidate dagli Stati Uniti, cercano di organizzare una nuova vita sociale con i pochi sopravvissuti al contagio. Il flagello dell'infezione, però, trova ospitalità in un ignaro portatore sano: il piccolo Andy, che è sfuggito all'epidemia rifugiandosi in Francia. 28 giorni dopo il suo arrivo, anche ai piedi della Torre Eiffel ricomincia la tragedia degli infetti!

Un sequel sensato
Andrei Macdonald non avrebbe mai fatto un sequel privo di senso: per questo gli ho detto subito di sì. Quando ho letto la sceneggiatura di Danny Boyle ho pensato che fosse oro colato per un attore che voglia trascinare il pubblico in una storia mozzafiato.

Film dell'orrore?
A mio parere, il prodotto è un vero e proprio film dell'orrore, con sfumature da thriller, anche se so che moltissime persone lo definiscono un mero film sugli zombie. Non so come facciano: qui non ci sono mostri che si alzano dalle tombe e camminano lentamente e sarebbe una definizione riduttiva di quanto abbiamo messo in scena.

Baciare con odio
Il momento più spaventoso nel film è indubbiamente quello del secondo incontro con la moglie. Il bacio mostra sia odio che amore. Mi ha impressionato tantissimo anche perché il manichino somigliava realmente a Catherine McCormack, che peraltro è una mia carissima amica ed era inquietante vederlo portare in giro dalla troupe.

Lenti rosse? No, grazie
Mettere quelle lenti a contatto era una tortura: come farsi prendere a pugni negli occhi ogni giorno. Lo studio era caldissimo e le lenti si appiccicavano agli occhi, per cui dovevo mettere continuamente il collirio. Per chi, come me, ha già gli occhi danneggiati (un incidente sul set di Eragon - NdR) è una sofferenza.

Il futuro
Ho sentito le voci riguardo al sequel di Trainspotting e indubbiamente mi piacerebbe farlo. Danny è un bravissimo regista e vorrei davvero lavorare di nuovo con lui. Per ora lavoro alla produzione di The Meat Trade, un film di Irvine Welsh, e non escludo che nel futuro ci sia anche un seguito di Eragon.

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