Una notte al museo

Niente paura, in quel museo si fanno un sacco di risate

È un filmetto ultra convenzionale, tutto ovvio e privo della minima sorpresa. La faccetta sorridente qui sotto ha un valore e un significato letterali: vi procura un gradevole e sorridente passatempo. Larry è uno spiantato, un inventore che non ha inventato niente e passa da uno sfratto all'altro. La moglie separata, il suo nuovo compagno di successo e il figlioletto che sta con la madre lo trattano nella peggiore delle ipotesi come un inetto e nella migliore come un simpaticone inattendibile.
È ora di trovarsi un lavoro e uno stipendio perché il figliolo non si vergogni di lui. Lo trova come guardiano notturno del Museo di Storia Naturale. Pronto a subire un'occupazione di noiosa ma necessaria routine Larry proprio non si aspetta quello che gli capiterà la prima notte che prende servizio, dopo aver raccolto le consegne dai tre anziani predecessori appena spediti in pensione. Tre tipi simpatici (tra i quali spicca un vero monumento: Mickey Rooney) ma che non la raccontano giusta. Insomma, fra il tramonto e l'alba il museo si anima, la storia prende vita, la statua di cera di Theodore Roosevelt (Robin Williams) parla e si muove e lo scheletro del dinosauro pretende di giocare a riportare l'osso come un cane.
Non è un thriller ma un film comico zeppo di effetti speciali, però c'è il mistero. Un film infantile e per bambini. Ben Stiller, comico di scuola aggressiva e nevrotica, è addomesticato.
Da La Repubblica, 2 febbraio 2007


di Paolo D'Agostini, 2 febbraio 2007