127illuminati
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domenica 3 marzo 2013
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cos'è questa roba?
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Probabilmente il "film" più brutto che io abbia visto negli ultimi anni.
Trama allucinante, completamente inverosimile. Il protagonista viene mandato in Giappone perché a casa sua faceva gare clandestine e sarebbe finito al riformatorio (in teoria aveva 17 anni, in pratica si vede che si tratta di un 25enne) e, guarda un po', al primo giorno di scuola in Giappone incontra uno che gli fa vedere che in quell'istituto l'unico passatempo sono le gare clandestine.
E uno che non aveva mai visto prima gli regala la sua macchina per fare una gara :D Naturalmente gliela sfascia, ma non pare un problema, anzi...
Per il resto della trama non vale la pena sprecare caratteri, dirò solo che ci sono palate di soldi che girano, e lui non si capisce da dove li tiri fuori, adunate oceaniche di studentelli in un parcheggio per le gare, attori vergognosi, giapponesi che parlano tra loro in inglese ( :D ), un morto causato in mezzo alla strada più frequentata di tokyo senza che nessuna indagine sia avviata, folla di persone che crea un varco alle macchine che sfrecciano immaginando già in quale direzione avrebbero curvato (sincronia degna dei ballerini di una cerimonia d'apertura delle olimpiadi) e moltissime altre cavolate, offensive per l'intelligenza di chi guarda.
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Probabilmente il "film" più brutto che io abbia visto negli ultimi anni.
Trama allucinante, completamente inverosimile. Il protagonista viene mandato in Giappone perché a casa sua faceva gare clandestine e sarebbe finito al riformatorio (in teoria aveva 17 anni, in pratica si vede che si tratta di un 25enne) e, guarda un po', al primo giorno di scuola in Giappone incontra uno che gli fa vedere che in quell'istituto l'unico passatempo sono le gare clandestine.
E uno che non aveva mai visto prima gli regala la sua macchina per fare una gara :D Naturalmente gliela sfascia, ma non pare un problema, anzi...
Per il resto della trama non vale la pena sprecare caratteri, dirò solo che ci sono palate di soldi che girano, e lui non si capisce da dove li tiri fuori, adunate oceaniche di studentelli in un parcheggio per le gare, attori vergognosi, giapponesi che parlano tra loro in inglese ( :D ), un morto causato in mezzo alla strada più frequentata di tokyo senza che nessuna indagine sia avviata, folla di persone che crea un varco alle macchine che sfrecciano immaginando già in quale direzione avrebbero curvato (sincronia degna dei ballerini di una cerimonia d'apertura delle olimpiadi) e moltissime altre cavolate, offensive per l'intelligenza di chi guarda.
Definendo questo film indecoroso gli si fa un grosso complimento.
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archipic
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sabato 26 gennaio 2013
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un terzo che non vale il primo
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Appena migliore del secondo episodio, questo terzo tempo è interessante solo per l'ambientazione. Una Tokio davvero dark e dai contorni sfumati. Protagonista con un'unica espressione e che rimane sullo schermo senza nessun effetto empatico; molto meglio i ragazzi giapponesi, molto espressivi e che danno, loro si, un tono al film. Per il resto, trama assolutamente banale e corse in auto che offrono minor spettacolo rispetto ai precedenti lavori.
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d. leo's
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martedì 22 gennaio 2013
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ottimo film per teenager, non sulle macchine
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Se il primo film della serie "The Fast and the Furious" riesce a intrattenere, il secondo si trasforma in un film d'azione anzichè un sulle macchine, questo terzo capitolo diventa invece un film "teenage" con una trama stupida e banale solita dei soliti film per adolescenziali. Il giovane protagonista è un teppista fanatico delle corse e a causa dei suoi problemi con la legge continua a traslocare con la madre, finché questa non lo manderà dall'ex marito in Giappone. Il ragazzo appena arrivato in Giappone troverà subito (guarda caso) una banda di ragazzi dove si divertono nelle corse clandestine. S'innamorerà di una ragazza, l'unica non giapponese tra tutte le ragazze (???) che è anche la ragazza del leader di tutto il gruppo, che è nipote del boss locale (classico).
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Se il primo film della serie "The Fast and the Furious" riesce a intrattenere, il secondo si trasforma in un film d'azione anzichè un sulle macchine, questo terzo capitolo diventa invece un film "teenage" con una trama stupida e banale solita dei soliti film per adolescenziali. Il giovane protagonista è un teppista fanatico delle corse e a causa dei suoi problemi con la legge continua a traslocare con la madre, finché questa non lo manderà dall'ex marito in Giappone. Il ragazzo appena arrivato in Giappone troverà subito (guarda caso) una banda di ragazzi dove si divertono nelle corse clandestine. S'innamorerà di una ragazza, l'unica non giapponese tra tutte le ragazze (???) che è anche la ragazza del leader di tutto il gruppo, che è nipote del boss locale (classico). Dopo aver perso la prima gara, lo yankee, addestrato da un nipponico esperto di corse, il quale non solo gli insegnerà la tecnica del "drifting" ma ruberà dei soldi (non si capisce il motivo) al nipote del boss, che fino a quel momento era stato sempre un suo fedele amico. Nel frattempo la ragazza del nipote del boss, che si scoprirà essere una "drifter" meglio di qualsiasi altro, proverà dell'interesse per il giovane americano, cosa che darà fastidio al suo ragazzo che si infurierà non solo per la gelosia ma anche perchè ha scoperto che il suo amico gli ha rubato i soldi e durante un futile inseguimento l'amico nipponico dello yankee perirà in un incidente; allora per vendicarlo sfiderà, dopo un utile tentativo di ritorno della ragazza al suo vecchio amore per fermare i contrasti tra i due, il nipoter del boss e alla fine vincerà nonostante la pista sia a lui sconosciuta e sarebbe dovuta essere un gioco da ragazzi per l'altro. Non è questa una classica trama per ragazzi adolescenziali?
Dove sono finiti quei dialoghi prettamente meccanici e difficili da comprendere se non per un esperto di macchine e motori che si sentivano nel primo film? I veri protagonisti qui dovrebbero essere i motori, non i teenagers in amore.
Gli attori non recitano male, anche se l'attrice Nathalie Kelley, ha l'aria di una che se la tira troppo anche per la sua parte che già è abbastanza stereotipata.
Una delle poche note positive il cameo finale di Vin Diesel, saldo sul suo sedile con le mani pronte sul volante, come a indicare che il vero senso di questi "The Fast and the Furious" è quello di fare solo corse clandestine. Nulla di più. Niente spazio per i problemi adolescenziali.
Poi ci si poteva aspettare una panoramica della città di Tokyo che non avverrà: si inquadreranno solo locali piene di ragazze sexy, garage dove si custodiranno le auto e la montagna per il duello finale.
Deludente regia, poco senso dell'adrenalina e trama che già dall'inizio si sa come si svolgerà.
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lorenzomnt
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domenica 12 giugno 2011
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il peggiore della serie
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Fiacco nei dialoghi e con scarso umorismo,il film si salva solo per le scene di corsa(soprattutto quella iniziale),ma per il resto vale poco.
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dano25
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mercoledì 1 giugno 2011
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comincia a driftare
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Comincia a driftare
Sean Boswell è un ragazzo difficile, figlio di genitori separati, che continua a mettersi nei guai con la legge. Dopo un incidente durante una corsa clandestina, beccato dalla polizia, è costretto a volare in Giappone dal padre per evitare la galera. Qui Sean conosce Twinkie, un ragazzo di colore che rivende qualsiasi cosa, Neela, la bella di turno già legata a DK, drift king, nipote di un Yakuza e bullo di professione. Ad aiutare Sean, interviene Han, in affari con DK ma indipendente.
Il film è scontato, Sean conquista la ragazza, il rispetto, sconfigge il nemico e perde un amico.
Rispetto ai primi due capitoli, il terzo fast and furious cambia tutto: regista, attori, ambientazioni e stile di corsa.
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Comincia a driftare
Sean Boswell è un ragazzo difficile, figlio di genitori separati, che continua a mettersi nei guai con la legge. Dopo un incidente durante una corsa clandestina, beccato dalla polizia, è costretto a volare in Giappone dal padre per evitare la galera. Qui Sean conosce Twinkie, un ragazzo di colore che rivende qualsiasi cosa, Neela, la bella di turno già legata a DK, drift king, nipote di un Yakuza e bullo di professione. Ad aiutare Sean, interviene Han, in affari con DK ma indipendente.
Il film è scontato, Sean conquista la ragazza, il rispetto, sconfigge il nemico e perde un amico.
Rispetto ai primi due capitoli, il terzo fast and furious cambia tutto: regista, attori, ambientazioni e stile di corsa. Non si corre, si drifta. Fra una nuvola di fumo e una curva impossibile The Fast and the Furious: Tokyo Drift non aggiunge nulla ma può essere definito un film a se anche se, nel finale, scopriamo che fine ha fatto Dom Toretto.
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ultimoboyscout
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lunedì 9 maggio 2011
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indegno di portare sto nome!
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Per un amante come me della saga, questo terzo capitolo è veramente non solo brutto ma va completamente fuori tema, oltre ad essere una vera pugnalata alle spalle! Contano più le macchine (belle) che le facce (improponibili), sbanda più di una volta e non solo per i ripetuti drifting senza riuscire mai a decollare e a farsi interessante: la storia è veramente inflazionata e ricorda quella di troppi film già visti. Escluso il quinto episodio che non ho visto è di gran lunga il peggiore della serie e il passaggio finale di Vin Diesel (vero e unico deus ex machina di tutto ciò che si fregia del marchio The fast and the furious) non ne risolleva le sorti.
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Per un amante come me della saga, questo terzo capitolo è veramente non solo brutto ma va completamente fuori tema, oltre ad essere una vera pugnalata alle spalle! Contano più le macchine (belle) che le facce (improponibili), sbanda più di una volta e non solo per i ripetuti drifting senza riuscire mai a decollare e a farsi interessante: la storia è veramente inflazionata e ricorda quella di troppi film già visti. Escluso il quinto episodio che non ho visto è di gran lunga il peggiore della serie e il passaggio finale di Vin Diesel (vero e unico deus ex machina di tutto ciò che si fregia del marchio The fast and the furious) non ne risolleva le sorti. Ma il destino del fim era già segnato da due errori madornali: cambio di regista e cambio di direzione strutturale.
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alex_23
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giovedì 18 novembre 2010
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troppa confusione
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In attesa di vedere il 4, ritengo il terzo capitolo inferiore ai precedenti. Sarà che sono affezionato a Paul Walker..
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nick castle
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venerdì 11 settembre 2009
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si migliora, ma ce ancora tanto da fare!
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Un ragazzo, assiduo frequentatore di corse clandastine, viene preso dalla polizia, così è costretto ad andare a Tokyo dal padre, per evitare di entrare in riformatorio(cosa che non ha alcun senso, da quando in quà, se uno va in un altra nazione le accuse su di lui cadono?). A Tokyo, si fa come di regola degli amici, come dei nemici, tra cui il nipote di uno Yakuza(interpretato da Sonny Chiba). Dopo aver perso una corsa contro il giovane Yakuza, guidando la macchina di Han, un giovane gangstar, è costretto a ripagargliela lavorando per lui. Tra corse in collina, incomprensioni di lingua e di cultura, la situazione trilogica(fino al 2008) migliora, un po' storia, inizia ad affiorare. Regia, di alto livello, come i contributi agli effetti visivi, Justin Lin, regista alle prime armi ci sa fare
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Un ragazzo, assiduo frequentatore di corse clandastine, viene preso dalla polizia, così è costretto ad andare a Tokyo dal padre, per evitare di entrare in riformatorio(cosa che non ha alcun senso, da quando in quà, se uno va in un altra nazione le accuse su di lui cadono?). A Tokyo, si fa come di regola degli amici, come dei nemici, tra cui il nipote di uno Yakuza(interpretato da Sonny Chiba). Dopo aver perso una corsa contro il giovane Yakuza, guidando la macchina di Han, un giovane gangstar, è costretto a ripagargliela lavorando per lui. Tra corse in collina, incomprensioni di lingua e di cultura, la situazione trilogica(fino al 2008) migliora, un po' storia, inizia ad affiorare. Regia, di alto livello, come i contributi agli effetti visivi, Justin Lin, regista alle prime armi ci sa fare, e la sceneggiatura di Chris Morgan, e abbastanza funzionale ai motori rombanti! Bisogna ancora aspettare prima che i motori diventino funzionali alla storia!
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wynorski guiaz '80s
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lunedì 6 luglio 2009
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fast & furious in tokyo drift
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Il giovane Sean(Lucas Black) viene mandato dalla polizia a rifarsi una vita dal padre che vive a Tokyo. Scontroso di carattere inizia ad avere problemi anche a scuola ma in compenso, sfoga le sue doti di appassionato di macchine da corse nelle pericolose gare clandestine che si svolgono illegalmente nelle strade della metropoli. Tra rivali determinati, c'è però anche la mafia locale; la Yakuza la quale comincia una scontrosa guida con l'inesperto Sean. Come definire il terzo capitolo della celebre saga che dal 2001 in poi ha portato soldi e fama al box office e ai rispettivi attori e collaboratori delle pellicole? Come accadeva dopo gli esordi di Steven Seagal e Jean Claude Van Damme, la regia passa ad un esperto direttore orientale(Justin Lin) che, pur avendo nel Dna l'azione iperritmata, tenta di arricchire la trama che sfiora anche il genere drammatico.
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Il giovane Sean(Lucas Black) viene mandato dalla polizia a rifarsi una vita dal padre che vive a Tokyo. Scontroso di carattere inizia ad avere problemi anche a scuola ma in compenso, sfoga le sue doti di appassionato di macchine da corse nelle pericolose gare clandestine che si svolgono illegalmente nelle strade della metropoli. Tra rivali determinati, c'è però anche la mafia locale; la Yakuza la quale comincia una scontrosa guida con l'inesperto Sean. Come definire il terzo capitolo della celebre saga che dal 2001 in poi ha portato soldi e fama al box office e ai rispettivi attori e collaboratori delle pellicole? Come accadeva dopo gli esordi di Steven Seagal e Jean Claude Van Damme, la regia passa ad un esperto direttore orientale(Justin Lin) che, pur avendo nel Dna l'azione iperritmata, tenta di arricchire la trama che sfiora anche il genere drammatico. Quello che ne viene fuori è un prodotto di serie B adatto più alla televisione che al cinema ma che comunque rispetta gli stilemi dell'action servendosi di un montaggio che alterna azione e dialoghi; proprio come accadeva nelle pellicole dei due attori citati prima. Non tutto funziona e a volte, la noia invade lo schermo, ma Lin rimpiazza i nei con l'adrenalinica mezzora finale che si immerge in un inseguimento notturno sul crinale di un monte con un ovvio e spettacolare incidente finale. E a proposito di finale, chi se l'aspettava la gara(e il cameo) tra Black(volto giovane ma non ancora famoso) e Vin Diesel, star e marchio della saga che nell'ultima sequenza ha fatto impazzire i suoi fan? Calo di incassi(appena 60 milioni di dollari) che, nuovamente, lascia la porta aperta per un seguito, realizzato poi nel 2009 con un gigantesco successo.
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sousuke95
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sabato 20 giugno 2009
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w fast and furious
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io me lo sono visto tante volte ke nemmeno mi ricordo quante volte l'ho visto.
il film, secondo me, e' stupendoooo,me lo ricordero' per sempre W fast and furious!!!
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