The President's Last Bang

Film 2006 | Drammatico 104 min.

Titolo originaleGu-tte Gu-Saramdul
Anno2006
GenereDrammatico
Durata104 minuti
Regia diIm Sang-soo
AttoriHan Seok-gyu, Baek Yun-shik, Song Jae-ho, Kim Eung-su, Jeong Won-jung .
TagDa vedere 2006
MYmonetro 3,25 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Im Sang-soo. Un film Da vedere 2006 con Han Seok-gyu, Baek Yun-shik, Song Jae-ho, Kim Eung-su, Jeong Won-jung. Titolo originale: Gu-tte Gu-Saramdul. Genere Drammatico 2006, durata 104 minuti. - MYmonetro 3,25 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 23 giugno 2020

Nel 1979 il presidente sudcoreano Park viene ucciso da un'improvvisata congiura di palazzo.

Consigliato sì!
3,25/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Un film politico, farsesco e nerissimo capace di ridere su una ferita che sanguina ancora nella storia della Corea.
Recensione di Emanuele Sacchi
Recensione di Emanuele Sacchi

Dopo l'ennesimo giro di vite di un regime militare sempre più incline alla violenza, nella notte del 26 ottobre del 1979 viene ucciso il presidente sudcoreano Park Chung-hee da una congiura di palazzo, singolarmente malgestita e improvvisata.

Oggetto curioso e difficile da affrontare da qualunque prospettiva lo si osservi, The President's Last Bang. Film politico, farsesco, nerissimo, come solo il cinema italiano dei tempi d'oro (impossibile non pensare a Vogliamo i colonnelli di Monicelli) o il dottor Stranamore di Kubrick hanno saputo essere. Im Sang-soo non si limita a mettere alla berlina il potere, ma trova la forza di ridere su una ferita che sanguina ancora nella storia della Corea. Perché da un lato il lascito di Park Chung-hee è forte ancor oggi, al punto tale che la figlia - che guida il principale partito dell'opposizione di centro-destra - ha ottenuto in tribunale di oscurare la scena iniziale e quella finale del film, in realtà emblematiche per comprendere il film (nella prima il riferimento è alla protesta del 1979 di Pusan e Masan, soffocata nel sangue, mentre nella sequenza finale scorrono immagini del vero funerale del presidente). Ma ferita ancora aperta, si diceva, anche perché le vittime della violenza di quel regime forse non trovano ancora la forza di riderne o di analizzarlo con il dovuto distacco intellettuale.

The President's Last Bang si concentra su pochi e fondamentali momenti, ma sufficienti per riflettere su questioni ben più profonde. Pochi uomini non possono cambiare la storia, anche se armati delle migliori intenzioni, perché l'evoluzione nelle coscienze del popolo è una brutta bestia che ha bisogno di tempo per uscire dal buio della tirannide; un popolo non scende così in basso se non ha quantomeno un concorso di colpe in merito e così è stato per quello coreano, destinato a subire un altro decennio di regime militare dopo l'attentato. Ma è altresì indubbio che non esiste dittatura che non sia accompagnata da un lato ridicolo e qui l'obiettivo di Im Sang-soo si scatena, denudando la nudità dell'imperatore e la stupida follia del potere; insistendo sulla fascinazione per il Giappone e le canzoni enka, alludendo in maniera evidente ai costumi sessuali della cricca del presidente e facendo capire che può bastare anche un fegato malmesso come detonatore per lo sconvolgimento di un regime.
Fin qui indagatore di drammi a sfondo sessuale come A Good Lawyer's Wife, Im Sang-soo con The President's Last Bang eleva il suo linguaggio, muovendo con maestria la macchina da presa tra le stanze della Casa Blu presidenziale (mirabile la geometria e l'orizzontalità della sequenza nella sala dell'attentato) e ottenendo il meglio dal suo cast.
In particolare da Baek Yun-shik, indimenticabile maschera dell'uomo folgorato sulla via della democrazia (nel suo passato la caratterizzazione strepitosa del maestro sornione ma invincibile di Art of Fighting) e convinto di poter cambiare la storia da solo.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 3 luglio 2020
Davide Di Giorgio
Duels.it

Il 26 ottobre del 1979, il presidente e dittatore sudcoreano Park Chung-hee viene ucciso da Kim Jae-gyu, capo della Korean Central Intelligence Agency, ponendo fine a 18 anni di dominio inaugurati dal colpo di stato militare del 1961. La vicenda, centrale nella complicata storia del paese asiatico, stimola ancor più la fantasia dei creativi per gli angoli ancora oscuri circa le motivazioni che hanno [...] Vai alla recensione »

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