marco panattoni
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domenica 14 gennaio 2007
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ho visto rocky balboa due volte in due giorni
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sono andato a vedere Rocky Balboa, il finale del ciclo.
mi è piaciuto e l’ho visto due volte in due giorni.
Perchè?
Perchè Rocky Balboa è un simbolo.
E’ il simbolo della povera gente che con le sue mani riesce nella vita.
Insegna che se non ti arrendi nella vita, qualsiasi cosa ti succeda ti rialzi sempre.
Insegna che se non si è onesti e non si ammettono i propri limiti non si migliorerà mai.
Insegna che i veri valori sono quelli del cuore.
Insegna ad essere buoni con gli altri senza secondi fini.
Insegna che se qualcuno è tuo amico, può avere tutti i difetti del mondo ma gli vorrai sempre bene.
E’ un film che consiglio a chiunque, perchè sono i valori positivi di quello che viene chiamato Sogno Americano, ma che sono i valori dell’Uomo.
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sono andato a vedere Rocky Balboa, il finale del ciclo.
mi è piaciuto e l’ho visto due volte in due giorni.
Perchè?
Perchè Rocky Balboa è un simbolo.
E’ il simbolo della povera gente che con le sue mani riesce nella vita.
Insegna che se non ti arrendi nella vita, qualsiasi cosa ti succeda ti rialzi sempre.
Insegna che se non si è onesti e non si ammettono i propri limiti non si migliorerà mai.
Insegna che i veri valori sono quelli del cuore.
Insegna ad essere buoni con gli altri senza secondi fini.
Insegna che se qualcuno è tuo amico, può avere tutti i difetti del mondo ma gli vorrai sempre bene.
E’ un film che consiglio a chiunque, perchè sono i valori positivi di quello che viene chiamato Sogno Americano, ma che sono i valori dell’Uomo.
Io sono di parte, faccio boxe e kickboxing da 27 anni, ma i valori che trasmette il film sono importanti, ed è importante che tutti ogni tanto gli diano una rinfrescata.
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lunedì 30 luglio 2007
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articolo di giorgio viaro
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Alle volte mi rimproverano di non essere obiettivo.
Di dare dei film una valutazione troppo legata alla mia emotività e troppo poco tecnica.
Io generalmente rispondo: «Sì, infatti. Embè?».
Oggi, questo, vale più che mai.
Rocky Balboa non è (solo) un film. Rocky Balboa è un pezzo della nostra vita. Il primo Rocky è del 1976, l'anno in cui sono nato. Un film scritto e interpretato da un allora sconosciuto attore italo-americano, su un pugile altrettanto sconosciuto che si allena tirando cazzotti ai quarti di bue nella macelleria di un amico. E arriva a sfidare il campione del mondo dei Pesi Massimi. Rocky era, è, un film sul sogno come pochi altri. Il sogno di un attore da due spiccioli che si materializza attraverso il sogno di un pugile di periferia, innamorato di una brunetta timida e bruttina e circondato di uomini in ombra, emarginati dalla vita in cerca di riscatto.
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Alle volte mi rimproverano di non essere obiettivo.
Di dare dei film una valutazione troppo legata alla mia emotività e troppo poco tecnica.
Io generalmente rispondo: «Sì, infatti. Embè?».
Oggi, questo, vale più che mai.
Rocky Balboa non è (solo) un film. Rocky Balboa è un pezzo della nostra vita. Il primo Rocky è del 1976, l'anno in cui sono nato. Un film scritto e interpretato da un allora sconosciuto attore italo-americano, su un pugile altrettanto sconosciuto che si allena tirando cazzotti ai quarti di bue nella macelleria di un amico. E arriva a sfidare il campione del mondo dei Pesi Massimi. Rocky era, è, un film sul sogno come pochi altri. Il sogno di un attore da due spiccioli che si materializza attraverso il sogno di un pugile di periferia, innamorato di una brunetta timida e bruttina e circondato di uomini in ombra, emarginati dalla vita in cerca di riscatto. Rocky sale sul ring e con lui ci saliamo tutti, perché tutti, chi più chi meno, chi prima chi poi, ci siamo sentiti emarginati dalla vita e stanchi di porte in faccia. Rocky è nelle nostre vene perché ha una faccia sbilenca e accartocciata. Perché ha una faccia da perdente.
Rocky, il primo, è anche un signor film. Una perla rara tra le tante perle che ci sono rimaste in tasca di quella rutilante, irripetibile stagione di cinema che furono gli anni Settanta in America. Gli erano seguite fino ad oggi quattro repliche, la più famosa delle quali resta Rocky 4. Era il 1985, io avevo 9 anni e di politica internazionale e guerra fredda sapevo niente. Ma ancora adesso, e nonostante mi sia ormai evidente la caratura trash di quella pellicola, mi dà i brividi ripensare a Rocky, avvolto nella bandiera americana dopo la mattanza con Ivan Drago, che urla alla silente ed esterrefatta masnada di russi sugli spalti, con la sua bocca storta: «Perché se io posso cambiare, e voi potete cambiare, tutto il mondo può cambiare». E, di lì a pochi anni, il mondo cambiò davvero.
Rocky, nella tua vita, torna sempre. Riprendi in mano i DVD, lo ritrovi di sfuggita in TV. Sorridi, lanci qualche battuta allo schermo e ai tuoi amici, e di sicuro, davanti a quelle gragnole di pugni da barzelletta, ti fai anche un po' sprezzante. Ma intanto riagganci un pezzo della tua vita. Rocky sono le persone che ti sei perso per strada, tutte le idiozie che hai sparato nella tua giovinezza, le giornate perse sui libri, i cortili assolati della tua adolescenza. Rivedere quei film era come riprendere in mano i vecchi album di fotografie. Stavolta invece, in sala, è diverso.
Quando Rocky, anzi, quando Stallone, dice a suo figlio, angustiato per il peso ingombrante della fama paterna, che la vita picchia più forte di lui e di chiunque altro, e che la dignità di un uomo non si vede da quanto forte sa picchiare ma da quante volte riesce a rialzarsi in piedi, senza mai dare la colpa del proprio dolore a nessuno, il film tocca palpabilmente uno di quei rari e fortunati incroci di cui il cinema è, ogni molto, capace: parla direttamente alla tua esperienza personale, ai tuoi ricordi, alle tue speranze. Capita così che due generazioni di pubblico applaudano a scena aperta e ripetutamente di fronte ai topoi più ingenui della saga che si ripresentano, rumoreggiando felici durante il montaggio dell'allenamento, facendo il tifo durante l'incontro, soffrendo, ridendo, magari commuovendosi un po'. E così il cinema, anche nelle odiate multisale, torna ad essere un piacevole rito collettivo.
Rocky Balboa, fidatevi, è magico. Non è un album di foto. È il passato che ritorna. Due ore in compagnia della tua vecchia prof di liceo. Una chiacchierata col nonno che se n'è andato. L'ultima cena, tanti anni dopo, con il perduto primo amore, senza smettere un attimo di guardarla negli occhi. E hanno ancora tutti la stessa età: ad essere più vecchi siete soltanto voi
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egv
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sabato 13 gennaio 2007
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il ritorno di un mito..
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Sala strapiena, non solo di persone over 40 cresciute con i primi film del 70 ma anche di ragazzi e qualche bambino.. il ritorno del mito è andato a gonfie vele!
Il film a prima vista potrebbe risultare un pò lento e forse a tratti banale, a "complicare" l'aspettativa dello spettatore potrebbe anche essere la nuova voce di Stallone e il suo nuovo aspetto da "anziano", certo per chi ha nella mente il fisico e la faccia giovane del nostro attore credo che questo possa essere lo scoglio piu grosso da superare come primo impatto.
Inizia il film ed effettivamente il primo impatto è propio quello sopra descritto; il film scorre attraverso i ricordi di Rochy che rimasto solo con il suocero e il figlio con il quale non ha per niente dialogo sente che dentro di se manca qualcosa, si rende conto dopo tanti anni che la sua vita risulta troppo difficile e complicata finche un giorno gli capita l'occasione di tornare sul ring, l'occasione che potrebbe farlo rinascere dentro.
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Sala strapiena, non solo di persone over 40 cresciute con i primi film del 70 ma anche di ragazzi e qualche bambino.. il ritorno del mito è andato a gonfie vele!
Il film a prima vista potrebbe risultare un pò lento e forse a tratti banale, a "complicare" l'aspettativa dello spettatore potrebbe anche essere la nuova voce di Stallone e il suo nuovo aspetto da "anziano", certo per chi ha nella mente il fisico e la faccia giovane del nostro attore credo che questo possa essere lo scoglio piu grosso da superare come primo impatto.
Inizia il film ed effettivamente il primo impatto è propio quello sopra descritto; il film scorre attraverso i ricordi di Rochy che rimasto solo con il suocero e il figlio con il quale non ha per niente dialogo sente che dentro di se manca qualcosa, si rende conto dopo tanti anni che la sua vita risulta troppo difficile e complicata finche un giorno gli capita l'occasione di tornare sul ring, l'occasione che potrebbe farlo rinascere dentro.
Il film puo sembrare a tratti un po lento ma in realtà scorre lento come scorre lenta e senza significato la vita del nostro pugile che senza la moglie defunta e con un rapporto quasi inesistente con il figlio riesce a stento a sopravvivere alla quotidianetà.
il prodotto finale risulta buono forse con un badget un pochino piu generoso si sarebbe potuto fare qualcosa di piu, purtroppo la produzione non ha mai creduto a fondo in questo progetto ma fortunatamente i grandi incassi U.S.A e sicuramente quelli europei daranno ragione a Stallone che ha voluto a tutti costi chiudere la saga della sua creatura in un modo degno.
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fabio82
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domenica 14 gennaio 2007
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commovente!!!!!!!!!!!!
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Riconfermo il voto che ho dato sotto...10ELODE!!Film davvero bello,emozionante(in due tratti in particolare la lacrimuccia era lì lì che usciva!!:) per esempio durante il combattimento,quando Rocky viene per un attimo steso e il suo monologo interiore lo aiuta a rialzarsi..tutto questo unito alla musica AD HOC mi ha davvero commosso!!Ma solo un "Rocky's fan" può capire...)..Nn servono tante parole per descrivere sto personaggio,forse il più grande della storia del cinema..ne basta una di parola,breve e concisa:MITO!!!E con questo ultimo capitolo,questo MITO ci ha regalato un'ultima grandissima emozione...Thanks Sly!!Thanks Rocky!!!!!!!!!!!!!!
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piero
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mercoledì 17 gennaio 2007
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grazie rocky siamo cresciuti insieme
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Avevo nove anni quando nel 1976 è uscito Rocky è stato subito amore.Ho seguito le trame a volte avvincenti a volte banali della famiglia Balboa con un occhio di riguardo che, a volte, non mi ha permesso criticare il film che stavo guardando, era un Rocky e tanto mi bastava.
Oggi mi sono accostato all’epilogo della saga alla soglia dei miei primi quarant’anni con la segreta speranza che Stallone mi regalasse un ultimo grande episodio.
Ci è riuscito, il Balboa vecchio e stanco che mi ha presentato è, se possibile, ancora più avvincente di tutti gli altri.
Poco importa se è poco credibile,si tratta pur sempre di cinema, ma le atmosfere, i dialoghi e le musiche mi hanno fatto provare un misto di commozione e soddisfazione per un’ operazione cinematografica a mio parere perfetta.
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Avevo nove anni quando nel 1976 è uscito Rocky è stato subito amore.Ho seguito le trame a volte avvincenti a volte banali della famiglia Balboa con un occhio di riguardo che, a volte, non mi ha permesso criticare il film che stavo guardando, era un Rocky e tanto mi bastava.
Oggi mi sono accostato all’epilogo della saga alla soglia dei miei primi quarant’anni con la segreta speranza che Stallone mi regalasse un ultimo grande episodio.
Ci è riuscito, il Balboa vecchio e stanco che mi ha presentato è, se possibile, ancora più avvincente di tutti gli altri.
Poco importa se è poco credibile,si tratta pur sempre di cinema, ma le atmosfere, i dialoghi e le musiche mi hanno fatto provare un misto di commozione e soddisfazione per un’ operazione cinematografica a mio parere perfetta.
Rocky, che è Stallone, e non viceversa ha vinto ancora perché è in grado di prenderne più di qualsiasi altro non solo sul ring.
Cosa possono alcuni ipercritici sofisti appassionati di cinema per pochi contro la leggenda dello Stallone Italiano ?
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ibracadabra 8
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domenica 19 aprile 2009
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le cicatrici stanno nel cuore
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il 60enne "big"sly STALLONE,HA REALIZZATO L'ULTIMO CAPITOLO DELLA MITICA SAGA DANDO TUTTO SE STESSO,PIU ARRABIATO,PIU FERITO,ADDIRITTURA DEL PRIMO LEGGENDARIO CAPITOLO,LA SUA AMATISSIMA ADRIANA NON C'è PIU ,I RAPPORTI CON IL FIGLIO NON SONO OTTIMALI,DIRIGE UN RISTORANTE, COME UN COMUNE MORTALE,MA LUI è ROCKY BALBOA L'AMATISSIMO ITALOAMERICANO ED EX CAMPIONE DEL MONDO DI BOXE DEI PESI MASSIMI,SE APRI LA GABBIA DI UNA TIGRE ARRABIATA E FERITA SONO GUAI,COME BEN PRESTO , SI ACCORGERA' MADISON ,IL GIOVANE CAMPIONE IN CARICA:IL PIU GRANDE MATCH DELLA SUA GLORIOSA CARRIERA.NOSTALGICO E COMMOVENTE GRAN BEL FILM :LO HO VISTO UNA VOLTA SOLA E'.CIIAAAOOOOOO
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lels76
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giovedì 30 aprile 2009
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grazie sly
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Che dire, Io adoro gli anni 80 e soprattutto ammiro sly per aver avuto la forza e il coraggio di uscire dalla pessima condizione sociale ed economica in cui si trovava prima di scrivere la sceneggiatura di Rocky, come tanti grandi hanno fatto, infondo è così che secondo me si combatte e si vince . Parlando di Rocky , stallone racconta se stesso ,è un po la sua metafora, sotto la forma , di un povero pugile ma ricco di quelle qualità,quali l'umiltà e la riconoscenza a Dio che l'uomo non è abituato ad avere, l'uomo tende a attribuire le proprie conquiste e i bene che ha quasi solo a se stesso, in generale. Rocky è un personaggio atipico, un' eccezione, non pieno di se stesso,ricco o povero che sia!! Per vincere dice non conta come colpisci ma come riesci a resistere ai colpi e se finisci al tappeto, hai la forza di rialzarti .
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Che dire, Io adoro gli anni 80 e soprattutto ammiro sly per aver avuto la forza e il coraggio di uscire dalla pessima condizione sociale ed economica in cui si trovava prima di scrivere la sceneggiatura di Rocky, come tanti grandi hanno fatto, infondo è così che secondo me si combatte e si vince . Parlando di Rocky , stallone racconta se stesso ,è un po la sua metafora, sotto la forma , di un povero pugile ma ricco di quelle qualità,quali l'umiltà e la riconoscenza a Dio che l'uomo non è abituato ad avere, l'uomo tende a attribuire le proprie conquiste e i bene che ha quasi solo a se stesso, in generale. Rocky è un personaggio atipico, un' eccezione, non pieno di se stesso,ricco o povero che sia!! Per vincere dice non conta come colpisci ma come riesci a resistere ai colpi e se finisci al tappeto, hai la forza di rialzarti . Beh! Sly mi ha fatto riflettere, sulla vita ,per la forza di volontà e il coraggio che contraddistingue il suo emblematico personaggio che piaccia o no rimarrà nella storia ! Grazie sly
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claudio bellini
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domenica 14 gennaio 2007
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la battaglia interiore di rocky!
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Chi ha visto i 5 episodi sa sicuramente che Rocky ha combattuto e vinto contro i più temibili avversari, ma da quando si è ritirato non ha vinto la sua battaglia interiore! Ora si trova solo, senza Adriana, il figlio tiene le distanze x' si sente all'ombra del padre, ...e anche il suo amico Paulie si sente oppresso dalla figura della sorella Adriana! Sempre + solo e abbandonato a se stesso, se non per i clienti che vengono nel suo ristorante a farsi raccontare le sue gesta! Non possono non tornare in mente le parole di Apollo nel 3 quando dice a Rocky che non sentiva più la gente ad acclamarlo e applaudire, e che in un certo senso sentiva che il suo istinto stava per morire!
Rocky ha passato la vita cercando di essere qualcuno x tutti, ora vuole sentirsi qualcuno x lui! .
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Chi ha visto i 5 episodi sa sicuramente che Rocky ha combattuto e vinto contro i più temibili avversari, ma da quando si è ritirato non ha vinto la sua battaglia interiore! Ora si trova solo, senza Adriana, il figlio tiene le distanze x' si sente all'ombra del padre, ...e anche il suo amico Paulie si sente oppresso dalla figura della sorella Adriana! Sempre + solo e abbandonato a se stesso, se non per i clienti che vengono nel suo ristorante a farsi raccontare le sue gesta! Non possono non tornare in mente le parole di Apollo nel 3 quando dice a Rocky che non sentiva più la gente ad acclamarlo e applaudire, e che in un certo senso sentiva che il suo istinto stava per morire!
Rocky ha passato la vita cercando di essere qualcuno x tutti, ora vuole sentirsi qualcuno x lui! ...non posso anticiparvi altro se non che è un film semplice, ma non scontato e ricco di buoni insegnamenti morali!
Devo dire che chi è un nostalgico come me di tutta la serie e della storia di Rocky, questo film è molto commuovente, rivedere i luoghi del passato, rivivere la storia tra Rocky e Adriana, alcuni personaggi del passato (es: la bambina che lo manda a quel paese nel primo episodio è ormai donna, le tartarughine ormai cresciute...) ...davvero bello! Denso di emozioni!!! Mi sarebbe cmq piaciuto vedere che fine avevano fatto altri personaggi memorabili come i suoi avversari Clubber Lang (Mr-T), Ivan Drago, Tommy Gunn, etc!
Memorabili poi alcune frasi, che per i + attenti non passano inosservate e richiamano i vecchi episodi! Tra tutte il famoso "ti spiezzo in 2" che Rocky dice ironico al figlio!
Rocky per me è un esempio nello sport e nella vita, e si può anche dire che fa parte della mia famiglia in quanto ci sono cresciuto con la serie!
E potrei stare qui una vita ad elogiarlo, ma vi raccomando solamente di andare a vederlo al cinema! è la degna conclusione di una saga! non scontata! ...Alle Portefranche in sala 2 piena si sentivano i "tifosi" in sala e alla fine del film tutti hanno applaudito, cosa a cui non m'è mai capitato di assistere! Davvero bello!
...guardate poi la sigla finale in cui bambini, giovani, adulti e anziani fanno la famosa scalinata imitando Rocky, quel Rocky che è in ognuno di noi!
PS: 6 anni fa ho scritto a Sly complimentandomi cn lui e consigliandolo su varie cose, e gli avevo chiesto se poteva inserire in qualche modo nella serie di Rocky il mio nome (Claudio), mi piace pensare che (anche se non ha risposto alla mia lettera) che quel negozio di alimentari "Claudio" all'inizio del film (e lui che chiama "Claudio") sia proprio un esaudimento! Grazie Rocky! :)
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dani10
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lunedì 15 gennaio 2007
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grande sly,nostalgico rocky
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Sylvester Stallone ci aveva abituati bene nel seguire l'evoluzione del suo personaggio più amato(dal pubblico) e più criticato(dai critici e dai non amanti di Sly),e devo dire che non ho mai visto seguiti di film migiori di tutti i Rocky.Anche in questo si è capito che Sly non è solo muscoli(nonostante l'età ha un fisico invidiabile)ma anche un grande uomo,perchè quando parla,o quando aiuta chi gli sta vicino sembra che aiuta proprio te.I suoi messaggi,le sue parole sono rivolte a tutti.La sua gioia,la sua sofferenza,la sua forza,la sua paura e la sua malinconia vengono trasmesse a chi lo guarda.Quest'ultimo capitolo,poi,ci fa conoscere il suo lato nostalgico che inizia dalla morte di Adriana e finisce con l'ultimo saluto che rivolge a noi.
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Sylvester Stallone ci aveva abituati bene nel seguire l'evoluzione del suo personaggio più amato(dal pubblico) e più criticato(dai critici e dai non amanti di Sly),e devo dire che non ho mai visto seguiti di film migiori di tutti i Rocky.Anche in questo si è capito che Sly non è solo muscoli(nonostante l'età ha un fisico invidiabile)ma anche un grande uomo,perchè quando parla,o quando aiuta chi gli sta vicino sembra che aiuta proprio te.I suoi messaggi,le sue parole sono rivolte a tutti.La sua gioia,la sua sofferenza,la sua forza,la sua paura e la sua malinconia vengono trasmesse a chi lo guarda.Quest'ultimo capitolo,poi,ci fa conoscere il suo lato nostalgico che inizia dalla morte di Adriana e finisce con l'ultimo saluto che rivolge a noi.Nell'ultima scena si può capire il senso di tutta la vita di Rocky e cioè che senza la sua amata Adriana forse tutto il suo successo non sarebbe mai arrivato perchè la vera anima di Rocky,era la moglie.Infatti,alla fine ringrazia Adriana e da quest'ultimo saluto la nostalgia comincia ad arrivare nei nostri pensieri e nei nostri cuori,perchè si è conclusa la storia di un grande campione che già ci manca.
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marco 76
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martedì 23 gennaio 2007
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amico sei nellla leggenda. sly the best
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volevo a tutti i costi vedere l'ultimo rocky perche' era da troppo tempo che mi mancava.un film che non ha deluso le mie attese,un film che consacra definitivamente stallone nella leggenda di tutti noi fans e che mi fa tornare ai miei anni migliori della mia adolescenza .sono del 1976 e proprio in qell'anno iniziava questa meravigliosa storia di questo sconociuto dall 'aspetto curioso e dal carattere sempilce, quasi fosse un amico un vicino della porta accanto. eppure tutti noi ci siamo almeno una volta immedesimati in lui nel suo personaggio ed e' secondo me questo aspetto a renderlo grande .rocky balboa rappresenta la storia di un uomo che davanti alle piu grandi difficolta'che gli riserva la vita, non molla, ma sa incassare e rialzarsi e combattere "gli occhi della tigre".
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volevo a tutti i costi vedere l'ultimo rocky perche' era da troppo tempo che mi mancava.un film che non ha deluso le mie attese,un film che consacra definitivamente stallone nella leggenda di tutti noi fans e che mi fa tornare ai miei anni migliori della mia adolescenza .sono del 1976 e proprio in qell'anno iniziava questa meravigliosa storia di questo sconociuto dall 'aspetto curioso e dal carattere sempilce, quasi fosse un amico un vicino della porta accanto. eppure tutti noi ci siamo almeno una volta immedesimati in lui nel suo personaggio ed e' secondo me questo aspetto a renderlo grande .rocky balboa rappresenta la storia di un uomo che davanti alle piu grandi difficolta'che gli riserva la vita, non molla, ma sa incassare e rialzarsi e combattere "gli occhi della tigre".ed e' questo il messaggio che sly vuole dare al film ,non perdere mai la speranza e lottare, tenere sempre vivo il fuoco che e' in noi.l,ultimo incontro della sua storia lo vissuto intensamente da fans da tifoso ma soprattutto da amico perche' per me che faccio parte di questa generazione,cio' ha rappresentato.sono cresciuto con rocky e quando e' iniziato il suo ultimo round ho provato una profonda commozione e tristezza perche'oltre alla fine della sagra di rocky se ne vanno i miei anni migliori,ma allo stesso tempo ti da' un ulteriore carica per lottare e combattere gli ostacoli che ci riserva la vita ."gli occhi della tigre" grazie rocky grazie sly
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(di federica)
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