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Offside, le donne in fuorigioco

Le foto della commedia sulla battaglia per i diritti combattuta dalle donne in Iran.

Una scena del film Offside di Jafar Panahi.

giovedì 7 aprile 2011 - Gallery

Nell'Iran di Jafar Panahi, regista attualmente in carcere per il suo impegno sociale e politico, il calcio non è soltanto uno sport molto seguito, ma anche una delle poche distrazioni in un clima di assoluta rigidità; è un'opportunità per i tifosi di lasciarsi andare e di sfogare un po' di rabbia repressa. Può capitare, così, che quando una partita di calcio coincide con una manifestazione di protesta, e la squadra iraniana vince, la manifestazione acquisti maggiore intensità.
L'ambiente all'interno degli stadi, tuttavia, è generalmente piuttosto virile. Durante i match gli uomini tendono a diventare rissosi e a insultarsi a vicenda. Di conseguenza, molti politici ritengono – vista anche la sostanziale libertà di interpretazione delle leggi – che le donne non debbano essere esposte ad un simile spettacolo.
Ecco dunque che Panahi decide di parlare, attraverso un'intelligente commedia sullo sport, e in particolare sul calcio, della battaglia per i diritti combattuta dalle donne in Iran. Lo fa raccontando la storia di un gruppo di ragazze che, travestite da uomo, provano ad accedere allo stadio. Prima del calcio d'inizio, però, le ragazze vengono arrestate, rinchiuse in una specie di recinto e, una volta consegnate alla buoncostume, sottoposte a 'tortura': saranno costrette ad ascoltare le urla della folla senza poter assistere alla partita. Ma ancor peggio, dovranno ascoltare una sorta di radiocronaca fatta da un giovane soldato che non capisce nulla di calcio. Nonostante questo, le ragazze non molleranno. E ricorreranno a qualunque stratagemma pur di riuscire ad assistere all’incontro.
Il film – scrive Panahi - "è costruito come un documentario all'interno del quale ho inserito alcuni personaggi. [...] Desideravo che l'azione riflettesse questa ambiguità e di conseguenza ho tentato di mantenere l'unità temporale, di modo che ad ogni secondo che passava lo spettatore avesse la sensazione di assistere ad un evento reale. I luoghi sono reali, l’evento è reale e di conseguenza anche i personaggi e le comparse lo sono. È per questo motivo che ho deciso – a ragion veduta – di non servirmi di attori professionisti, perché la loro presenza avrebbe introdotto immediatamente una nota falsa".
Offside, mai distribuito in Iran, uscirà nelle sale italiane a partire da domani, venerdì 8 aprile 2011.

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