abesoj
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giovedì 5 ottobre 2006
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soprastimato
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Potente la messa in scena, ma congestionata di simboli la sceneggiatura. I tre stili visivi diversi (arioso il primo, claustrofobico il secondo, geometrizzante il terzo) salvano un film scritto in modo pedestre.
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akamotasan
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mercoledì 4 ottobre 2006
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sei biglietti per l'andata,anzi 5,4. lasci sei
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Verso il Domani
le tempeste sui sogni
oceani di latte
Durata: Si partecipa, ci si commuove e la speranza dei nostri antenati ha il respiro mozzo dell'esistenza più dura.
Commento:
La metafora principale è grandiosa, per altre forse è un film giustamente troppo realistico per potersi permettere di essere davvero onirico.
C'è la voglia di raccontare e non si cade in tentazione di fare un cinema piccolo che si rivela spesso una soluzione minore, un cinema "camera e cucina".
Lo spettatore esigente:
Per essere italiano non è così tanto melenso, non è Tornatore per intenderci, ma un pò troppo zucchero nel composto c'è e nuoce al ritmo.
Ernesto Mahieux, già visto ne "l'imbalsamatore", piccolo grande attore, capace di interpretare parti viscide e sgradevolissime, è il nuovo
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Verso il Domani
le tempeste sui sogni
oceani di latte
Durata: Si partecipa, ci si commuove e la speranza dei nostri antenati ha il respiro mozzo dell'esistenza più dura.
Commento:
La metafora principale è grandiosa, per altre forse è un film giustamente troppo realistico per potersi permettere di essere davvero onirico.
C'è la voglia di raccontare e non si cade in tentazione di fare un cinema piccolo che si rivela spesso una soluzione minore, un cinema "camera e cucina".
Lo spettatore esigente:
Per essere italiano non è così tanto melenso, non è Tornatore per intenderci, ma un pò troppo zucchero nel composto c'è e nuoce al ritmo.
Ernesto Mahieux, già visto ne "l'imbalsamatore", piccolo grande attore, capace di interpretare parti viscide e sgradevolissime, è il nuovo Vittorio Caprioli ?
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batras
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mercoledì 4 ottobre 2006
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noioso e dannoso
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Un film noiosissimo che, per l'ennesima volta, descrive l'Italia come un popolo di straccioni e di ignoranti, offendendo gli emigranti che con coraggio hanno lasciato la loro terra in cerca di una vita migliore. E questo dovrebbe essere il cinema che ci rapresenta agli Oscar? Mostrandoci in questo modo stereotipato facciamo soltanto danni all'immagine del nostro Paese diminuendo la competitività dei nostri prodotti e delle nostre imprese nel mondo. Peccato!
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(di hector palermo.)
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archirica
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martedì 3 ottobre 2006
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colonna sonora?
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Il film mi è piaciuto tantissimo, difficile aggiungere atre parole oltre quelle già dette...Vorrei però chiedere se sapete il titolo della canzone che chiude il film, so che è cantata da Nina Simone, ma non ricordo il titolo....
Grazie
[+] canzone finale
(di ali)
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[+] canzone finale
(di algol)
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ziogiafo
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lunedì 2 ottobre 2006
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un nuovo stile nel cinema italiano...
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ziogiafo - Nuovomondo Italia 2006 - Un nuovo stile nel cinema italiano:"Nuovomondo" - un viaggio all'interno dell'umana sofferenza, un passaggio epocale vissuto attraverso lo stupore e il disorientamento della famiglia Mancuso, che scappa dalla propria Terra per raggiungere la "Golden door"... "la porta del paradiso", dove venivano concentrati gli emigranti all'inizio del 900, Centro di prima accoglienza: Ellis Island, un'isola nei pressi di Manhattan, prima frontiera, dove le autorità americane effettuavano rigidamente le pratiche di registrazione di quei tanti disperati. Un viaggio senza tempo raccontato dal bravo regista in una maniera insolita, con la forza delle immagini miste al sogno, calate in una dimensione narrativa poetica che evoca aspetti profondi della psiche, scavando nella vita interiore del singolo.
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ziogiafo - Nuovomondo Italia 2006 - Un nuovo stile nel cinema italiano:"Nuovomondo" - un viaggio all'interno dell'umana sofferenza, un passaggio epocale vissuto attraverso lo stupore e il disorientamento della famiglia Mancuso, che scappa dalla propria Terra per raggiungere la "Golden door"... "la porta del paradiso", dove venivano concentrati gli emigranti all'inizio del 900, Centro di prima accoglienza: Ellis Island, un'isola nei pressi di Manhattan, prima frontiera, dove le autorità americane effettuavano rigidamente le pratiche di registrazione di quei tanti disperati. Un viaggio senza tempo raccontato dal bravo regista in una maniera insolita, con la forza delle immagini miste al sogno, calate in una dimensione narrativa poetica che evoca aspetti profondi della psiche, scavando nella vita interiore del singolo. Un atto d'amore verso quelle tantissime persone che prese dalla disperazione partirono con grande coraggio verso l'ignoto, verso quel "nuovomondo" che era
distante anni luce dalle loro condizioni sociali. Il film propone un susseguirsi di suggestive immagini,lunghi silenzi e intensi sguardi che accompagnano l'oblio dei protagonisti verso un mare di latte in cui nuoteranno per assaporare la tanto anelata "abbondanza", che si manifesterà nei loro sogni-miraggio sotto forma di grandi carote, grossi polli e monete sonanti che cadono dagli alberi. Il linguaggio delle immagini di Crialese dà un impatto nuovo alla cinematografia italiana, rompendo gli schemi classici a cui di solito siamo abituati.
Da non perdere !!!
Buona visione!
Cordialmente
ziogiafo
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[+] sarà il prossimo film che vedrò!
(di nikita)
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ronks
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lunedì 2 ottobre 2006
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il sogno e la realta'
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DA UN LATO C'E' L'INEVITABILE DUREZZA DELLA VITA DI OGNI GIORNO, RAPPRESENTATA DA UNA TERRA CHE NON OFFRE ALTERNATIVE, TRANNE QUELLE DELLA PASTORIZIA E DELLA PESCA... DALL'ALTRO C'E' IL DESIDERIO, IL SOGNO, DI AVERE DI PIU' IN OGNI SENSO, RAPPRESENTATA DALLA "TERRA PROMESSA" DEGLI STATI UNITI, DALL'AMERICA... SI E' PRONTI AD AFFRONTARE TUTTO PUR DI CONCRETIZZARE QUESTO CONTINUO SOGNO, CHE DI TANTO IN TANTO EMERGE CON DELLE VISIONI METAFISICHE, RICORDANDO QUELLE DEI FRATELLI COEN... CON MAESTRIA, ATTRAVESO SCENE CHE MATERIALIZZANO DEI QUADRI, IL REGISTA AFFRONTA IL VIAGGIO DELLE SPERANZE, FINO ALL'UMILIAZIONI RICEVUTE PER DOVER ESSERE ACCETTATI.
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francesco nardi
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domenica 1 ottobre 2006
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ellis island non era la corte di nerone
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Agli inizi del secolo scorso gli italiani partivano con i piroscafi ed arrivavano ad Ellis Island. Lì venivano visitati, interrogati, valutati e schedati anche secondo la loro intelligenza. La storia c’è tutta, e valeva farci un film. A molti italiani fa bene sapere che questo è stato.
Per partire, i protagonisti di questo film scambiano gli animali di casa con vestiti degni del nuovomondo. Oggi, molti nuovi mondi vestono abiti indegni della disperazione di chi vi approda.
La confezione del film non è particolarmente suggestiva; esclusa la scena della partenza dal molo: laddove i sogni perdono concretezza e si trasformano in sacrifici nuovi, diversi da quelli da cui si fugge, ma comunque sacrifici.
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Agli inizi del secolo scorso gli italiani partivano con i piroscafi ed arrivavano ad Ellis Island. Lì venivano visitati, interrogati, valutati e schedati anche secondo la loro intelligenza. La storia c’è tutta, e valeva farci un film. A molti italiani fa bene sapere che questo è stato.
Per partire, i protagonisti di questo film scambiano gli animali di casa con vestiti degni del nuovomondo. Oggi, molti nuovi mondi vestono abiti indegni della disperazione di chi vi approda.
La confezione del film non è particolarmente suggestiva; esclusa la scena della partenza dal molo: laddove i sogni perdono concretezza e si trasformano in sacrifici nuovi, diversi da quelli da cui si fugge, ma comunque sacrifici.
Il sogno dell’ emigrante, ed in esso il miraggio del nuovomondo, è rappresentato con immagini surreali. Scene un po’ forzate quelle dei miraggi d’ ortaggi giganti ed alberi che stillano monete.
Ellis Island non è la corte di Nerone, e le vecchie siciliane, meschine, non hanno nulla in comune con Poppea. Ma è impressionante quante persone siano arrivate su quell’ isola, sognando – come vuole Crialese – di andare a fare il bagno nel latte.
www.francesconardi.it
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iolanda
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sabato 30 settembre 2006
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io c'ero (fra le comparse)
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il film è bellissimo me lo aspettavo ho assistito per un attimo alla lavorazione al travaglio alla passione (durante le riprese a catania) in quei momenti ho osservato come lavora un vero regista un vero uomo un vero artista crialese è un uomo intelligente il film è intelligente. basta vederlo e goderne come si fa di fronte a un quadro.. osservare come ogni minimo dettaglio è un nuovo mondo ..il massimo dei voti al costumista mariano tufano complice perfetto per completare l'opera d'arte
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angelo
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sabato 30 settembre 2006
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abbiamo un nuovo grande regista
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Dalla cinepresa di una persona che ha venduto gli orecchini della bisnonna per produrre il suo primo film, usciranno molti altri capolavori come questo. Il talento traspare da tutte le componenti di cui un film è composto. La fotografia è un incanto pittorico, alcune scene come i paesaggi aspri e pietrosi della Sicilia di inizio secolo, la partenza della nave, il grande oceano e molte altre oltre a quella finale del fiume di latte, rimangono negli occhi e nel cuore per giorni. La coreografia dei corpi sbattuti nelle viscere della nave dalla tempesta, raggiunge i livelli più alti del teatro - danza degli ultimi anni. La ricostruzione della storia della emigrazione Italiana attraverso il viaggio della famiglia Mancuso è leggera ma approfondita nello stesso tempo, e viene raccontata senza mai stonare o cercare facili emozioni.
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Dalla cinepresa di una persona che ha venduto gli orecchini della bisnonna per produrre il suo primo film, usciranno molti altri capolavori come questo. Il talento traspare da tutte le componenti di cui un film è composto. La fotografia è un incanto pittorico, alcune scene come i paesaggi aspri e pietrosi della Sicilia di inizio secolo, la partenza della nave, il grande oceano e molte altre oltre a quella finale del fiume di latte, rimangono negli occhi e nel cuore per giorni. La coreografia dei corpi sbattuti nelle viscere della nave dalla tempesta, raggiunge i livelli più alti del teatro - danza degli ultimi anni. La ricostruzione della storia della emigrazione Italiana attraverso il viaggio della famiglia Mancuso è leggera ma approfondita nello stesso tempo, e viene raccontata senza mai stonare o cercare facili emozioni. Viene messa in luce la tremenda arretratezza economica e culturale nella quale vivevano le generazioni di inizio novecento, condizioni accompagnate però sempre da una dignità che non viene mai giustamente meno nel film e che viene messa in relazione con la tradizione della vita contadina e dal forte vincolo di affetto, che nel bene e talvolta nel male, proveniva dalla famiglia. gli attori danno il meglio di loro stessi, con una recitazione naturale e calata nei personaggi. Notevoli anche le musiche che sottolineano i momenti più alti durante lo scorrere degli eventi. Un capolavoro dunque che ci fa anche riflettere sul miglioramento delle condizioni di vita attuali talvolta però non accompagnate dalla stessa dignità dei nostri predecessori emigranti.
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[+] desiderio di angelo per un film come harry potter
(di danilo merenghini)
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rosariofederico
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venerdì 29 settembre 2006
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il film che cercavi
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Il film. L'arte . Il cinema. Il cinema italiano. Nuovo mondo riconcilia , genera piacere , ispira creazione, infonde creatività .
Lasciate perdere chi lo critica.
Il fotogramma della nave che si stacca dal molo , in quella unità indistinta di umanità dolente in attesa che qualcosa cambi , vale di per sè la visione .
Come vale la visione , il distacco di quelle nave , tra chi lascia la terra natia e chi ancora ci rimane.
Pregevoli poi gli inserti felliniani del fiume di latte con dentro i protagonoistii o l'immagine dolente, italiana , siciliana della madre.
Un capolavoro.
Imperdibile .
Dieci stelle ( ce ne sono?).
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