La sconosciuta

In questo film Tornatore dimostra di essere aperto a nuovi generi e diverse considerazioni della realtà. Non come certi registi che, avendo avuto successo con un primo o secondo film, continuano imperterriti a generare dei film-copia si sé stessi. Tornatore è originale, è un genio del cinema italiano Spero che questo film abbia lo stesso successo all'estero, se non di più, di quello che ha avuto "Nuovo cinema Paradiso". Merita in pieno i predi maggiori David di Donatello. E' un film moir e allo stesso tempo un film sociale, di attualità e di denuncia. L'interpretazione di Xenia Rappoport è straordinaria, come anche quella degli alti attori, da Michele Placido a Claudia Gerini. La storia, intricata e piena di suspance fino alla fine, rivela luoghi e fatti nascosti che piano piano vengono alla luce del sole, e rivelano allo spettatore la sconcertante verità. [+]

In questo film Tornatore dimostra di essere aperto a nuovi generi e diverse considerazioni della realtà. Non come certi registi che, avendo avuto successo con un primo o secondo film, continuano imperterriti a generare dei film-copia si sé stessi. Tornatore è originale, è un genio del cinema italiano Spero che questo film abbia lo stesso successo all'estero, se non di più, di quello che ha avuto "Nuovo cinema Paradiso". Merita in pieno i predi maggiori David di Donatello. E' un film moir e allo stesso tempo un film sociale, di attualità e di denuncia. L'interpretazione di Xenia Rappoport è straordinaria, come anche quella degli alti attori, da Michele Placido a Claudia Gerini. La storia, intricata e piena di suspance fino alla fine, rivela luoghi e fatti nascosti che piano piano vengono alla luce del sole, e rivelano allo spettatore la sconcertante verità. Quel che lui descrive è tutto vero: io stesso ho ascoltato il racconto di una russa che è stata costretta a prostituirsi dopo essere stata lusongata da una promessa di un buon lavoro in Italia, e che poi è fuggita, è stata aiutata dalle suore di Madre Teresa, e alla fine è riuscita a trovare un buon lavoro di badante. E' una tragica verità, e nel film vengono enfatizzati i toni drammatici e lirici di questa storia. Un dramma che farà la storia del cinema italiano! Jayan Walter - scrittore - www.jayanwalter.com [-]

Ancora un capolavoro per Tornatore. Si è già detto tutto nelle precedenti recensioni. Voglio solo aggiungere come questo film segua su alcuni aspetti l'influenza di un altro capolavoro di questo regista, il film per molti sconosciuto "Una pura formalità" che consiglio di vedere. Un film che pur nella sua crudeltà è in grado di coinvolgerci perfettamente, per poi incantare con un finale forse distaccato dalla realtà ma in grado di commuovere e far riflettere.

Quella che potrebbe essere l'intensa atmosfera di un noir psicologico diventa una sceneggiatura molto labile, a tratti scombinata. Peccato! Ma non è la prima volta. Per quello non siamo andati al cinema ma l'abbiamo noleggiato

meraviglioso,regia e interpreti straordinari.Da vedere e rivedere al cinema però perchè più suspence e più tensione che c'è nel film di T. p.s crudissima la scena della tortura della bambina quella senza cuscini

Mi è capitato di leggere un libro, "La pelle degli altri" edito nel 2006, guarda caso, che tratta un argomento molto simile a quello trattato nel film. Vorrei sapere se la storia si è ispirata a questo libro? Serei curiosa,qualcuno sa niente?? Grazie

Tornatore "sforna" un altro grande film, una storia che si basa sulla forza, sui sentimenti e soprattutto sulla voglia di non arrendersi!! Si, c'è qualche errore (la donna che vede dal buco della serratura il numero per aprire la cassaforte) però complessivamente è un bel film, con delle buone interpretazione e una storia che riesce comunque a darti molte emozioni!! Da vedere

bel film diretto scritto e interpretato bene...da vedere

tornatore è un grande regista. forse questo non è il suo capolavoro, ma un grande film denso di atrocità moderne poco sbandierate dai media. bravo!

...che secondo me è una garanzia di film di qualità...poi può piacere o no, questo è un altro discorso, si entra nel personale e qui ognuno è libero di pensarla come crede... Cmq il cast è di ottimi attori (spiccano sicuramente la brava e bella Xenia Rappoport, e poi la bambina, Clara Dossena, molto brava...) e la storia è davvero coinvolgente...si mescolano thriller e dramma... Si vede la "mano" del grande regista...le "sue" atmosfere, l'uso del flashback...e via discorrendo... Meno male che in Italia ci sono ancora registi così, capaci di dare un'impronta forte e duratura al nostro Cinema...

Attrice protagonista: Xenia Rappoport. ( attrice russa molto famosa in patria ) Poi…Michele Placido, Margherita Buy, Claudia Gerini, Pierfrancesco Favino, Alessandro Haber e Piera Degli Esposti. Musiche di Ennio Morricone. Regista: Giuseppe Tornatore, già premio Oscar col film “Piccolo cinema Paradiso”. A questo punto verrebbe solo da dire: andate a vederlo! Sfruttamento del lavoro, prostituzione, vendita di neonati, maternità. Può bastare? E allora si aggiunga l’interrogativo: il figlio è di chi lo fa oppure di chi lo cresce? Risposta facile, ma solo apparentemente. Una madre si lega al proprio figlio perché egli nasce dal suo dolore fisico, intenso, indescrivibile. [+]

Attrice protagonista: Xenia Rappoport. ( attrice russa molto famosa in patria ) Poi…Michele Placido, Margherita Buy, Claudia Gerini, Pierfrancesco Favino, Alessandro Haber e Piera Degli Esposti. Musiche di Ennio Morricone. Regista: Giuseppe Tornatore, già premio Oscar col film “Piccolo cinema Paradiso”. A questo punto verrebbe solo da dire: andate a vederlo! Sfruttamento del lavoro, prostituzione, vendita di neonati, maternità. Può bastare? E allora si aggiunga l’interrogativo: il figlio è di chi lo fa oppure di chi lo cresce? Risposta facile, ma solo apparentemente. Una madre si lega al proprio figlio perché egli nasce dal suo dolore fisico, intenso, indescrivibile. E’ il dolore, dunque, che si prova a farci legare a questa creatura ? E quando al dolore fisico si aggiunge anche quello dell’anima? Quando la dignità viene continuamente calpestata, vilipesa, oltraggiata sempre e comunque? E allora quale è la vera maternità, siamo dunque figli della nostra vita? Credete che siano finiti qui gli argomenti del film “ La sconosciuta”? Vi sbagliate: andate a vederlo. L’univa vero protagonista del film è lui, il regista, Tornatore. Parla allo spettatore, suggerisce, si allontana, gli torna a parlare. La sceneggiatura è la sua, i dialoghi scorrono come l’acqua. Ma non basta, certe attese ricordano i tempi di Hitchcock, quello migliore della prima maniera. Poi i colori felliniani in alcuni momenti della pellicola, senza alcun riferimento di plagio al regista romagnolo. Gli ingredienti ci sono tutti, insomma. Manca solo lo zucchero sul pandoro, verrebbe da dire. E allora prendete Ennio Morricone ed inserite le sue note tra un fotogramma e l’altro della pellicola. E nasce… “ La sconosciuta”. Ma per poco tempo. Di Bartolo Fontana [-]