marvelman
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martedì 31 agosto 2010
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bellissimo
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Diretto e Violento. Nulla a che fare con quella spazzatura di the spirit. Grande film con grandi interpretazioni di un ottimo cast perfetto e interprete di personaggi depravati e schizzati. Ottimo Willis, grandissimo Rourke, efficacissimi Owen e del Toro, Wood da paura e brave anche tutte le ragazze tra tutte Dawson. Unico film che mi piace di Robert Rodriguez, raddrizzatosi quanto basta grazie all'appoggio di Frank Miller che, ahimè, da solo con il pessimo the spirit non ha funzionato e ovviamente grazie su tutti all'aiuto dell'amico Tarantino (santo subito). Alla fine sono belle storie e bei personaggi, in certi casi nemmeno si nota che le scenografie (3 escluse) sono ricostruite digitalmente.
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Diretto e Violento. Nulla a che fare con quella spazzatura di the spirit. Grande film con grandi interpretazioni di un ottimo cast perfetto e interprete di personaggi depravati e schizzati. Ottimo Willis, grandissimo Rourke, efficacissimi Owen e del Toro, Wood da paura e brave anche tutte le ragazze tra tutte Dawson. Unico film che mi piace di Robert Rodriguez, raddrizzatosi quanto basta grazie all'appoggio di Frank Miller che, ahimè, da solo con il pessimo the spirit non ha funzionato e ovviamente grazie su tutti all'aiuto dell'amico Tarantino (santo subito). Alla fine sono belle storie e bei personaggi, in certi casi nemmeno si nota che le scenografie (3 escluse) sono ricostruite digitalmente. L'azzeccata scelta del bianco e nero e lo stile noir, oltre ala perfetta regia rendono sin city il migliore cine-fumetto che non sia Marvel o DC oltre a Hellboy e 300. Da vedere senza esitazione
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il cinefilo
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giovedì 5 agosto 2010
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spazzatura
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TRAMA: Nella corrotta città SIN CITY si intrecciano tra loro diverse storie di violenza,crudeltà e sadismo...COMMENTO:Il solitamente mediocre regista Robert Rodriguez trasporta sul grande schermo il fumetto violento di Frank Miller(il quale appare in un rapido cameo nei panni del prete che viene accoppato da Marv(Mickey Rourke))e spiattella indecentemente due ore di violenza senza arte ne parte e illudendosi di fare grande cinema semplicemente mischiando lo splatter spinto con un bianco e nero(che,a tratti,è degno solamente di un videoclip di Mtv)che comunque,malgrado la sua mediocrità,a tratti è capace di avvincere ed emozionare.
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TRAMA: Nella corrotta città SIN CITY si intrecciano tra loro diverse storie di violenza,crudeltà e sadismo...COMMENTO:Il solitamente mediocre regista Robert Rodriguez trasporta sul grande schermo il fumetto violento di Frank Miller(il quale appare in un rapido cameo nei panni del prete che viene accoppato da Marv(Mickey Rourke))e spiattella indecentemente due ore di violenza senza arte ne parte e illudendosi di fare grande cinema semplicemente mischiando lo splatter spinto con un bianco e nero(che,a tratti,è degno solamente di un videoclip di Mtv)che comunque,malgrado la sua mediocrità,a tratti è capace di avvincere ed emozionare.
Questo falso capolavoro in piena regola conferma il sospetto che non bastino un nauseante oceano di effetti speciali digitali e una miriade di attori famosi per fare un buon film e conferma anche l'altro principale motivo per il quale questa roba è stata portata sullo schermo:gli incassi al botteghino.
Il cinema degli ultimi anni,salvo rare eccezioni,ha guardato soprattutto al "portafoglio" più che allo "stile" e questo ha contribuito a decretarne,almeno parzialmente,una certa mediocrità.
L'ammirevole professionalità di alcuni interpreti(soprattutto Bruce Willis e Mickey Rourke)va letteralmente a farsi benedire in un orgia di bruttezza e di una sceneggiatura che riesce nella non facile impresa di fare acqua a catinelle da tutte le parti.
Ovviamente il cinema di R.Rodriguez è,dal punto di vista tecnico-stilistico,assai diverso da quello di Massimo Boldi e Christian De Sica ma corre perennemente il sospetto che l'infima qualità dell'intera operazione non si discosti molto da quella dei cine-panettoni natalizi dei due"autori" citati.
Viene da piangere a pensare alla quantità di bufale che Hollywood è riuscita a partorire nell'ultimo periodo(e di cui SIN CITY è uno dei peggiori esponenti,oltre ad altre,a mio giudizio,porcate storiche come KILL BILL VOL.1 e MATRIX che sono comunque di qualità superiore alla schifezza in questione)e di come i produttori tentino pietosamente di farle passare come roba seria ma il letamaio è una cosa e il grande cinema(quello vero!)è tutto un altro paio di maniche,i miei omaggi...
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(di ince-asi)
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alescio92
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mercoledì 4 agosto 2010
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pensavo meglio...
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questo film lo avevo visto dopo the spirit e mi aspettavo qualcosa di piu del film appena citato invece mi sono trovato davanti un film noioso e solo per i fan, a questo punto direi che e meglio the spirit
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cinema3d
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sabato 1 maggio 2010
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da fumetto a film
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Sicuramente è uno dei migliori film tratto da un fumetto.
Mi ha colpito la grafica in bianco e nero e il genere noir.
Un film che ha scene violente.
VANTAGGI :
- Ottima recitazione da parte degli attori
- Grafica unica grazie alla trasposizione dal fumetto di Frank Miller
- Buona narrazione della storia , anche la regia e la sceneggiatura.
SVANTAGGI :
- Non è un film che piace a tutti perchè potrebbe annoiare
CONSIGLIATO : SI
Anche se nel film ci sono situazioni impossibili vi ricordo che si tratta di un fumetto perciò non è banale.
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reiver
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mercoledì 28 aprile 2010
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peccati sanguinosi
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"Sin city" è un graphic novel, un "romanzo grafico", proprio come "300". Questo tipo di pubblicazione, a differenza del fumetto che per comodità definisco "normale", punta tutto sugli "effetti speciali": una qualità di disegno ed impaginazione curatissima, corredata da una grande libertà creativa, anche a livello di sceneggiatura. Ecco, il film "Sin city" ha tutti i pregi di un romanzo grafico, ma purtroppo non riesce ad avere un impatto cinematografico di pari livello. Non vorrei essere male interpretato: il film non è che mi sia dispiaciuto. Però non riesco ad esserne entusiasta. La "città del peccato" del titolo è una pellicola a struttura circolare, come "Pulp fiction", caratterizzata da una dose di violenza esagerata: iperrealistica forse, ma sicuramente eccessiva.
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"Sin city" è un graphic novel, un "romanzo grafico", proprio come "300". Questo tipo di pubblicazione, a differenza del fumetto che per comodità definisco "normale", punta tutto sugli "effetti speciali": una qualità di disegno ed impaginazione curatissima, corredata da una grande libertà creativa, anche a livello di sceneggiatura. Ecco, il film "Sin city" ha tutti i pregi di un romanzo grafico, ma purtroppo non riesce ad avere un impatto cinematografico di pari livello. Non vorrei essere male interpretato: il film non è che mi sia dispiaciuto. Però non riesco ad esserne entusiasta. La "città del peccato" del titolo è una pellicola a struttura circolare, come "Pulp fiction", caratterizzata da una dose di violenza esagerata: iperrealistica forse, ma sicuramente eccessiva. Soprattutto quando non è corretta dalla giusta dose di ironia.
Tutti sono cattivi a "Sin city". Il titolo sembra quasi una dichiarazione d'intenti: non aspettatevi niente di buono, può succedere di tutto. Però... Però ci sono "cattivi" e "cattivi". Miller, che è un rivoluzionario delle matite, sotto sotto soffre di nostalgia, perchè i suoi personaggi "buoni" (che poi sono dei cattivi "corretti")non sono altro che rivisitazioni del caro, vecchio Bogart. Proprio così... Il Marv reso benissimo da Rourke è un Bogey "mostruoso"; l'Hartigan in cui Willis riversa, ancora una volta, tutta la sua umanità, è un Bogart invecchiato, stanco e disilluso; il Dwight di Clive Owen è semplicemente un Bogey aggiornato, nell'abbigliamento (scarpe da tennis rosse) e solo parzialmente nei modi. D'altronde non è un mistero che Miller sia un amante del noir, e che prediliga la figura del "loner", dell'uomo solo che combatte contro tutti: vendicatore, supereroe o meno,è un uomo che ha rinchiuso il romanticismo in un angolino. La maschera è quella del cinico, ma le parole e le azioni contraddicono spesso le intenzioni.
E poi, anche quando il protagonista eccede in crudeltà, Miller sembra quasi fornire , se non una giustificazione, sicuramente una spiegazione. Gli antagonisti, i cattivi veri, sono cattivi al di là di ogni immaginazione: sadici, perversi, mostruosi, addirittura repellenti e puzzolenti. Di fronte a cotanta malvagità nessun bagno di sangue sembra essere di troppo.
Miller, coadiuvato dall'eccentrico Rodriguez e da Tarantino (la parte migliore del film è quella diretta dal Quentin) condisce questo quadro noir con un bianco e nero molto manierato (forse troppo...), spezzato da ripetuti schizzi di sangue (rossi, gialli o fosforescenti) e da sguardi "colorati" fulminei; il risultato, lo ripeto, è affascinante sul piano visivo, meno su quello sostanziale. Credo che Miller debba imparare, da regista, a "togliere", a rallentare un pò, perchè il cinema ha tempi diversi da quelli del fumetto... Ha avuto a disposizione un cast mostruoso, non so davvero cosa ne sarebbe uscito fuori senza Willis e tutti gli altri: ho avuto l'impressione che sia stata la loro professionalità a dare tono e profondità ai personaggi. Per concludere parlo delle donne... Ce ne sono tante, e tutte brave. Ma io, come in "Death proof", sono rimasto folgorato da Rosario Dawson: bellissima, conturbante, con un look "scopedelico" difficilmente dimenticabile. Da qualche parte ho letto che è attirata dagli uomini che hanno una pistola e che sanno imitare Christopher Walken ; bene, imitare Walken è facilissimo, devo solo comprare una 44 magnum ed è fatta.
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luca scialò
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domenica 28 febbraio 2010
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trasposizione noir di un fumetto
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Trasposizione cinematografica dell'omonimo fumetto di Frank Miller, diretto da Robert Rodriguez con la supervisione dello stesso Miller, il film si divide in 5 episodi, ed ha come sfondo una città cupa dove piove spesso e c'è sempre notte. I protagonisti sono personaggi ai margini della società: bulli violenti, anime perse, cameriere a basso stipendio, prostitute, e le loro vite si incociano, sulla falsa riga della violenza e della vendetta.
Suggestivo il colore bianco e nero che dà alle storie un certo pathos, tensione, senso di cupo e di dannato; mentre il sangue, che cola come acqua dal rubinetto, è ora bianco ora rosso. Il cast è di tutto rispetto, con varie stelle del cinema, che ben prestano il loro aspetto a quei personaggi dannati.
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Trasposizione cinematografica dell'omonimo fumetto di Frank Miller, diretto da Robert Rodriguez con la supervisione dello stesso Miller, il film si divide in 5 episodi, ed ha come sfondo una città cupa dove piove spesso e c'è sempre notte. I protagonisti sono personaggi ai margini della società: bulli violenti, anime perse, cameriere a basso stipendio, prostitute, e le loro vite si incociano, sulla falsa riga della violenza e della vendetta.
Suggestivo il colore bianco e nero che dà alle storie un certo pathos, tensione, senso di cupo e di dannato; mentre il sangue, che cola come acqua dal rubinetto, è ora bianco ora rosso. Il cast è di tutto rispetto, con varie stelle del cinema, che ben prestano il loro aspetto a quei personaggi dannati.
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marv89
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lunedì 1 febbraio 2010
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se imbocchi il vicolo giusto a sin city...
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Di film ne ho visti e rivisti, ma credetemi Sin city è stato l'unico ad infatuarmi. La violenza in bianco e nero by Rodriguez, Miller e Tarantino non ha limiti, ma è accompagnata da sentimenti e morale inseriti nel contesto di una città lurida, i cui equilibri sono subordinati alla corruzione che regna sovrana. In questa location noir si intrecciano tre storie che vedono a loro volta tre personaggi, Hartigan, Marv e Dwight lottare separatamente per lo stesso obbiettivo:combattere la corruzione, con qualsiasi mezzo e a qualsiasi costo, anche con la morte: questo è il filo conduttore delle tre storie che a prima vista potrebbero sembrare disconnesse, rendendo il film poco comprensibile.
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Di film ne ho visti e rivisti, ma credetemi Sin city è stato l'unico ad infatuarmi. La violenza in bianco e nero by Rodriguez, Miller e Tarantino non ha limiti, ma è accompagnata da sentimenti e morale inseriti nel contesto di una città lurida, i cui equilibri sono subordinati alla corruzione che regna sovrana. In questa location noir si intrecciano tre storie che vedono a loro volta tre personaggi, Hartigan, Marv e Dwight lottare separatamente per lo stesso obbiettivo:combattere la corruzione, con qualsiasi mezzo e a qualsiasi costo, anche con la morte: questo è il filo conduttore delle tre storie che a prima vista potrebbero sembrare disconnesse, rendendo il film poco comprensibile.
Un film che definire EPICO non è sbagliato...tutto perfetto: la scena, i personaggi, la violenza, l'azione, una pellicola d'altri tempi che tiene incollati sulla poltrona fino alla fine, e lasciandovi fino alla fine immergere nell'universo di Sin City a tal punto da volervi immedesimare nei tre eroi fumettistici...CONCLUDO CON: C.A.P.O.L.A.V.O.R.O.
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tommynini
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lunedì 18 gennaio 2010
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pop art
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riuscito esperimento di trasposizione cinematografica del fumetto horror.reminescenze nella sceneggiatura dal vecchio marlowe.violenza non gratuita ma coeva del periodo grafico di cui si tratta.un occhio a roy lichtstein e ai suoi capolavori anni 60.miscellanea di rosso,giallo, nero.finalmente una novita' nella filmografia attuale,stanca di effettacci falsi e ripetitivi.sconsigliato ai teneri di cuore,adatto ad un pubblico aperto alle nuove cifre cinematografiche.
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tonisciallo
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lunedì 28 settembre 2009
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il trionfo del fumetto sul grade schermo
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fino ad ora non si è mai visto nulla del genere un intreccio ben amalgamto tra pop art ,pulp movie,fumetto stiloso da una fotografia ed estetica impossibile da dimenticare.Il cast è di primo ordine per un progetto sperimentale già diventato icona e pioniere di una lunga saga originale e di scopiazzatori ghe difficilmente riusciranno a ricreare un film dalle atmosfere esageratamente dense .La scenografia ,volutamente, sembra uscita espressamente dal fumetto pennelata dalla stessa mano di Mller, mentre Rodriguez imposta una regia impeccabile per il genere facendo fluire il film tra iper violenza , dialoghi rozzi e atmosfere irreali in sincronia perfetta....lo zampino di Tarantino c' è e si vede non solo nella piccola sequenza dichiarata ufficialmente.
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fino ad ora non si è mai visto nulla del genere un intreccio ben amalgamto tra pop art ,pulp movie,fumetto stiloso da una fotografia ed estetica impossibile da dimenticare.Il cast è di primo ordine per un progetto sperimentale già diventato icona e pioniere di una lunga saga originale e di scopiazzatori ghe difficilmente riusciranno a ricreare un film dalle atmosfere esageratamente dense .La scenografia ,volutamente, sembra uscita espressamente dal fumetto pennelata dalla stessa mano di Mller, mentre Rodriguez imposta una regia impeccabile per il genere facendo fluire il film tra iper violenza , dialoghi rozzi e atmosfere irreali in sincronia perfetta....lo zampino di Tarantino c' è e si vede non solo nella piccola sequenza dichiarata ufficialmente. Una pellicola che vi rimarrà incollata nella memoria inevitabilmente sia per gli amanti che per chi non apprezza il genere . Un riferimento.
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tyra
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giovedì 24 settembre 2009
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wow
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che bello che è clive owen!
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