ale critica
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giovedì 6 luglio 2006
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bloom sei una nullità
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il film sarebbe potuto essere decente se non fosse stato per il protagonista: orlando bloom. credo sia un attore completamente privo di personalità. in ogni film e in ogni scena,che sia di guerra o d'amore,ha sempre la solita stupida espressione.... è stato decisamente un errore di valutazione fargli "recitare" una parte così importante.
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rasena
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mercoledì 24 maggio 2006
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"ridley scott alle crociate"
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la dimensione epica c'è, le colonne sonore sono azzecate, pure la fotografia e le scene sono molto belle (soprattute la battaglia vista dall'alto che ricorda un fiume in piena...).
Ciò nonostante questo film è veramente brutto, probabilmente il piu brutto film di questi ultimi 2 anni (7 euro bruciati :-( ).
la storia è semplice, in questa sorta di mondo fantastico esiste solo il bianco e il nero. o sei buono o sei cattivo non esistono sfumature.
il buono è: coraggioso, valoroso, forte, non ambizioso, molto pacifista, ha onore in guerra ma sa anche che è importante rispettare gli altri e le altre religioni... (insomma uno che ti resta antipatico a pelle, spereresti che alla fine del film muoia , ma poi rimani deluso.
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la dimensione epica c'è, le colonne sonore sono azzecate, pure la fotografia e le scene sono molto belle (soprattute la battaglia vista dall'alto che ricorda un fiume in piena...).
Ciò nonostante questo film è veramente brutto, probabilmente il piu brutto film di questi ultimi 2 anni (7 euro bruciati :-( ).
la storia è semplice, in questa sorta di mondo fantastico esiste solo il bianco e il nero. o sei buono o sei cattivo non esistono sfumature.
il buono è: coraggioso, valoroso, forte, non ambizioso, molto pacifista, ha onore in guerra ma sa anche che è importante rispettare gli altri e le altre religioni... (insomma uno che ti resta antipatico a pelle, spereresti che alla fine del film muoia , ma poi rimani deluso...).
il cattivo è l'esatto opposto codardo, stupido, ambizioso, guerrafondaio, razzista, intollerante, privo d'onore e lealta... (anch'esso privo di fascino)--> (fra il buono ed il cattivo non si sa chi sia il peggiore... ti ritrovi a non sapere chi devi tifare, vorresti che morissero entrambi o che finisse il film....)
premesso ciò, i buoni ed i cattivi sono in entrambi i fronti. i buoni quando si incontrano fanno la pace, si stringono le mani e fanno tanti bei girotondi, i cattivi invece cercano di movimentare il film (peccato che siano vigliacchi)
insomma se l'intento di scott era quello di fare una "parodia del bieco buonismo pacifista", non ci è riuscito perchè il film non è affatto diverte.
se invece il suo scopo era quello di educarci fallisce cmq perchè il film è elementare, sciocco e poco credibile...
insomma se proprio volete vedere un film sulle crociate vi dovete affidare a V. Gassman :-)
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[+] tu devi essere pazza!!!
(di zazza)
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[+] pensaci prima di dare del pazzo a qualcuno...
(di gibbo)
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[+] per me siete tutti pazzi
(di np)
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aurora
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giovedì 27 aprile 2006
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guardatelo in silenzio e scoprirete il popolano
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"Kingdom of Heaven" effettivamente si è palesato diverso eppure identico a "The Gladiator". Ad ogni modo non trovo che tutto ciò che si sarebbe potuto esprimere sul film sia stato espresso nella sua recensione, signor De Carlo.
Primo. Sono dell'idea che la maggior parte della sfortuna di questo kolossal sia stata nella sceneggiatura decisamente semplicistica tra buoni e cattivi. Forse ancor più nel soggetto, pseudo-religioso e moraleggiante (i cavalieri fanno sempre e solo il BENE, o no?!), che ultimamente tiene assai distante il grande pubblico. Non si possono fare spargimenti epici di sangue alla Gladiatore con sbrindellamento di mano di Baliano, e in contemporanea professare la pace e l'amore ecumenico! Serietà.
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"Kingdom of Heaven" effettivamente si è palesato diverso eppure identico a "The Gladiator". Ad ogni modo non trovo che tutto ciò che si sarebbe potuto esprimere sul film sia stato espresso nella sua recensione, signor De Carlo.
Primo. Sono dell'idea che la maggior parte della sfortuna di questo kolossal sia stata nella sceneggiatura decisamente semplicistica tra buoni e cattivi. Forse ancor più nel soggetto, pseudo-religioso e moraleggiante (i cavalieri fanno sempre e solo il BENE, o no?!), che ultimamente tiene assai distante il grande pubblico. Non si possono fare spargimenti epici di sangue alla Gladiatore con sbrindellamento di mano di Baliano, e in contemporanea professare la pace e l'amore ecumenico! Serietà... L'etica latina s'intona bene con Maximo, ma un povero fabbro omicida cosa ne capisce di ecumenico?
Secondo. Non sono dell'idea che Bloom sia stato "inadatto" alla parte. In verità, l'ho apprezzato molto. Mi spiego: dove la sceneggiatura lo favoriva, ha dato segno di una discreta mimica, poco banalizzante, quasi introspettiva, che lascia trasparire il suo passato nei teatri. Non fa sempre il truce, no. Si riguardi attentamente la scena di quando il padre si confessa tale, di quando prega sul santo sepolcro, di quando torna a casa dopo aver perso la guerra. Guardi quegli occhi. E mi dica se non sembra di sentire quello che pensa. Umanamentem che penseremmo anche noi. La sua entrata in scena, dalla bottega fino alla morte di Goffredo-Neeson, è molto forte, perfino brutale, vicina all'esperienza medievale crudissima del Nome della Rosa ed altri, e tutto ciò nonostante la sua palese inesperienza di attore cinematografico. Trovo inoltre che nelle scene di combattimento, pur mancando il vigore di Crowe, abbia dato sfoggio di una "certa consapevolezza del combattere": come se fosse stata una cosa naturale, "a colpo risponde colpo", una cosa vissuta interiormente, insomma.
Ovviamente era una cosa triste vederlo recitare quel discorso dalle mura di Gerusalemme o banalità a destra e a manca. Ma guardatelo mentre sta in silenzio, come si muove. NON DOVETE ASPETTARVI UN MAXIMO, GENERALE, REGALE ANCHE NELLE STRAGI. Baliano è un POPOLANO. Non rimane impassibile quando vede l'assassino della sua famiglia, muove il viso come noi lo muoveremmo, ma siamo ormai così abituati a vedere la gente comune nel grande schermo che non ci esalta, ci piace il vendicativo Maximo.
Molti critici hanno puntato il dito contro Bloom, ma mi chiedo: chi gli ha detto di recitare quelle cose? Insomma, un bel mea culpa lo deve far proprio lo sceneggiatore.
Terzo. Anche se Norton era a volto coperto e Massoud parlava nel doppiaggio come un vu' cumprà, le figure dei due re erano cariche di simboli e regalità, molto efficacemente individuate.
Quarto. La colonna sonora, è vero, è povera. Ma c'è una cosa curiosa: i testi sono quelli di una messa ecumenica: "Burning the past" è un Regina Coeli, "Crusaders" un'Alleluia, "Swordplay" è un Oratorio, mentre tutte le canzoni in arabo hanno testi religiosi corrispondenti. Interessante, no?
Insomma, è pur vero come dal connubio Scott-Norton-Neeson-Irons e dalle nuove leve Green e Bloom ci si potesse aspettare molto di più, ma è anche vero di come, in mezzo al flusso di kolossal "americanata", siano apparsi bagliori spettacolari di puro cinema, come, appunto, l'assassinio di Baliano, la morte di Goffredo, l'arrivo dei crociati a Kerak, la figura di Baldovino, il ritorno di Baliano nella sua bottega.
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mammifero
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domenica 30 ottobre 2005
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colonna sonora
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Ragazzi, scrivo più che altro per avere una delucidazione. Il film mi è piaciuto molto. Trovo tutti i personaggio ben riusciti. Mi ha colpito in maniera particolare la scena della morte del Re. Sia per la parte visiva che per la musica di sottofondo. E a tale proposito.... qualcuno sà dirmi di chi è quella bellissima e struggente melodia? Ho provato ad ascoltarmi la colonna sonora di Williams ma non mi sembra di averla sentita. Qualcuno può auitarmi? Grazie in anticipo
[+] re:brano
(di francesco156)
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alessio
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venerdì 19 agosto 2005
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de carlo non ci prende proprio mai
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QUALE SARA' LA REALE PROFESSIONE DEL SIGNOR DE CARLO? E' DA TEMPO CHE ME LO CHIEDO, MA L'IMPROBABILE CRITICA RELATIVA ALLA GUERRA DEI MONDI OLTRE CHIARAMENTE A QUELLA RELATIVA ALLE CROCIATE MI HA FATTO CAPIRE CON ASSOLUTA CERTEZZA CHE PROBABILMENTE LA VERA PROFESSIONE DELL'INDIVIDUO SOPRACITATO E' L'INDOVINO.... PERCHE' L'INDOVINO? SEMPLICEMENTE PERCHE' I FILM NON LI GUARDA E NON GUARDANDOLI NON SI PUO' PRETENDERE CHE POSSA FARE UNA CRITICA CORRETTA E NON INDISPONENTE COME PURTROPPO CAPITA QUASI SEMPRE! FORSE NON SARA' UN FILM INDIMENTICABILE, MA SICURAMENTE APPREZZABILE SIA PER L'ENORME COMPLESSITA' DELL'ARGOMENTO TRATTATO, SIA PER LA DIFFICOLTA' DI RAFFIGURARE LE CROCIATE IN VERSIONE CINEMATOGRAFICA.
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QUALE SARA' LA REALE PROFESSIONE DEL SIGNOR DE CARLO? E' DA TEMPO CHE ME LO CHIEDO, MA L'IMPROBABILE CRITICA RELATIVA ALLA GUERRA DEI MONDI OLTRE CHIARAMENTE A QUELLA RELATIVA ALLE CROCIATE MI HA FATTO CAPIRE CON ASSOLUTA CERTEZZA CHE PROBABILMENTE LA VERA PROFESSIONE DELL'INDIVIDUO SOPRACITATO E' L'INDOVINO.... PERCHE' L'INDOVINO? SEMPLICEMENTE PERCHE' I FILM NON LI GUARDA E NON GUARDANDOLI NON SI PUO' PRETENDERE CHE POSSA FARE UNA CRITICA CORRETTA E NON INDISPONENTE COME PURTROPPO CAPITA QUASI SEMPRE! FORSE NON SARA' UN FILM INDIMENTICABILE, MA SICURAMENTE APPREZZABILE SIA PER L'ENORME COMPLESSITA' DELL'ARGOMENTO TRATTATO, SIA PER LA DIFFICOLTA' DI RAFFIGURARE LE CROCIATE IN VERSIONE CINEMATOGRAFICA. MA DE CARLO QUESTO LO SA E' CHE VUOL GIOCARE A FARE IL BAMBINO CATTIVO....!
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lilith
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martedì 2 agosto 2005
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le crociate?mah!
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ieri ho visto finalmente LE CROCIATE o "Il Regno del paradiso" (come sarebbe più corretto dire)...bè,devo dire che la trama non mi ha entusiasmato più di tanto...inoltre ci sono molte imprecisioni storiche (ad es.la figura di Sibilla...Sibilla era sposata in II° nozze con Guido di Lusignano, è vero...ma alla fine mica se ne scappa con Orlando Bloom!Se ne resta in Terrasanta!) e i Templari fanno la figura dei pagliacci (e proprio pagliacci,nella realtà storica, non erano); cmq.trama a parte, il resto mi è piaciuto...belle scenografie, bella musica, belle ambientazioni...
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massimo
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domenica 10 luglio 2005
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il pifferaio magico
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Ho cercato di analizzare il film “Le Crociate” con la massima obiettività e senza pregiudizi di sorta.
E’ un film a due livelli.
- il primo spettacolare, con una bella ricostruzione (computerizzata) di Gerusalemme e di altre località della Terrasanta, con le macchine di assedio molto realistiche e con scene di battaglia, uomo contro uomo, girate per consentire agli spettatori di trovarsi in prima linea.
Un film che ha il pregio anche di affermare in modo storicamente corretto la figura del re lebbroso Baldovino IV, nella storia del regno di Gerusalemme, forse il personaggio più ammirevole.
Convincente anche il rituale che nominava sul campo cavalieri anche semplici scudieri coraggiosi.
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Ho cercato di analizzare il film “Le Crociate” con la massima obiettività e senza pregiudizi di sorta.
E’ un film a due livelli.
- il primo spettacolare, con una bella ricostruzione (computerizzata) di Gerusalemme e di altre località della Terrasanta, con le macchine di assedio molto realistiche e con scene di battaglia, uomo contro uomo, girate per consentire agli spettatori di trovarsi in prima linea.
Un film che ha il pregio anche di affermare in modo storicamente corretto la figura del re lebbroso Baldovino IV, nella storia del regno di Gerusalemme, forse il personaggio più ammirevole.
Convincente anche il rituale che nominava sul campo cavalieri anche semplici scudieri coraggiosi.
- Il secondo non solo ò deludente, ma vorrei dire anche di vero e proprio plagio.
A seguire il messaggio di questo film, bisognerebbe lasciare subito il nostro Credo e convertirsi all’Islam.
L’obiettivo finale del film mi sembra, infatti, quello di distruggere il Cristianesimo, con tutti i suoi simboli e i suoi ideali.
Ne esce distrutto uno dei suoi simboli principali all'epoca delle Crociate, i Monaci Cavalieri Templari – a proposito, come mai non vengono mai chiamati con il loro vero nome di “poveri cavalieri di Cristo”? – che sono dipinti alla stregua di masnadieri della “Legione straniera”, fanatici lestofanti all’origine di ogni nequizia: furti, omicidi di innocenti, violenze…
Di preti e i vescovi non si salva nessuno: vengono rappresentati come turpi figure, egoisti e insensibili ai dolori della povera gente…
I saraceni? In contrappunto, tutti solari, estremamente moderati, amanti della giustizia che rispettano la nostra fede: emblematico il Saladino che si china a rimettere a posto un Crocifisso rovesciato dopo la presa di Gerusalemme…
Peccato veramente.
Poteva essere l’occasione giusta per approfondire il fenomeno del Pellegrinaggio medievale, in simbiosi con le Crociate, mentre ne è venuto fuori un film antistorico, con un altro subdolo messaggio: eliminare anche il senso di appartenenza comune della nostra vecchia cara Europa, che nacque come entità comune proprio sulle vie del Pellegrinaggio medievale, con i cantastorie, i predicatori e tanta gente onesta che lasciò tutto per cercare la “Gerusalemme celeste” in terra.
La gran parte di loro non tornò a casa.
Si poteva far capire perché uomini anche ricchi abbandonarono i loro privilegi per dedicarsi alla difesa del pellegrinaggio: i Monaci cavalieri, non solo Templari, ma anche Giovanniti, Teutonici, del Santo Sepolcro e di San Lazzaro (Templari che avevano contratto il flagello dell’epoca: la lebbra).
Vorrei citare due soli esempi per contrapporre uno squarcio di verità a questo film meramente politico – per non dire conformista, quasi una sorta di "pifferaio magico"... che invita ad andare dove?
Il primo: nella realtà feroce della guerra, Saladino il “giusto” era un guerriero spietato come e più degli altri che giustiziava sistematicamente (tagliandone la testa per esporla come trofeo) gli avversari prigionieri più pericolosi, la sua vera spina nel fianco per il loro coraggio leggendario e per la loro assoluta fedeltà al Cristianesimo.
Soprattutto “gli incorruttibili”, i Monaci cavalieri Templari e Giovanniti, la cui regola non consentiva lo scambio con altri prigionieri,
né il pagamento di un riscatto.
Nel maggio 1187 Saladino ordinò il massacro della popolazione cristiana di Nazareth, dopo aver decapitato tutti i Crociati feriti nella battaglia di Casal Robert.
Il secondo: l’incredibile scivolone dell’autore del film Ridley Scott (dopo i memorabili “Alien” “Blade Runner” “Thelma & Louise” e il meno attendibile “Il gladiatore”) che non si è documentato sufficientemente sulla vera natura dell’Ordine del Tempio a cui NON era permesso avere beni personali: un Ordine ascetico di cavalieri costituito da nobili, artigiani ma anche semplici popolani - reclutati localmente presso le commende e mansioni europee e uniti in un'unica grande famiglia del Tempio - che avevano rinunciato agli affetti per dedicarsi ad una vita di privazioni, in comunità monastiche (di regola agostiniana) che dipendevano esclusivamente dal Papa.
A Milano, il primo nucleo del Policlinico è nato dal Monastero di San Lazzaro, cavalieri reduci dalla Terrasanta per dedicarsi agli afflitti e non certo per altri scopi.
È visibile ancora un caro vecchio rudere entrando nel Policlinico da via Commenda (che ricorda la Commenda di Santa Maria del Tempio) proseguendo sulla sinistra dopo la cappella.
La storia dice che nel popolo lasciarono un ricordo positivo, se ancora dopo quattro secoli la loro violenta soppressione sopravvivevano nella parlata popolare.
Furono contemporaneamente uomini di Chiesa e militari addestrati al combattimento.
Convissero per due secoli in Terrasanta con ebrei e mussulmani di cui difesero la fede contro tutti i soprusi.
Anche per questo motivo pagarono con il rogo - in epoche di intrighi nel periodo avignonese del papato - una visione del mondo troppo progredita e in contrasto con i disegni autoritari del re Filippo IV.
Non nobis. Massimo
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anonimo
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domenica 5 giugno 2005
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unaappa storica di grande peso
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ad un film così,niente da dire.E' ben interpretato sia negli attori che nei luoghi
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anonimo
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mercoledì 1 giugno 2005
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bloom portasfiga
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Secondo me il potagonista era un portasfiga.
Dalla prima sequenza fino alla fine la sua presenza porta morte ovunque.
La moglie, il padre, i compagni di attraversata e via dicendo..
A Gerusalemme la pace regnava orami da 100 anni.....
per fortuna ariva lui e tutto finisce.
Se no che andavamo a vedere al cinema?
Una tranquilla giornata di noia in terra santa?
E poi il fulcro di tutto, da buon crociato in missione per aiutare il prossimo (ma i crociati aiutavano veramente il prossimo come il protagonista pretende di fare?) alla domanda:
Vuoi sposare (quella gnocca di) mia sorella (di cui lui era pure innamorato), diventare Re di Gerusalemme, salvare i popoli cristiani e mussulmani, perpetuare la pace, etc.
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Secondo me il potagonista era un portasfiga.
Dalla prima sequenza fino alla fine la sua presenza porta morte ovunque.
La moglie, il padre, i compagni di attraversata e via dicendo..
A Gerusalemme la pace regnava orami da 100 anni.....
per fortuna ariva lui e tutto finisce.
Se no che andavamo a vedere al cinema?
Una tranquilla giornata di noia in terra santa?
E poi il fulcro di tutto, da buon crociato in missione per aiutare il prossimo (ma i crociati aiutavano veramente il prossimo come il protagonista pretende di fare?) alla domanda:
Vuoi sposare (quella gnocca di) mia sorella (di cui lui era pure innamorato), diventare Re di Gerusalemme, salvare i popoli cristiani e mussulmani, perpetuare la pace, etc....
LUI RISPONDE "NO!"
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[+] qualcuno ci capisce qualcosa finalmente
(di lilla)
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(di denim)
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[+] grazie denim
(di anonimo )
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(di mat1907)
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(di verità)
[ - ] bloom e la sfiga cosmica
[+] grande denim
(di vanish)
[ - ] grande denim
[+] grandee
(di ohori)
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grifis
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martedì 31 maggio 2005
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da fabbro a genio...mah
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bè che dire mi trovo d'accordo con la maggior parte di voi,il film è mediocre,con una trama davvero bruttina,oltre ai mille stravolgimenti storici l'idea che orlando bloom,già inadeguato,diventi in 2 giorni da fabbro,un super cavaliere senza macchia esperto in ogni genere di tattica militare,mi sembra proprio fuori luogo...mah
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