Elizabethtown

Roberto Silvestri

Elizabethtown lo ha diretto con un pizzico di sapori autobiografici Cameron Crowe (Almost famous, Jerry Maguire), un ex giornalista di Rolling Stone che ha scritto un bel libro su Billy Wilder e si è portato dietro questa volta una compilation di buona vecchia musica rock e l'ha spalmata su un paesaggio inusuale (il Kentucky del pollo fritto e del bourbon e dei rapporti ancora «umanamente vividi») e su un soggetto atroce, che diventa copione e visione passabile grazie a certe finezze di dialogo, fulminanti duetti (soprattuto uno, al cellulare) e alcuni camei superbi come, nel finale, l'assolo tap dance di Susan Sarandon, la mamma del protagonista che ci spiega anche qualche altro metodo di sopravvivenza alle avversità della vita. [...]

di Roberto Silvestri, articolo completo (3076 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 4 novembre 2005