Cuore sacro

Come sempre Ozpetek costruisce uno splendido film attorno al sentimento. Ferzann con le splendide Bobulova e Camilla riesce a tenerti inchiodato con il cuore in gola per tutto il film mescolando con maestria ambienti, colori, luci e musiche assolutamente splendidi. Ancora una volta un film che rivedrò più volte. Grazie Ferzann

Io penso che Cuore Sacro non sia certo un capolavoro però lo trovo un bel film che tocca un argomento scomodo ma purtroppo ancora attuale e importante.Penso anche che il nostro critico sig. Chirichelli debba avere più rispetto nel lavoro degli altri ed essere più equilibrato nelle sue tesi.Caro Chirichelli non si può sparare a zero in quel modo!!!

E' un film coraggioso,che fa riflettere,l'ho apprezzato moltissimo. Certo e' un film scomodo,che provoca disagio se lo si accetta,e noia se lo si rifiuta,in quanto porta finalmente alla ribalta' una realta',quella della poverta',che ci illudiamo che nella nostra societa' non esista,o se esiste che non ci riguardi,o che non ci potremo mai trovare in miseria. E' necessario quindi per capirlo.approcciarsi a questo film con una grande apertura mentale,che purtroppo di questi tempi e' merce rara. Bisognerebbe riflettere,che dove non c'e' apertura mentale,non c'e' tolleranza,e dvove non c'e' tolleranza,non c'e' pace,in primo luogo con la nostra anima.

Un film che non funziona. Per i seguenti motivi: non c'è una protagonista positiva (la Bobulova è gelida, la Comencini ladra è antipatica), non c'è una motivazione per la conversione (compassione per la morte della bambina? E allora? Erano amiche? Era simpatica? Erano parenti?), la Bobulova è sempre identica nelle due situazioni, non c'è mutamento o espressione differente prima e dopo la conversione. Se volevano buttarla sul sociale dovevano esprimersi in maniera più pacata, senza quei colori di luce, sceografie e costumi squillanti tipo Almodovar.

Un film che non funziona. Per i seguenti motivi: non c'è una protagonista positiva (la Bobulova è gelida, la Comencini ladra è antipatica), non c'è una motivazione per la conversione (compassione per la morte della bambina? E allora? Erano amiche? Era simpatica? Erano parenti?), la Bobulova è sempre identica nelle due situazioni, non c'è mutamento o espressione differente prima e dopo la conversione. Se volevano buttarla sul sociale dovevano esprimersi in maniera più pacata, senza quei colori di luce, sceografie e costumui squillanti tipo Almodovar.

Ma perchè ci si ostina tanto a "parlare tanto di sè" senza essere nessuno? Perchè ci si fa grandi distruggendo le cose degli altri senza essere in grado di farne delle proprie? A chi legge (e non solo la sottoscritto) non gliene importa un fico secco di quel che pensa Chirichelli (anche fosse Kezich, sarebbe sempre lo stesso...). Parlare di un film non vuol dire "mi è piaciuto" oppure no... Questo lo facciamo tutti sull'autobus o al posto di lavoro. Scrivere una recensione è tutt'altra cosa e Chirichelli non ne è in grado... Qualcuno dovrebbe pur dirglielo... Alessandro Paesano

da questo film ho capito tante cose,tra le altre che Andrea Chirichelli non è adatto per fare recensioni,indubbiamente in miniera sarebbe + utile alla società! grazie!

Guardando questo film come altri si ha la sensazione che il regista parta dalle tesi che vuole esporre e "violenti" la trama alle conseguenti esigenze ideologiche. Cuore sacro affronta il tema, verissimo, del crescente divario che il nostro paese ha tra ricchi e poveri. Già di per se stesso il tema è interessante e quanto mai vivo, ma allora perchè sovraccaricarlo di appendici forzate e poco credibili, perchè non lasciare scorrere la storia con leggerezza e garbata partecipazione lasciando allo spettatore la sintesi di quanto visto ? Sono film che partano dalla dannata ambizione di raccontarti il tutto e di lasciarti senza motivi di dibattito e riflessione e questo per un regista come Optzek, che fa dell'impegno sociale una giusta bandiera, è grave. [+]

Guardando questo film come altri si ha la sensazione che il regista parta dalle tesi che vuole esporre e "violenti" la trama alle conseguenti esigenze ideologiche. Cuore sacro affronta il tema, verissimo, del crescente divario che il nostro paese ha tra ricchi e poveri. Già di per se stesso il tema è interessante e quanto mai vivo, ma allora perchè sovraccaricarlo di appendici forzate e poco credibili, perchè non lasciare scorrere la storia con leggerezza e garbata partecipazione lasciando allo spettatore la sintesi di quanto visto ? Sono film che partano dalla dannata ambizione di raccontarti il tutto e di lasciarti senza motivi di dibattito e riflessione e questo per un regista come Optzek, che fa dell'impegno sociale una giusta bandiera, è grave. Purtroppo un'occasione mancata per una società come quella italiana sempre meno tollerante verso il disagio,la sofferenza e la diversità. Peccato davvero. [-]

CUORE SACRO regia: Ferzan Ozpetek L'incontro tra una donna della borghesia romana ed una adolescente che mediante piccoli furti procura il cibo ai bisognosi della capitale. L'incontro tra due universi distanti che determina un cambiamento nella donna: vede venir meno la sua identità coatta dal carattere sociale ed emergere il potenziale umano represso dalle condizioni reali. In lei cambia l'atteggiamento alla vita, tutto ha una nuova luce. Ozpetek non racconta storie, racconta emozioni. La prima parte del film, in cui la protagonista compie una serie di operazioni evidentemente inutili dal punto di vista narrativo, mostra l'inutilità della vita borghese. Poi l'incontro vitalizza il film e lo rende poetico. [+]

CUORE SACRO regia: Ferzan Ozpetek L'incontro tra una donna della borghesia romana ed una adolescente che mediante piccoli furti procura il cibo ai bisognosi della capitale. L'incontro tra due universi distanti che determina un cambiamento nella donna: vede venir meno la sua identità coatta dal carattere sociale ed emergere il potenziale umano represso dalle condizioni reali. In lei cambia l'atteggiamento alla vita, tutto ha una nuova luce. Ozpetek non racconta storie, racconta emozioni. La prima parte del film, in cui la protagonista compie una serie di operazioni evidentemente inutili dal punto di vista narrativo, mostra l'inutilità della vita borghese. Poi l'incontro vitalizza il film e lo rende poetico. La musica e i circolari movimenti di macchina cercano di penetrare insieme alle parole nei cuori degli spettatori attraverso un discorso non intellettuale, ma emozionale. Tuttavia Ozpetek, allo scopo di spiegare il suo sentimento, decide di correre il rischio di cadere nel ridicolo: così ad esempio nella scena in cui la donna si spoglia dei suoi abiti per cederli agli altri, il pubblico medio assiste imbarazzato, ma può anche riconoscersi nei volti dei passanti increduli o disinteressati. Complimenti. VOTO *** [-]

Un film toccante ,profondo per persone di un certo tipo con una sensibilità al di sopra del normale!