jonnylogan
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lunedì 28 dicembre 2020
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fedeli alla tribù
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A Londra Tommy Johnson e i suoi amici sono membri di un gruppo di hooligans che segue la squadra di calcio del Chelsea, fra una rissa e una birra tutti sfogano durante le partite e le gare di campionato la propria frustrazione per una vita che pare non poter loro riservare nulla di differente.
Se con Trainspotting Irvine Welsh, e il regista Danny Boyle, erano riusciti a spiegarci cosa significasse avere venti anni e vivere ai margini, avvolti dai fumi della droga nella Edimburgo di metà anni ’90. Con questa pellicola basata sul romanzo omonimo scritto dall’ex hooligan John King, malato del blu cobalto del Chelsea e di risse con le tifoserie avversarie, si cerca d’ indagare le vicende e a suo modo le cause che possano portare un gruppo variegato di uomini a scazzottarsi con tifosi e pari età delle squadre avversarie.
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A Londra Tommy Johnson e i suoi amici sono membri di un gruppo di hooligans che segue la squadra di calcio del Chelsea, fra una rissa e una birra tutti sfogano durante le partite e le gare di campionato la propria frustrazione per una vita che pare non poter loro riservare nulla di differente.
Se con Trainspotting Irvine Welsh, e il regista Danny Boyle, erano riusciti a spiegarci cosa significasse avere venti anni e vivere ai margini, avvolti dai fumi della droga nella Edimburgo di metà anni ’90. Con questa pellicola basata sul romanzo omonimo scritto dall’ex hooligan John King, malato del blu cobalto del Chelsea e di risse con le tifoserie avversarie, si cerca d’ indagare le vicende e a suo modo le cause che possano portare un gruppo variegato di uomini a scazzottarsi con tifosi e pari età delle squadre avversarie. La voce narrante di Danny Dyer, attore e presentatore d’oltre manica, c’introduce nel microcosmo di un manipolo di disadattati, con il pallone come pretesto e le risse come sfogo per settimane tutte uguali e vite che si trascinano da uno scontro al seguente. Nick Love, autore inglese appassionato di calcio e che nello stesso Dyer ha incrociato il proprio attore feticcio, riesce, grazie a un montaggio sincopato e una colonna sonora punkrock che strizzano l’occhio nemmeno troppo velatamente alla pellicola di Boyle, a centrare il nocciolo della narrazione perdendo però il lato documentaristico per abbandonarsi a una storia comunque accattivante. Il risultato finale è una narrazione che ci proietta nella middle class inglese appassionata di risse, ma non di calcio, che mai appare, neppure nelle chiacchiere da bar, dei riti iniziatici, dei rapporti gerarchici all’interno dello schieramento e della fedeltà alla causa del Chelsea, ma ancora prima al proprio gruppo, come se ci si trovasse perennemente in battaglia. Mai doppiato per il mercato di casa nostra, la pellicola di Love è comunque da recuperare per ammirare uno spaccato realistico di una subcultura divenuta tristemente nota per i numerosi fatti di cronaca nera.
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elvis shot jfk
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sabato 9 maggio 2009
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davvero bello
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peccato che non riesco a vedere la seconda parte in streaming....
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brus
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giovedì 23 ottobre 2008
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ultras style
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E' uscito nelle videoteche italiane? Se si qualcuno mi potrebbe dire se il titolo è stato tradotto o si chiama sempre "The Football Factory".
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chezan
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venerdì 12 settembre 2008
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fantastico !
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Il meglio del suo genere...niente a che vedere su buffonate commerciali tipo Hooligans o simili..qui siamo realmente dentro il mondo delle firm londinesi,letteralmente "in strada".Nudo,crudo e con interpretazioni fantastiche,il film non porta alla luce solo violenza ma anche tutto quello che c'è "dentro" una firm inglese e le vite dei suoi personaggi.Da vedere assolutamente solo in inglese,doppiato in italiano non renderebbe..ci sono due versioni con colonne sonore diverse,una Oasis ( fantastica Aquiesce in "liverpool away") ed una molto più dance,vi consiglio la seconda.
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mario
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mercoledì 20 agosto 2008
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aiutooooooo è in stranieroooo
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non riesco a trovarlo in italiano....,chi sa dove trovarlo potrebbe lasciarmi un commento per dirmelo?per favore......
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lusc
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venerdì 9 maggio 2008
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italiano
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prima la si trovava su emule ora non piu ', lo vidi in italiano sono sicuro
se qualcuno volesse rimetterlo...
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giulio maria malcangi
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lunedì 28 aprile 2008
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hooliganism allo stato puro..
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Splendida recitazione di Danny Dyer, attore principale di questo film di Nick Love (c'è un errore nei dati, il regista non è Danny Dyer). E' un film tratto dal libro di John King, Football Factory, della trilogia di cui fanno parte Headhunters e Away. Il film racconta, romanzando, la storia di una famosa e nota firm del Chealsea, delle sue gerarchie e dei suoi problemi nell'aggirare le leggi, che in passato la Tatcher ha emesso per risolvere il problema della footbal violence in inghilterra. Film che ci spiega quanto il problema sia attuale e non risolto, in quanto gli hooligans e le firm inglesi hanno spostato il focus dello scontro, dallo stadio, alla strada, quindi ben lungi dagli obiettivi dei media britannici.
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Splendida recitazione di Danny Dyer, attore principale di questo film di Nick Love (c'è un errore nei dati, il regista non è Danny Dyer). E' un film tratto dal libro di John King, Football Factory, della trilogia di cui fanno parte Headhunters e Away. Il film racconta, romanzando, la storia di una famosa e nota firm del Chealsea, delle sue gerarchie e dei suoi problemi nell'aggirare le leggi, che in passato la Tatcher ha emesso per risolvere il problema della footbal violence in inghilterra. Film che ci spiega quanto il problema sia attuale e non risolto, in quanto gli hooligans e le firm inglesi hanno spostato il focus dello scontro, dallo stadio, alla strada, quindi ben lungi dagli obiettivi dei media britannici. Un documentario romanzo che in una storia di fantasia, disegna alla perfezione una realtà che ancora molti sociologi non sono riusciti a scoprire a fondo.
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fisherman
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domenica 30 marzo 2008
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sul mulo
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scaricato oggi in 5 ore piu' che discreto l'audio idem il video
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fisherman
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domenica 30 marzo 2008
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uscita dvd
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ce' solo in tutte le altre lingue
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kiara
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giovedì 27 marzo 2008
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hooligans e non solo
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Premetto che non approvo e non concepisco la violenza fine a se stessa, anche se dettata da situazioni di relae disagio socio-economico, perchè appoggio la schiera di coloro che la ritengono una malattia. Però approvo questo genere di film, per quanto possano essere duri e crudi per un popolo di spettatori che solitamente abborrisce questa cultura tipicamente britannica che, fino a qualche anno fa, dilagava tra le curve. Dicevo, spaventa, ma ti fa riflettere, ti fa capire fin dove l'animo umano scende e si appiattisce, sotto il peso - non trascurabile - dell'alcool e dell'inconsistenza della vita.
Sono riuscita ad apprezzare ancor più il film, dopo aver visto "Football Hooligans International", una serie di documentari sul fenomeno della violenza degli stadi in tutto il mondo (Olanda, Inghilterra, Turchia, Argentina.
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Premetto che non approvo e non concepisco la violenza fine a se stessa, anche se dettata da situazioni di relae disagio socio-economico, perchè appoggio la schiera di coloro che la ritengono una malattia. Però approvo questo genere di film, per quanto possano essere duri e crudi per un popolo di spettatori che solitamente abborrisce questa cultura tipicamente britannica che, fino a qualche anno fa, dilagava tra le curve. Dicevo, spaventa, ma ti fa riflettere, ti fa capire fin dove l'animo umano scende e si appiattisce, sotto il peso - non trascurabile - dell'alcool e dell'inconsistenza della vita.
Sono riuscita ad apprezzare ancor più il film, dopo aver visto "Football Hooligans International", una serie di documentari sul fenomeno della violenza degli stadi in tutto il mondo (Olanda, Inghilterra, Turchia, Argentina...) non risparmiando di certo i fenomeni italiani - trasmesso nei mesi scorsi da Discovery Channel e presentato priprio da Danny Dyer (il protagonista del film di NIck Love). Come dicevo all'inizio, si spalanca una finestra su una realtà in decadenza, più o meno accentuata in virtù della condizione del paese in cui il fenomeno si manifesta.
Personalmente sono rimasta atterrita da quanto succede in Turchia (il fenomeno anglossassone ormai era già conosciuto e lo abbiamo vissuto noi italiani sulla nostra pelle in Belgio) e dello scarso valore che assume la vita di un tuo simile in situazioni di delirio di onnipotenza....
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