filippo catani
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giovedì 4 agosto 2016
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i tormenti di bourne
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Jason Bourne ha trovato riparo in India insieme alla sua compagna. La CIA però continua a dargli la caccia e, una volta uccisa la ragazza, Jason tornerà in Europa per vendicarsi e continuare a cercare di ricostruire il suo passato.
Secondo episodio della saga dell'agente segreto Jason Bourne che si snoda tra India, Napoli, Berlino e soprattutto Mosca toccando così due località care agli amanti dei film di spionaggio. La pellicola è molto movimentata con nuovi e vecchi personaggi ma la trama è incalzante e coinvolgente. Damon si conferma perfettamente a suo agio nel ruolo. Spettacolari le scene d'azione e forse un tantinello esagerato l'inseguimento finale per le vie di Mosca ma possiamo concedere una licenza poetica.
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Jason Bourne ha trovato riparo in India insieme alla sua compagna. La CIA però continua a dargli la caccia e, una volta uccisa la ragazza, Jason tornerà in Europa per vendicarsi e continuare a cercare di ricostruire il suo passato.
Secondo episodio della saga dell'agente segreto Jason Bourne che si snoda tra India, Napoli, Berlino e soprattutto Mosca toccando così due località care agli amanti dei film di spionaggio. La pellicola è molto movimentata con nuovi e vecchi personaggi ma la trama è incalzante e coinvolgente. Damon si conferma perfettamente a suo agio nel ruolo. Spettacolari le scene d'azione e forse un tantinello esagerato l'inseguimento finale per le vie di Mosca ma possiamo concedere una licenza poetica.
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diskol88
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domenica 21 febbraio 2016
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futile se non un film che donano divertimento.
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che dire del film, sensazionale da 'ciascuno' episodio da ciascuna
collaborazione nasce qualcosa, non si può dire che non
abbiano qualcosa in comune con bond, le previsioni sono
secondo direi le aspettative, un soldato di cui non si ricordano molte cose,
per colpa di intrighi e cose varie, col governo o non col governo di
qualunque nazione dove sembra possedere cassettine di sicurezza
per le non ben precisate fughe od missioni che siano coadiuvate dalla alta
sfera del comando ove sembra non dubitarne altresì invece qualcuno
sembra non credervi, le cose ed scelte non sembrano di elevato quantitativo,
e se i frequenti ordini e l'ineseguimento è di serie.
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che dire del film, sensazionale da 'ciascuno' episodio da ciascuna
collaborazione nasce qualcosa, non si può dire che non
abbiano qualcosa in comune con bond, le previsioni sono
secondo direi le aspettative, un soldato di cui non si ricordano molte cose,
per colpa di intrighi e cose varie, col governo o non col governo di
qualunque nazione dove sembra possedere cassettine di sicurezza
per le non ben precisate fughe od missioni che siano coadiuvate dalla alta
sfera del comando ove sembra non dubitarne altresì invece qualcuno
sembra non credervi, le cose ed scelte non sembrano di elevato quantitativo,
e se i frequenti ordini e l'ineseguimento è di serie... le altrettanto
coraggiose istrioniche missioni danno idee della portata della pellicola
dove assistere a azione e intrigo è parte del film in cui il divertimento è ovvio.
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kondor17
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domenica 1 dicembre 2013
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adrenalina fino al midollo
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Dall'inizio alla fine una caccia all'uomo sfrenata, frenetica, che ti lascia senza fiato. Gli unici momenti di "pausa" concessi allo spettatore, sono quelli dei flashback di Jason Bourne, dove il passato riaffiora, a volte raffazzonato e confuso. Film invece di incredibile lucidità, girato con un ritmo incessante e con una maestria rare. Da hall of fame l'inseguimento per le strade di Mosca. Nonostante sia l'ennesima volta che lo vedo, mi fa l'effetto di un buon vino rosso: più invecchia, meglio è.
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alforbo
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venerdì 31 maggio 2013
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il miglior film di azione degli ultimi vent'anni
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Credo che dopo un ottimo 1° Bourne, nessuno avrebbe immaginato un'escalation del genere: il film ha un ritmo forsennato dall'inizio alla fine, e contiene alcune delle più belle scene d'azione mai viste.
Ma andiamo con ordine. La storia contiene forse qualche buco o forzatura, ma in questo genere di pellicole è la forza emotiva che deve catturare lo spettatore. Matt Damon è all'altezza della precedente, ottima, interpretazione, e così Cooper e la Stiles; la new entry di un'immensa Joan Collins, tuttavia, ed una parte più importante per Brian Cox, rispetto al precedente, portano il cast ad un livello ancora più elevato, per non parlare della credibilità di Karl Urban, mai visto così bravo e nella parte.
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Credo che dopo un ottimo 1° Bourne, nessuno avrebbe immaginato un'escalation del genere: il film ha un ritmo forsennato dall'inizio alla fine, e contiene alcune delle più belle scene d'azione mai viste.
Ma andiamo con ordine. La storia contiene forse qualche buco o forzatura, ma in questo genere di pellicole è la forza emotiva che deve catturare lo spettatore. Matt Damon è all'altezza della precedente, ottima, interpretazione, e così Cooper e la Stiles; la new entry di un'immensa Joan Collins, tuttavia, ed una parte più importante per Brian Cox, rispetto al precedente, portano il cast ad un livello ancora più elevato, per non parlare della credibilità di Karl Urban, mai visto così bravo e nella parte.
L'inseguimento a Mosca è senza ombra di smentita il più credibile, coinvolgente, realistico ed assillante mai visto sullo schermo: da solo vale la visione del film. Ma rispetto al film precedente tutto il ritmo è notevolmente aumentato, se ce n'era bisogno, e la personalità di Bourne diventa molto più evidente, nonostante il lavaggio del cervello subìto, perchè in questo film prende lui l'iniziativa, ed attacca, a differenza del precedente dove subiva.
Inoltre ogni scena non è mai scontata: comincia in un modo e poi prende di colpo un ritmo diverso, spiazzando lo spettatore. Il montaggio è costipato e perfetto, e fornisce al film questo ritmo travolgente, insieme a buoni soluzioni di sceneggiatura, anche se immagino che Greengrass la abbia presa come una traccia, improvvisando e tagliando/cucendo durante il montaggio, ottenendo un risultato davvero notevole.
Il finale a Mosca questa volta è credibile ed è tra le parti migliori (nel primo film sembrava un finale tipico holliwoodiano). Quando tutto sembra finito, poi, c'è un'ultima sorpresa che avvia al capitolo successivo.
Unico neo, forse, l'utilizzo della cartina in un inseguimento di quel genere, assai poco credibile, ma chi lo vede la prima volta ci fa caso solo per un secondo, perchè poi non c'è più spazio per pensare.
Assolutamente da vedere, fissa gli standard per i film a venire talmente in alto da creare non pochi problemi a chi vorrà cimentarsi in questo genere di pellicole. Il successivo "Ultimatum" è di pregevole fattura, ma somiglia troppo a questo, senza raggiungerne le vette di atmosfera e spiazzamento dello spettatore: preso da solo sarebbe un ottimo film, ma The Bourne Supremacy rappresenta secondo me l'apice di sempre in questo genere di film.
Greengrass comunque dimostra cosa vuol dire fare film d'azione, e questo vale anche per il terzo della saga, assolutamente non disprezzabile.
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tonysamperi
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mercoledì 12 settembre 2012
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il passato ritorna sempre
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Tornano Matt Damon e Brian Cox, si aggiungono Joan Allen ("Face off") e Karl Urban ("Red").
Stessa serie, diversa regia, e si vede. Un uso smodato della Handy-Cam e (ma non sono sicuro) della Steady-Cam, che rende le scene più veloci e taglienti, senza però disturbare la visione del film.
A quanto pare non è bastato spostarsi dall'altra parte del mondo per lasciarsi il passato alle spalle. Nel secondo capitolo Bourne è sempre più tormentato, coi flashback confusi e incubi che ricorrono.
Ma Jason è deciso a dare un taglio alla vita di prima.
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Tornano Matt Damon e Brian Cox, si aggiungono Joan Allen ("Face off") e Karl Urban ("Red").
Stessa serie, diversa regia, e si vede. Un uso smodato della Handy-Cam e (ma non sono sicuro) della Steady-Cam, che rende le scene più veloci e taglienti, senza però disturbare la visione del film.
A quanto pare non è bastato spostarsi dall'altra parte del mondo per lasciarsi il passato alle spalle. Nel secondo capitolo Bourne è sempre più tormentato, coi flashback confusi e incubi che ricorrono.
Ma Jason è deciso a dare un taglio alla vita di prima.
Ward Abbott (Brian Cox) però sceglie di rimetterlo in gioco, cercando di incastrarlo per l'omicidio di due contatti che agivano per conto di Pamela Landy (Joan Allen). Jason Bourne si trasforma nuovamente in bersaglio, ma ne paga le conseguenze Marie. Spinto così dal desiderio di vendetta Jason si sposta dall'India a Napoli, quindi a Berlino, dove ha luogo gran parte della trama. Qui comincia a fare la sua comparsa Nicky (Julia Stiles), che vedremo in un ruolo significativo nel terzo episodio della serie.
Jason dovrà quindi dare la caccia all'assassino di Marie e agli artefici. Ancora una volta non mancano inseguimenti con incidenti spettacolari e scazzottate.
Così risalendo uno alla volta ai responsabili, alla fine trova Abbott.
Gli strapperà una confessione senza ucciderlo, ma mettendolo fuori gioco. Con un nastro che lo incrimina non gli resta che suicidarsi, con la pistola lasciatagli dallo stesso Jason, che sceglie di non sporcarsi le mani con lui.
In definitiva il film non è inferiore al prequel, anzi direi superiore.
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dragonia
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domenica 26 febbraio 2012
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the action supremacy
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Seguito dell'ottimo The Bourne Identity, che segna il ritorno di Matt Damon nel ruolo dello smemorato Jason Bourne, stavolta costretto a tornare in azione a causa di un complotto di cui è vittima. Cast e troupe restano invariati, ad eccezione della cabina di regia: così, Doug Liman si ritira nel ruolo di produttore e cede il posto a Paul Greengrass, mentre Tony Gilroy resta unico sceneggiatore. Gli effetti di tutto ciò si sentono molto: se il primo episodio aveva un ritmo tutto sommato abbastanza disteso, questo sequel guadagna in ritmo e spettacolarità, offrendoci una carrellata di inseguimenti in auto davvero ben fatti, nonostante l'uso della telecamera a mano rischi di creare un po' di confusione, mentre l'azione si sposta a una velocità vertiginosa dall'India a Berlino, da Napoli a Mosca, in un letale gioco di ombre e misteri, branche segrete del governo e killer russi, delitti avvolti nell'oscuro, doppi e tripli giochi e chi più ne ha più ne metta.
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Seguito dell'ottimo The Bourne Identity, che segna il ritorno di Matt Damon nel ruolo dello smemorato Jason Bourne, stavolta costretto a tornare in azione a causa di un complotto di cui è vittima. Cast e troupe restano invariati, ad eccezione della cabina di regia: così, Doug Liman si ritira nel ruolo di produttore e cede il posto a Paul Greengrass, mentre Tony Gilroy resta unico sceneggiatore. Gli effetti di tutto ciò si sentono molto: se il primo episodio aveva un ritmo tutto sommato abbastanza disteso, questo sequel guadagna in ritmo e spettacolarità, offrendoci una carrellata di inseguimenti in auto davvero ben fatti, nonostante l'uso della telecamera a mano rischi di creare un po' di confusione, mentre l'azione si sposta a una velocità vertiginosa dall'India a Berlino, da Napoli a Mosca, in un letale gioco di ombre e misteri, branche segrete del governo e killer russi, delitti avvolti nell'oscuro, doppi e tripli giochi e chi più ne ha più ne metta. Inoltre, la trama si fa ancora più interessante e contorta rispetto al predecessore, arricchendosi tra l'altro di dialoghi meglio costruiti, costringendo lo spettatore a seguire per filo e per segno ogni secondo di pellicola. Anche per quanto riguarda le interpretazioni si notano delle migliorie: Damon è come un topo nel formaggio, Brian Cox e l'assassino Karl Urban sono ottimi villain, notevole anche la new entry Joan Allen, mentre ci si rattrista per la dipartita di Franka Potente, fidanzata di Bourne. In sintesi: ritmo, azione, sparatorie, scazzottate, spie, fughe e un po' di drammaticità che gli conferisce una marcia in più, The Bourne Supremacy si conferma un'eccellente spy-story, migliore del primo episodio, e lascia in trepida attesa per la conclusione. Cosa chiedere di più a un film così?
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bella earl!
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sabato 30 luglio 2011
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greengrass e damon: da otto e mezzo.
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- Non lascerò che Jason Bourne distrugga quest'agenzia! -
Jason Bourne ci lasciava nel precedente episodio con una promessa: non tornerà al soldo della CIA. Ma quando la sua ragazza viene uccisa da un Killer, l'ira di Bourne cresce e si propaga fino a farlo diventare "Lo Sciacallo" che in una girandola di eventi lo porterà a una nuova lotta e alla conclusione della trilogia. La prima prova dell'accoppiata Paul Greengrass/Matt Damon colpisce nel segno confezionando un seguito superiore di una spanna al "Identity" di Liman. La regia è veloce e buona con stacchi di telecamera intelligenti e ben fatti. A Damon va data una medaglia per il grande lavoro espressivo fatto in questa serie.
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- Non lascerò che Jason Bourne distrugga quest'agenzia! -
Jason Bourne ci lasciava nel precedente episodio con una promessa: non tornerà al soldo della CIA. Ma quando la sua ragazza viene uccisa da un Killer, l'ira di Bourne cresce e si propaga fino a farlo diventare "Lo Sciacallo" che in una girandola di eventi lo porterà a una nuova lotta e alla conclusione della trilogia. La prima prova dell'accoppiata Paul Greengrass/Matt Damon colpisce nel segno confezionando un seguito superiore di una spanna al "Identity" di Liman. La regia è veloce e buona con stacchi di telecamera intelligenti e ben fatti. A Damon va data una medaglia per il grande lavoro espressivo fatto in questa serie. Grande interpretazione anche qui. Quasi finita l'epopea dello sciacallo che però verrà ricordata da molti come un grande film di spionaggio.
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mr cinefilo
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giovedì 19 maggio 2011
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un seguito che supera il l'esordio
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Girato magistralmente con uso quasi ossessivo della handy cam, ma sicuramente azzeccato, the bourne ultimatum ci regala delle scene d'azione che saranno copiate e prese d'esempio negli anni a venire. La trama di per sè non è un granchè, ma la messa in scena è assolutamente maestosa, come il montaggio, la colonna sonora. Molte scene e battute ad effetto.
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thesenderminator
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sabato 9 aprile 2011
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le peripezie di born
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Ecco tornare born, sopravvissuto a una minisparatoria
ricordando tutte le mosse..., questa
volta qualcuno dice che aveva fatto
fuori un pezzo da novanta...
del governo (surreale), l'agnente segreto americano
prosegue la missione, perchè sappiamo che è l'unico in grado
di sapere la verità... e quando cercano d'arrestarlo
tac tac colpisce l'avvesrario a memoria, un mito.
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boyraro
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mercoledì 3 novembre 2010
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ottimo capitolo di passaggio!senza respiro
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Ovviamente Un Ottimo Continuo..Sicuramente Un Film Stupendo Ma Di Passaggio..Lascia Spazio All'Ultimo Capitolo SICURAMENTE STUPENDO!
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