Michele Anselmi
il Riformista
Il direttore della Mostra, su Hotel Promised Land, la vede così, e non ha tutti i torti. «Mostra gli uomini come sono e non come vorremmo che fossero. Racconta l’unica, sordida, alleanza tra palestinesi e israeliani, complici nel gestire la prostituzione nei Territori». Marco Müller ha fiuto, anche giornalistico. Sa come ripartire i Temi, con la t maiuscola: così nel giorno in cui l’ex enfant prodige americano Todd Solondz, quello del sulfureo Happiness, porta in gara il suo Palindromi, nel quale il fanatismo anti-abortista di certi gruppi si muta in furore omicida (un pacifico medico padre di tre bambini viene fucilato in quanto butcher, macellaio), l’israeliano Amos Gitai getta uno sguardo inconsueto sul quell’orribile commercio di donne che si svolge oggi in Israele, e ne offre una visione iconoclasta per un ebreo, evocando il concetto di Terra Promessa. [...]
di Michele Anselmi, articolo completo (4175 caratteri spazi inclusi) su il Riformista 8 settembre 2004