Roberto Nepoti
La Repubblica
I fan della serie di culto, passata alla tv americana tra il '75 e il '79, l'aspettavano al varco. Quale che sia il loro giudizio (difficile reggere il confronto con i miti sedimentati nella memoria), dovranno riconoscere che lo Starsky & Hutch formato grande schermo due piccoli meriti li può vantare: da una parte, conserva un'iconografia molto "seventies" (dall'auto bianca e rossa all'abbigliamento, ai cammei finali della coppia Glaser-Soul, interprete della serie originale); dall'altra, svela un arcano: come avvenne l'incontro tra i due poliziotti.
Un oceano di cocaina, impossibile da individuare con cani e altri mezzi tradizionali, invade le strade di Bay City. Il capitano Dobey ordina ai detective David Starsky e Ken Hutchinson di fare squadra per indagare su un caso d'omicidio, che li condurrà dritti da un boss della droga e dalla sua amante. I compari stanno insieme per forza, diversi in tutto come vuole la regola del "buddy movie": un bulldozer dai capelli ricciuti (Starsky) che si butta a capofitto nei pericoli e un biondo acchiappasottane cool (Hutch), non esattamente un esempio di probità.
Se gli episodi tv erano in bilico tra poliziesco e commedia, Starsky & Hutch - The nex generation sceglie la commedia con venature di parodia, mettendosi totalmente al servizio di Stiller e Wilson (al sesto film in coppia). Li concia in travestimenti ridicoli - dai mimi stile Marceau agli eroi di "Easy Rider" - e li caccia nelle situazioni più masochistiche, mentre il filo della storia si riduce a puro pretesto.
Da la Repubblica, 17 settembre 2004
di Roberto Nepoti, 17 settembre 2004