joker 91
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venerdì 24 dicembre 2010
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eastwood ed il suo cinema
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un capolavoro perfetto di rara bellezza che si fa portatore di messaggi importanti ed insegna che non bisogna mai smettere di sognare. Eastwood porta uno dei suoi film classici più belli sullo schermo ed lo fa con una capacità fuori dal comune per il suo 2 oscar come miglior regista,Swank è una grandissima interprete vincitrice dell oscar e Freeman finalmente porta a casa la sua prima statuetta contando che l' avrebbe meritata tante altre volte. Un film di una bellezza unica, Eastwood quando morirà farà morire anche il suo mitico cinema perchè è semplicemente unico
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keanu
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venerdì 3 dicembre 2010
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capolavoro di rara bellezza !!
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Rivisto in Tv, troppo, troppo, troppo, troppo, troppo, troppo bello, troppo, troppo, troppo, troppo struggente per esser raccontato. Capolavoro di rara bellezza, come pochi.
Interpretazioni e regia magistrali.
UNO DEI PIU' BEI FILM DELLA STORIA DEL CINEMA !!!!!!!!
INDIMENTICABILE, INDESCRIVIBILE, COMMOVENTE ED UNICO.
GRANDE GRANDISSIMO CLINT !!!!
Da non perdere per nessun motivo al mondo ......
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mr.duff
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giovedì 2 dicembre 2010
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ti prende dall'inizio alla fine!
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Questo si che è un FILM!Hilary S. è stata fenomenale, indimenticabile il suo xsonaggio! Una famiglia di merda e una forza incredibile di andare avanti fino all'estremo. Non mi prolungo xkè le lodi da fare sono molte a molti! L'unica cosa di cui sono rimasto dispiaciuto è come si è sviluppata la trama nella 2a parte del film...speravo in un happlily :( ma vabè! CONSIGLIATO!
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greg2
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lunedì 8 novembre 2010
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mò cùishle:
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Clint Estwood con million dollar baby ci da un'ennesima dimostrazione (se mai ce ne fosse bisogno) di essere un regista (e attore) con i fiocchi
Detesto la boxe, sport violento e privo di veri valori, ma questo film mi ha fatto guardare questo sport con un'ottica diversa: ebbene si, il buon Clint con questa bellissima storia è riuscito in questi 132 minuti a farmi apprezzare il pugilato, almeno sotto certi punti di vista.
Million dollar baby è un film molto toccante, con attori superbi e una finale da lacrimuccia. Ammetto che non mi ha commosso come altri film "strappalacrime", probabilmente perchè dell'argomento eutanasia se ne parla tutti i giorni (se lo avessi visto 6 anni fa forse mi avrebbe emozionato di più) ma il legame profondo che si instaura fra Meggie e Frank è eccezionale.
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Clint Estwood con million dollar baby ci da un'ennesima dimostrazione (se mai ce ne fosse bisogno) di essere un regista (e attore) con i fiocchi
Detesto la boxe, sport violento e privo di veri valori, ma questo film mi ha fatto guardare questo sport con un'ottica diversa: ebbene si, il buon Clint con questa bellissima storia è riuscito in questi 132 minuti a farmi apprezzare il pugilato, almeno sotto certi punti di vista.
Million dollar baby è un film molto toccante, con attori superbi e una finale da lacrimuccia. Ammetto che non mi ha commosso come altri film "strappalacrime", probabilmente perchè dell'argomento eutanasia se ne parla tutti i giorni (se lo avessi visto 6 anni fa forse mi avrebbe emozionato di più) ma il legame profondo che si instaura fra Meggie e Frank è eccezionale. Clint ce lo descrive con superba minuzisità, affrontando tutti gli argomenti più importanti: la famiglia, il rapporto con Dio, il femminismo, gli sforzi per emergere, le sofferenze. Il tutto condito da una sottile linea di ironia che rende questo film davvero sopra le righe. Gran bel film
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weach
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venerdì 1 ottobre 2010
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tieniti le botte ascoltale capirai !!
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La gente ama la violenza rallenta agli incidenti stradali per vedere se ci sono morti”
esordio del film .
Frankie ,alais ,Clint Eastawood, dirige una palestra per boxer ,sembra dire da subito che anche nella violenza , come la box, per vincere bisogna trovare delle motivazione morali ,una giusta motivazione.. si può fare male ma solo quando si crede che far male faccia bene .
Ecco Maggie(alias Hilary Swonk)ha le motivazioni di cui sopra e Frankie, prima riluttante perché donna , comincia a capire la forza interiore di questa ragazza e ,un poco alla volta si capiscono, e trovano un comune sentire .
Scrap ( Morgan Freeman), vecchio pugile che collabora nella palestra, ha avuto la sua opportunità di gloria, come Frankie parlano piano , riflettono, hanno chiare in testa tante storie e l’esperienza educa a parlare poco e pensare .
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La gente ama la violenza rallenta agli incidenti stradali per vedere se ci sono morti”
esordio del film .
Frankie ,alais ,Clint Eastawood, dirige una palestra per boxer ,sembra dire da subito che anche nella violenza , come la box, per vincere bisogna trovare delle motivazione morali ,una giusta motivazione.. si può fare male ma solo quando si crede che far male faccia bene .
Ecco Maggie(alias Hilary Swonk)ha le motivazioni di cui sopra e Frankie, prima riluttante perché donna , comincia a capire la forza interiore di questa ragazza e ,un poco alla volta si capiscono, e trovano un comune sentire .
Scrap ( Morgan Freeman), vecchio pugile che collabora nella palestra, ha avuto la sua opportunità di gloria, come Frankie parlano piano , riflettono, hanno chiare in testa tante storie e l’esperienza educa a parlare poco e pensare . osservare, misurare ogni sillaba .
“Se decido di allenarti non devi dire niente ,devi dire si Frankie”
Maggie dice sempre si , sa che questa è la strada per conquistare il cuore di questa vecchia roccia; sa che Frankie diverrà il suo allenatore .
Nel bel mezzo di un incontro di boxe quando Frenkie vede Maggie combattere un incontro perdente in quel momento interviene per aiutarla e la prende definitivamente sotto la sua protezione.
Qui si parla di box ma principalmente di vita , di quella voglia di restare a galla , necessaria per essere ed avere.
Si mescolano sentimenti alla durezza di uomini di box , ricordi. ,opportunità concesse dalla vita non colte , rimpianti, rispetto , amore per la chiarezza ,valori di lealtà,ma anche un amore odio verso al violenza come fosse un pensiero che ipnotizza .
Non è la storia da uno ma di tre, quella di Maggie, Frankie e di Scrap. che si intersecano continuamente nella scena.
Ma è anche la storia di un sogno grande di vincere con un finale di dolore, disperato dove la morte bussa e chiede soccorso e Frenkie sa quello che deve fare .
Una regia che si espande oltre il limiti dell' azione per cogliere il pathios della vita.
"sei il mio tesoro il mio sangue "
. Weach illuminati
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keanu
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lunedì 26 luglio 2010
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uno dei più bei film mai realizzati ...
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ESISTONO BEN POCHE PAROLE PER DEFINIRE LA BELLEZZA DI QUESTO CAPOLAVORO.
Clint firma una delle sue più grandi opere cinematografiche. Uno dei più bei film che io abbia mai visto.
Commovente come pochi, recitato più che divinamente da tutti tre gli attori (Hilary Swank è magistrale). L'ultima ora/mezz'ora avevo in cuore in gola, tremavo tutto, talmente triste e angosciante che quasi quasi volevo interrompere la visione del film (non mi è mai successo). Sconvolgente e veramente molto, molto, molto commovente.
Un film che Bisogna vedere ... Non ho parole ... Uno dei più grandi capolavori del cinema, uno dei più bei film degli ultimi 10 anni.
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ESISTONO BEN POCHE PAROLE PER DEFINIRE LA BELLEZZA DI QUESTO CAPOLAVORO.
Clint firma una delle sue più grandi opere cinematografiche. Uno dei più bei film che io abbia mai visto.
Commovente come pochi, recitato più che divinamente da tutti tre gli attori (Hilary Swank è magistrale). L'ultima ora/mezz'ora avevo in cuore in gola, tremavo tutto, talmente triste e angosciante che quasi quasi volevo interrompere la visione del film (non mi è mai successo). Sconvolgente e veramente molto, molto, molto commovente.
Un film che Bisogna vedere ... Non ho parole ... Uno dei più grandi capolavori del cinema, uno dei più bei film degli ultimi 10 anni. Un film che lascia il segno, è poco ma sicuro.
DA NON PERDERE ...
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il cinefilo
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lunedì 26 luglio 2010
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un capolavoro firmato clint eastwood
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TRAMA: L'allenatore di boxe Frankie Dunn(un grande Clint Eastwood)si ritrova ad "addestrare"una giovane ragazza,Maggie Fitzgerald(Hilary Swank)e tra loro si svilupperà,nel tempo,una vera e propria amicizia...RECENSIONE: Clint Eastwood realizza,con quest'opera,un potente film drammatico ambientato nel regno della boxe e dove il rapporto tra l'allenatore e il pugile assume i contorni di una relazione che trascende il mero allenamento per tramutarsi in un emozione più grande e profonda quale l'amicizia(nel vero senso della parola).
Il tema sportivo viene utilizzato dal vecchio Clint per porre una serie di riflessioni sulla vita,sulla morte,sulle relazioni umane e sullo scopo stesso dell'esistenza e dove il pugilato diventa il "filo conduttore metaforico" che unisce tra di loro questi temi importanti che l'attore-regista trasporta sullo schermo con una passione veramente commovente e,probabilmente,anche unica.
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TRAMA: L'allenatore di boxe Frankie Dunn(un grande Clint Eastwood)si ritrova ad "addestrare"una giovane ragazza,Maggie Fitzgerald(Hilary Swank)e tra loro si svilupperà,nel tempo,una vera e propria amicizia...RECENSIONE: Clint Eastwood realizza,con quest'opera,un potente film drammatico ambientato nel regno della boxe e dove il rapporto tra l'allenatore e il pugile assume i contorni di una relazione che trascende il mero allenamento per tramutarsi in un emozione più grande e profonda quale l'amicizia(nel vero senso della parola).
Il tema sportivo viene utilizzato dal vecchio Clint per porre una serie di riflessioni sulla vita,sulla morte,sulle relazioni umane e sullo scopo stesso dell'esistenza e dove il pugilato diventa il "filo conduttore metaforico" che unisce tra di loro questi temi importanti che l'attore-regista trasporta sullo schermo con una passione veramente commovente e,probabilmente,anche unica.
L'epicentro drammatico del film viene toccato quando un incidente sul ring trascina Maggie,in coma,all'ospedale e dove Frankie si troverà a decidere se porre fine alle sue sofferenze oppure no e a questo punto il film arriva a toccare,con ammirevole coraggio,il tema "spinoso" dell'eutanasia e la sofferenza diventa la sola vera emoziona che accomuna i due protagonisti rivelando un pessimismo di fondo tipico del vecchio Clint.
Il tema della famiglia viene affrontato con una inquietante durezza(i familiari di Maggie vengono descritti come se fossero un gruppo di miserabili approfittatori)e questa "brutalità narrativa" contribuisce ad intensificare la visione oscura e spietata che l'attore-regista costruisce sul mondo e sopra i suoi abitanti.
Il film ha vinto quattro meritatissimi premi oscar(miglior film,miglior regia,miglior attrice protagonista e miglior attore non protagonista quale Morgan Freeman nei panni dell'amico di Frankie che dirige la palestra)ed è stato riconosciuto per quello che è:un capolavoro.
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lolciska
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domenica 25 luglio 2010
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nn solo all'ippica datti anche alla botanica
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questo film è uno dei più belli che abbia mai visto in assoluto!!!
Clint Eastwood, Hilary Swank, Morgan Freeman: trio fantastico...
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rongiu
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venerdì 16 luglio 2010
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mo cùishle: "mio tesoro." "mio sangue"
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Sulle musiche di Clint Eastwood, ho riletto tutto il monologo. Voce narrante, Scrap (Morgan Freeman ) doppiato da Renato Mori. E' un'esperieza che desidero trasmettere. Spero piaccia.
Ho conosciuto solo un uomo contro il quale non avrei mai combattuto.
Quando lo conobbi era il più grande cut man dell’ambiente, cominciò come allenatore manager negli anni ’60, ma non perse mai il suo tocco magico.
A volte non c’è niente da fare, il taglio è troppo profondo, troppo vicino all’osso. Forse c’è una vena danneggiata o forse il coagulante non arriva abbastanza in profondità.
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Sulle musiche di Clint Eastwood, ho riletto tutto il monologo. Voce narrante, Scrap (Morgan Freeman ) doppiato da Renato Mori. E' un'esperieza che desidero trasmettere. Spero piaccia.
Ho conosciuto solo un uomo contro il quale non avrei mai combattuto.
Quando lo conobbi era il più grande cut man dell’ambiente, cominciò come allenatore manager negli anni ’60, ma non perse mai il suo tocco magico.
A volte non c’è niente da fare, il taglio è troppo profondo, troppo vicino all’osso. Forse c’è una vena danneggiata o forse il coagulante non arriva abbastanza in profondità. Ci sono infinite possibilità per raggiungere i vari strati di carne, e Frankie le conosceva tutte.
La gente ama la violenza, rallenta agli incidenti stradali per vedere se ci sono morti, ed è la stessa gente che dice di amare la box. Ma non ha neanche idea di che cosa sia.
Parlare di boxe è parlare di rispetto, cercando di ottenerlo per se stesso togliendolo all’avversario.
Frankie amava ripetere che la boxe era qualcosa di innaturale; che nella boxe si fa tutto al contrario. A volte per tirare un colpo vincente bisogna arretrare.
Ma se arretri troppo non combatti più.
Alcuni direbbero che la qualità più importante per un pugile è avere cuore.
Frankie invece direbbe che un pugile che ha solo cuore, stai tranquillo che le prende di sicuro e di brutto.
Credo di aver conosciuto un solo pugile che era tutto cuore.
Danger era apparso un paio di anni prima. Era venuto a visitare Los Angeles con Ervel, l’ultimo amichetto di sua madre. A quanto pare poi Ervel si era perso ed era tornato in Texas. Danger lo cercò per una settimana, prima di presentarsi alla palestra.
Anche alla più banale delle domande Danger si impegnava a rispondere sempre e comunque.
Shawrelle Berry aveva un gancio sinistro che poteva abbattere un carro armato, ma un cuore della grandezza di una lenticchia.
Frankie comprò l’I Pik da Bobby Malone, 17 anni fa, Bobby voleva tornare in Florida. Frankie aveva bisogno di una entrata fissa. Bobby morì mentre faceva le valige e Frankie scoprì che le palestre non sono un grande investimento.
Veniva dalla zona sud ovest del Missouri, dagli aridi ed inospitali altipiani d’ Ozark alla periferia di Theodosia, piantata in mezzo ai cedri e alle querce sperduta tra il nulla e l’addio, era cresciuta sapendo una sola cosa, che era spazzatura. Aveva fatto duemila chilometri ma Theodosia le restava comunque appiccicata addosso.
Se c’è una magia nella boxe è la magia di combattere battaglie al di là di ogni sopportazione. Al di là di costole incrinate, reni fatti a pezzi, retine distaccate.
E’ la magia di rischiare tutto per un sogno che nessuno vede tranne te.
Ci sono cose che la gente non vuole accettare.
La box è qualcosa di innaturale, perché si fa sempre tutto al contrario. Quando vuoi spostarti a sinistra, non fai un passo a sinistra. Spingi sull’alluce destro. Per spostarti a destra, usi l’alluce sinistro. Invece di allontanarti dal dolore, come farebbe qualunque persona sana, gli vai incontro. Tutto nella box funziona al contrario.
Gli insegni come stare in piedi, come tenere allineate gambe e spalle.
Per creare un pugile devi riportarlo al grezzo, come fosse un pezzo di legno.
Non basta dirgli di dimenticare tutto quello che sa, deve liberarsene completamente, dentro; sfinirlo al punto tale che ascolterà soltanto te. Soltanto la tua voce. Farà quello che gli dici di fare e nient’altro.
Gli fai vedere come stare in equilibrio e come farlo perdere all’avversario. Come essere veloci sfruttando l’elasticità dei piedi, e come piegare le ginocchia quando fai partire un diretto. Come non permettere all’avversario di farti arretrare. Fargli passare la voglia di inseguirti e poi ricominci d’accapo, un’altra volta, e ... ancora, ancora, finché non gli sembrerà di essere nato con i guantoni.
Il corpo sa quello che i pugili ignorano, cioè come proteggersi. Un collo può torcersi fino a un certo punto, se si torce anche solo un poco di più il corpo dice “Ehi d’ora in poi ci penso io, visto che tu non sai quello che stai facendo.”
Stai stesa, adesso. Riposati e ne riparliamo quando avrai ripreso conoscenza. Lo definiscono il meccanismo del knock-out.
Tutti i pugili in un modo o nell’altro sono dei testardi, alcuni di loro sono convinti di saperne sempre più di te. In verità anche se hanno torto marcio, anche se insistere può portarli alla rovina, se non tengono il punto fino alla fine, allora non sono dei veri pugili.
Maggie non ci mise molto a fare progressi.
Frankie le combinò un altro incontro di quattro round, solo per farle capire chi comandava. Ma Maggie lo provocava. Il suo primo incontro di 6 round non filò proprio liscio. Maggie aspettò la fine del primo round per mandarla al tappeto. Dopo quella volta nessun manager volle più combinare un incontro con lei. Frankie dovette mettere mani al suo portafogli per combinare incontri decenti. Distribuiva mazzette ai manager. Ma non funzionò a lungo. A quel punto Frankie dovette fare una cosa che detestava, correre un rischio. La passò di categoria, questo poteva essere un errore.
Ma alcune ferite sono troppo profonde o troppo vicine all’osso e per quanto uno provi a dargli una sistemata non sempre riesci a fermare l’emorragia.
Dopo la sua dodicesima vittoria per K.O. , Frankie cominciò a ricevere delle proposte interessanti. La prima era una sfida contro Billie “The Blue Bear” per il titolo dei pesi welter. Billy era una ex prostituta di Berlino Est, aveva fama di essere il pugile più scorretto della sua categoria. Il fatto di essere una potenziale assassina sembrava esserle del tutto indifferente. Il pubblico l’amava. Frankie aveva rifiutato senza dirlo a Maggie. L’altra sfida era contro la campionessa del regno unito che Billie aveva appena sconfitto…, rifiutò anche quella.
E’ la regola, proteggersi continuamente. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Se doveva lasciare Frankie avrebbe fatto bene a lasciarlo subito.
A Maggie piaceva sempre metterli tutti al tappeto al primo round.
Le lettere tornavano indietro sempre con lo stesso timbro. Restituire al mittente.
Non era l’incontro clou della serata, era solo l’incontro di contorno al titolo dei pesi medi. Ma chi era là, ricorda di aver visto combattere solo Maggie.
Mo Cùishle.Qualunque cosa significasse quel soprannome le rimase addosso. Maggie combatté ad Edimburgo, Parigi, Bruxelles, Amsterdam, ovunque e per tutti era Mo Cùishle. A quanto pare il mondo è pieno di irlandesi o di gente che vorrebbe esserlo.
Quando tonarono negli Stati Uniti, Maggie era una professionista e le proposero di nuovo di combattere per il titolo.
Frankie chiamò tutti gli ospedali d’America in cerca di qualcuno che dicesse che poteva guarirla, per due volte sembrò fatta, ma poi alla fine tutti dicevano che non c’era niente da fare. Le sue condizioni si stabilizzarono dopo due mesi.
Le vennero piaghe da decubito perché non poteva cambiare posizione.
Fecero un viaggio in ambulanza di sei ore.
Il centro di riabilitazione trovato da Frankie era un bel posto, si prendevano molta cura di Maggie, anche se lei non si sarebbe mai lamentata. Ci volevano diverse ore al giorno per prepararla per la sedia a rotelle. Dal momento che non riusciva a respirare autonomamente aveva sempre il respiratore attaccato. Le pompavano ossigeno nei polmoni 24 ore al giorno.
Sua madre telefonò dicendo che sarebbero venuti tutti a trovarla. Maggie rimase in attesa davanti alla finestra per due settimane di seguito. Alla fine Frankie riuscì a rintracciarli scoprendo che stavano in un hotel vicino da sei giorni. Lasciò parecchi messaggi senza mai avere risposta.
Nel cuore della notte, Maggie aveva trovato una soluzione per conto suo. Si era tagliata la lingua a morsi. Era quasi riuscita a morire dissanguata prima che la ricucissero e prima che Frankie arrivasse si era fatta saltare tutti i punti. L’avevano ricucita di nuovo e le avevano imbottito la bocca per impedirle di riprovarci.
Mo Cùishle, significa mio tesoro, mio sangue.
La fece un’unica iniezione, la dose di adrenalina era superiore a quella che sarebbe stata necessaria. Voleva essere sicuro che non soffrisse più. Poi uscì dalla stanza, non gli era rimasto più niente.
Io tornai in palestra pensando che prima o poi si sarebbe fatto vivo, quando mi apparve una specie di fantasma. Frankie non è mai più tornato.
Non ha lasciato neanche un messaggio, nessuno ha mai saputo che fine abbia fatto. Ho sperato che fosse venuto a cercare te, a chiederti per l’ennesima volta di perdonarlo, ma forse non c’era rimasto più niente nel suo cuore. Spero solo che abbia trovato un posto dove vivere in pace, un posto in mezzo ai cedri alle querce, sperduto tra il nulla e l’addio. Ma forse è soltanto un’illusione. Ovunque si trovi adesso, ho pensato fosse giusto farti sapere chi era veramente tuo padre.
"Good Ciak"
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rongiu
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mercoledì 14 luglio 2010
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si, capo!
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Million Dollar Baby presenta, in modo molto originale, il dramma di tre persone. Sono storie che ti colpiscono in modo diretto, entrano prepotentemente nel tuo istinto più profondo ed il motivo di ciò è perché sono storie vere, che possono succedere a te, alla tua famiglia, al tuo vicino di casa e mostrate senza veli. Prendere o lasciare.
Probabilmente ciò che ha “preso” la mia emotività è stata la presenza in scena di una donna e di una donna dotata di una grinta fuori dal comune.
Questo mi consente di poter affermare che in “Million Dollar Baby” tutta l’esperienza di Eastwood è messa in mostra senza “sofisticazioni cinematografiche”.
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Million Dollar Baby presenta, in modo molto originale, il dramma di tre persone. Sono storie che ti colpiscono in modo diretto, entrano prepotentemente nel tuo istinto più profondo ed il motivo di ciò è perché sono storie vere, che possono succedere a te, alla tua famiglia, al tuo vicino di casa e mostrate senza veli. Prendere o lasciare.
Probabilmente ciò che ha “preso” la mia emotività è stata la presenza in scena di una donna e di una donna dotata di una grinta fuori dal comune.
Questo mi consente di poter affermare che in “Million Dollar Baby” tutta l’esperienza di Eastwood è messa in mostra senza “sofisticazioni cinematografiche”. Tutto ciò è importante per l'apprendimento dei “cadetti cineasti” ed anche perché è stato possibile aggiungere, credo, ai tanti films definiti “classici”, un altro .
Eastwood riesce a donarci una quantità infinita di emozioni con un’alternanza quasi fosse stabilita e ritmata da un metronomo, ora lento ora veloce.
A proposito di ritmo, il film è accompagnato dalle musiche di Eastwood e dalla voce narrante di Eddie Dupris, “Scrap Iron” (Morgan Freeman) ex pugile che Frankie (Eastwood) anni addietro ha allenato e del quale è stato manager. Scrap è una vera spina per l’animo di Frankie.
I due amici si portano dietro in modo frustante e doloroso il fardello delle loro storie. Diverse, ma convergenti. non fosse altro per il rammarico che probabilmente una decisione "passata" presa in modo diverso avrebbe dato un altro epilogo alle loro vite.
La “durezza cinematografica” del regista, alla quale da oltre cinquant’anni siamo abituati si scioglie in questo film addirittura in lacrime e sicuramente ha scelto il luogo e il momento giusto per versarle.
Frankie, professionista della box con anni di esperienze alle spalle come manager ed allo stesso tempo lontano dal circuito professionistico ha una seconda possibilità di “rientro” con Maggie Fitzgerald (Hilary Swank). La Swank ha un ruolo che la vede protagonista in tutti i sensi, paragonabile sicuramente alla performance di Boys Don’t Cry”. Dicevo, Maggie è una cameriera che riceve un secco “No!!” quando si presenta nella palestra gestita da Frankie. La motivazione è duplice. Non allena donne boxer, ed una trentenne ha poche possibilità di raggiungere traguardi ambiziosi. Frankie però solo successivamente si rende conto di trovarsi di fronte ad una donna determinata e disciplinata. Disciplina acquisita dalla “Vita”, che come sempre sa essere Maestra quando trova discepoli disposti ad ascoltarLa ed a saper tradurre in significati i suoi tanti silenzi. Maggie non molla. Non molla perché la “Vita” le ha detto che solo Frankie può aiutarla a raggiungere l’obiettivo prefissato. Combattere per il titolo mondiale. Convintosi per vari motivi, Frankie, Maggie e Scrap iniziano una nuova migrazione con nuovi sentimenti, nuovi stati d’animo. Il loro è un volo il più delle volte concitato, quasi mai planato.
Maggie si ritrova ad avere anche un incontro con la famiglia e sarà un incontro che porterà conseguenze…
Million Dollar Baby è un film in cui gli spazi personali, intimi sono colpiti e riempiti da una tragedia di dimensioni immani. Dovuta a motivo di ciò che gli uomini, sanno fare meglio, in particolare nello sport, “non rispettare le regole.” “Vincere a tutti i costi.” Ma guai a giudicare le scelte degli “altri,” specie se le scelte riguardano la stessa Esistenza, cosa "fare" con la propria vita. Gli “Altri” meritano sempre il massimo rispetto. Perché? Perché per dirla come se fosse un “pugno d’incontro” che può prematuramente chiudere un match, non è vero che le cose succedono sempre e solo agli “altri”.
“Million Dollar Baby”, è anche una storia d’amore, certamente non di sesso. Fra Frankie e Maggie l’Amore è paterno e filiale, si rafforza man mano che il destino trova la sua collocazione in queste due stupende vite. L’obiettivo del regista è sempre fisso sui tre personaggi principali sono protagonisti e per sempre ed è proprio questa, a parer mio, la forza di questo film che lo catapulta prepotentemente nei capolavori.
Good Ciak!
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[+] bravo!
(di shiningeyes)
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