L'amore fatale

Scienziato dell' amore (convinto che sia una sovrastruttura dell'uomo finalizzata all'accoppiamento) si ritiene colpevole della morte di un uomo avvenuta per un incidente. Nel fatto è coinvolto per caso anche uno psicotico "Gesù Cristo" convinto dell'esistenza di un destino divino (freccia erotica sulla terra) ed interprete (sempre psicotico) di ogni avvenimento. Questo strano personaggio turberà la quiete relazionale tra il biologo dei sentimenti e l'insoddisfatta compagna che proprio non riesce a sentirsi amata. Bene. Ora sarebbe interessante comprendere cosa volesse dirci l'autore. E' un fautore della tesi scientifica che riduce l'amore a mera illusione? Oppure della tesi psicotica che permette di sentire l'amore come volontà di dio? Forse, visto il finale, si allontana da questi due estremi per avvicinarsi alla concezione "normale" della compagna dal protagonista. Ma allora per cosa tutto questo polverone? Forse per dimostrare che la ricerca della verità non è compito dell'uomo. E' questo dunque il tema del film? Per il resto tensione cinematografica fatta di improvvisi silenzi musicati, movimenti di macchina ed oniriche immagini scolpite che tendono a recuperare una forma umanamente razionale come recupero della sanità. voto: **