davo
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domenica 28 settembre 2008
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da vedere assolutamente!!!
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questo è Cinema...il fatto che ci sia il sottofondo di musica classica valorizza il film e porta alla consapevolezza che questo sia adatto a persone abbastanza sensibili ed esperte.
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marco
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lunedì 15 settembre 2008
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bello
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un film che col suo lento progredire incanta e travolge come in un malinconico sogno.
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ufo77
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martedì 1 luglio 2008
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fantascienza?????????????????
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Il film mi è piaciuto molto ma sono rimasto basito dalla categoria Fantascienza...
Solo chi lo avesse visto a tranci " ma piccoli e ben mirati" lo catalogherebbe in questo modo.
Guardatelo e fatemi sapere
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ufo77
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martedì 1 luglio 2008
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fantascienza?????????????????
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Il film mi è piaciuto ma sono basito dalla categorizzazione in fantascienza.
Guardatelo e sappiatemi dire.
Ufo77
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kubrhitch
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giovedì 10 aprile 2008
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alla ricerca dell'umanità perduta
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Dopo il successo tributato a "In the mood for love" Wong si è potuto regalare un'opera arditamente personale di non facile lettura. Una lezione di coreografia cinematografica di grande eleganza. Un patchwork di tranches de vie che altera il rapporto convenzionale tra finzione e realtà, tra oriente ed occidente producendo una possibile sintesi in cui sono i sentimenti a farla da padrone. L'ostico per il pubblico occidentale sta proprio nella resistenza a lasciarsi andare. La nostra è una società frigida ed anestetizzata tendente all'asettico perfetto. Wong è più vicino a Lynch di quanto si possa pensare. Entrambi gli artisti si concentrano su ciò che è più propriamente umano - alla ricerca dell'umano perduto - nel non-sense degli eventi reali.
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Dopo il successo tributato a "In the mood for love" Wong si è potuto regalare un'opera arditamente personale di non facile lettura. Una lezione di coreografia cinematografica di grande eleganza. Un patchwork di tranches de vie che altera il rapporto convenzionale tra finzione e realtà, tra oriente ed occidente producendo una possibile sintesi in cui sono i sentimenti a farla da padrone. L'ostico per il pubblico occidentale sta proprio nella resistenza a lasciarsi andare. La nostra è una società frigida ed anestetizzata tendente all'asettico perfetto. Wong è più vicino a Lynch di quanto si possa pensare. Entrambi gli artisti si concentrano su ciò che è più propriamente umano - alla ricerca dell'umano perduto - nel non-sense degli eventi reali. Cos'è vero e universale? Purtroppo il grande pubblico non sa andare oltre un piano superficiale di lettura. Ma Lynch e Wong ci provano. L'ultimo scampolo di fiducia. Il pubblico vuole il responsabile, il volto del colpevole, la successione rassicurante degli eventi, la spiegazione dei fatti, la chiusura del cerchio, la soluzione consolatoria che ci rafforzi nelle nostre abitudini nascostamente alienanti o falsamente felici. Non chiede al cinema di aprirgli gli occhi, un metro per guardare la realtà nel modo giusto. Tutto questo è tanto faticoso che la nostra coscienza superficiale finisce per identificarlo con la noia. Wong Kar Wai è proprio quello che ci vuole oggi, in questi tempi terribili da Urlo di Munch. Invito a non fare troppo gli schizzinosi e gli snob al rovescio rispetto a ciò che richiede un maggior senso dell'osservazione. Mi rivolgo a quanti facilmente bollano le opere come intellettualistiche o manieristiche. Anche Kubrick e Fellini hanno subito la stessa sorte. Accettare di non capire è un grande passo per l'umanità. Lascirsi andare è un passo ulteriore. A proposito di Fellini 2046 mi ha rimandato all'ormai imprescindibile "8 e 1/2".
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(di angelo s.)
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biagio
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martedì 11 dicembre 2007
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devo dire che siamo di fronte
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sicuramente ad un capolavoro qui il cinema risulta essere davvero pura arte tradotta in immagini,movimenti e suoni
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ellebi
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martedì 31 luglio 2007
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aiuto
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qualche naufrago frequentatore di questo forum mi sa dire che brano musicale è quello che si sente quando una delle donne guarda attraverso il buco nell'albero e quando la donna androide ha un amplesso con l'uomo giovane che viaggia nel tempo?
Grazie
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tom
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martedì 20 febbraio 2007
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se bastasse la colonna sonora...
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... se bastasse la colonna sonora (qui ottima) o se bastasse una buona fotografia il cinema sarebbe pieno di capolavori, ma fortunatamente serve altro...un po' peseantino questo film dell'autocompiaciuto Kar-Wai, sicuramente non per tutti. Purtroppo non posso dare due stelle e mezzo, ne do tre di stima e per l'originalità.
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cris
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giovedì 28 settembre 2006
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alla ricerca nei sogni dell'amore!
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2046, è un film celebrato per le sue intense e svariate sfaccetature, ma nel volersi imporre in mille modi diversi, perde la capacità di legare insieme i numerosi fili intrecciati, e da una tessitura incompleta, poco si percepisce del diario autobiografico, del cammino esistenzialista, del viaggio enigmatico e della ricerca dei ricordi perduti! Ad una seconda visione, si cominciano a notare particolari appena percepibili all'impatto, il suo voler essere poetico e filosofico, il suo concetto esaltante dell'amore, il viaggio ipotetico verso i ricordi smarriti! Ma tutto appare troppo rarefatto per coglierlo al momento, e la narrazione eccessivamente lenta, unita agli schemi monotoni e ripetitivi, danno l'idea di un colossale e paradossale fiasco cinematografico e non di un poema encomiastico
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2046, è un film celebrato per le sue intense e svariate sfaccetature, ma nel volersi imporre in mille modi diversi, perde la capacità di legare insieme i numerosi fili intrecciati, e da una tessitura incompleta, poco si percepisce del diario autobiografico, del cammino esistenzialista, del viaggio enigmatico e della ricerca dei ricordi perduti! Ad una seconda visione, si cominciano a notare particolari appena percepibili all'impatto, il suo voler essere poetico e filosofico, il suo concetto esaltante dell'amore, il viaggio ipotetico verso i ricordi smarriti! Ma tutto appare troppo rarefatto per coglierlo al momento, e la narrazione eccessivamente lenta, unita agli schemi monotoni e ripetitivi, danno l'idea di un colossale e paradossale fiasco cinematografico e non di un poema encomiastico tributato ai valori veri! In questo vortice di concetti e di pensieri idolatrati, non si cerca un mondo vagheggiato e di perduti sentimenti, e non c'è un bisogno reale d'amore da parte del protagonista, ma un conflitto interiore in cui egli stesso cade continuamente, e per essere sinceri fa davvero poco per rialzarsi da solo, e pur conoscendo il suo limite di amare, non ha scrupoli a sedurre fanciulle e poi abbandonarle senza un'apparente ragione! C'è poco in tutto questo di poetico e di esaltante, e il ciclo in cui si ripetono sempre le stesse situazioni lascia capire che lo scrittore non riescie assolutamente ad uscire dal suo degrado; per giustificare poi la sua mancanza di sensibilità e la sua indolente pigrizia, si abbandona a vagheggiamenti estatici e a sentimenti di autocommiserazione!Chissà perchè infine, quando trova l'amore, la donna è sempre quella impossibile e lontana! Direi anche, che questo capita il 99% delle volte, ma dato i suoi precedenti, ho paura che l'unica fonte dell'amore sia proprio la lontananza! Se poco poco, la stessa storia divenisse possibile, svanirebbe anche l'idea della donna angelicata! Se l'intento del regista era quello di far passare un tango per una tarantella, allora in questo obbiettivo è fallito completamente e non bastano critiche esageratamente positive per nascondere un polmone di questo genere! E non parliamo di muse ispiratrici, perchè dietro l'incanto di donne irraggiungibili, si cela la sofferenza vera di persone come tutte, che poco si confà al potere mediatico di una creatura ultraterrena! Come calcio di rigore, si può puntare però sulla loro eccezionale bellezza, e in particolare sul contrasto Gong Lì e Ziyi Zhang, il fascino gelido e glaciale della prima, con il fuoco erotico e conturbante della seconda!
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rosinei
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martedì 18 luglio 2006
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un capolavoro
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Francamente, con tutto il rispetto per il vostro bel sito, tre sole stelle per questo film è davvero riduttivo.
2046 è un film onirico, sontuoso, denso.
Alla fine della sua proiezione, in una ordinaria sala cinematografica, avevo voglia di battere le mani, come si fa nelle serate di presentazione.
La forza di questo film risiede sicuramente nella raffinatezza formale, nelle metafore, negli episodi che sfumano l'uno nell'altro come quando si vaga con la fantasia o con la memoria.
Anche la rappresentazione del futuro e' calibrata sapientemente, senza pretese di fantascienza o di immagini con effetti speciali. L'immagine rimane pulita, e in certi momenti vengono in mente richiami ai più disparati stili artistici.
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Francamente, con tutto il rispetto per il vostro bel sito, tre sole stelle per questo film è davvero riduttivo.
2046 è un film onirico, sontuoso, denso.
Alla fine della sua proiezione, in una ordinaria sala cinematografica, avevo voglia di battere le mani, come si fa nelle serate di presentazione.
La forza di questo film risiede sicuramente nella raffinatezza formale, nelle metafore, negli episodi che sfumano l'uno nell'altro come quando si vaga con la fantasia o con la memoria.
Anche la rappresentazione del futuro e' calibrata sapientemente, senza pretese di fantascienza o di immagini con effetti speciali. L'immagine rimane pulita, e in certi momenti vengono in mente richiami ai più disparati stili artistici. Le donne- robot, simbologie dell'amore non corrisposto, di due destini che non si incontrano perchè fuori tempo, non in sintonia, a me francamente ricordano alcune creazioni del Futurismo italiano degli anni 30. Osservate l'immagine che appare all'inizio e alla fine: Wong Kar Wai riesce a inserire lo sponsor in una Hong Kong del futuro, senza deturpare minimamente il film (si scorge il marchio della LG)
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