Uzak |
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Un film di Nuri Bilge Ceylan.
Con Muzaffer Ozdemir, Mehmet Emin Toprak, Nazan Kesal, Fatma Ceylan.
continua»
Drammatico,
durata 110 min.
- Turchia 2003.
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labili impronte di rumoredi justinetondoFeedback: 198 |
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giovedì 29 luglio 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Istambul innevata abbraccia sorniona amanti e uomini soli. Yusuf e Mahmut sono agli antipodi di un'esistenza amara che nemmeno la loro temporanea convivenza riesce ad ammorbidire. Le parole si perdono nel "non detto" e l'intesa è retta da sguardi sfuggevoli o arrendevoli. Gli interni delle case, dei bar, sono come urla strozzate in gola: il quotidiano impone la disciplina dei gesti, dei sentimenti e il bere un caffè o il fumare una sigaretta, diventano obblighi dettati dal tempo. Persino la caccia al topo diviene un qualcosa di meccanico e quando la preda si dimena senza scampo, il suo squittire non è che un rumore che disturaba il sonno. La pietà arranca e solo Yusuf avrà il coraggio di uccidere il topo. Gli oggetti sublimano ricordi, rabbie e timori, come il pacchetto di sigarette dimenticato da Yusuf sul divano di Mahmut:rappresenterà l'unico vero "contatto" tra i due cugini, proprio quando i loro corpi sono già lontani. Suoni e rumori sfilano lungo il film a mo' di "fotografia" della realtà. Il percebile viene anticipato dall'udito, prima di essere esplicitato alla vista e privo di corpo, investe l'immaginazione. Uzak è un film sulla lontanza tra il "dentro" e il "fuori" degli uomini.
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