stefania
|
sabato 25 agosto 2007
|
un film fin troppo serio
|
|
|
|
Bruce è un giornalista fallito, in crisi con la fidanzata, arrabbiato con il mondo, nel pallone anche con il suo cane, che non gli obbedisce mai.Un giorno che gli gira proprio male,si lamenta con il Signore.........scoprirà che anche essere esauditi ha i suoi inconvenienti, che il successo non appaga e che per essere amati non servono miracoli, ma soltanto molta buona volontà.Ottimo film sul tema della fede e della vita, con una comicità che lascia il segno, ma parla in profondità, con un Dio che emerge sollecito ma pratico(il vero miracolo è un giovane che dice di no alla droga),con un finale che ricorda la vita è meravigliosa di Capra ed attori che fanno scintille.da vedere senza dubbio.stefania 25/08/07
|
|
[+] lascia un commento a stefania »
[ - ] lascia un commento a stefania »
|
|
d'accordo? |
|
alex41
|
venerdì 12 novembre 2010
|
una commedia da dio
|
|
|
|
Non è solo un film comico, non è solo una commedia ironica e/o romantica. E' un piccolo capolavoro di commedia riuscita: Jim Carrey è un giornalista fidanzato con Jennifer Aniston che, credendo di essere continuamente tormentato da Dio a causa delle sue continue sfortunie col lavoro e nella vita quotidiana, ques'ultimo gli dona tutti i suoi poteri per una settimana ("Tu sei convinto che io non sappia fare bene il mio lavoro? Allora mostrami come lo fai tu!" - Morgan Freeman). Riuscirà a riscattarsi: al lavoro otterrà il successo diventando in poco tempo un giornalista famoso e amato dal pubblico, ma anche essere Dio ha i suoi pregi e difetti: dovrà riconquistare il cuore della sua amata fidanzata, perchè come ha detto Dio: "Non puoi intervenire su libero arbitrio", e scoprirà che nonostante tutto anche essere Dio significa essere responsabili del mondo e della gente che è sempre in cerca di te e non ti molla mai.
[+]
Non è solo un film comico, non è solo una commedia ironica e/o romantica. E' un piccolo capolavoro di commedia riuscita: Jim Carrey è un giornalista fidanzato con Jennifer Aniston che, credendo di essere continuamente tormentato da Dio a causa delle sue continue sfortunie col lavoro e nella vita quotidiana, ques'ultimo gli dona tutti i suoi poteri per una settimana ("Tu sei convinto che io non sappia fare bene il mio lavoro? Allora mostrami come lo fai tu!" - Morgan Freeman). Riuscirà a riscattarsi: al lavoro otterrà il successo diventando in poco tempo un giornalista famoso e amato dal pubblico, ma anche essere Dio ha i suoi pregi e difetti: dovrà riconquistare il cuore della sua amata fidanzata, perchè come ha detto Dio: "Non puoi intervenire su libero arbitrio", e scoprirà che nonostante tutto anche essere Dio significa essere responsabili del mondo e della gente che è sempre in cerca di te e non ti molla mai. Risultato: una commedia da Dio, una delle migliori che ho mai visto che riesce a combinare il comico all'ironico e al romantico senza esagerare troppo, e Jim Carrey è l'attore adatto per questo film. Ricco anche di scene divertentissime: il telegiornale alla televisione, la scimmia, la zuppa di pomodoro e anche quando Jim imita Clint Eastwood? Immenso. Mi è piaciuto un po' meno il seguito, anche se la morale di entrambi insegna sempre qualcosa sulla vita.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alex41 »
[ - ] lascia un commento a alex41 »
|
|
d'accordo? |
|
enrico talamo
|
mercoledì 10 novembre 2010
|
il sogno di ogni uomo
|
|
|
|
Il sogno di tutti gli uomini, il desiderio neanche tanto segreto di ogni essere umano, quello di diventare anche solo per una settimana(a me basterebbe) non umano ma un Dio per l'appunto. Il giornalista sconosciuto che interpreta jim kerry, riesce a compiere cose allucinanti, magie, miracoli, proprio perchè ha aquisito su intercessione di Dio stesso i suoi poteri, fino al giorno in cui il potere gli da alla teste e per questo perde la donna amata.
"Come fai a farti amare senza intervenire sul libero arbitrio???" chiede nel momento di massima disperazione l'anchorman a Dio, quando troverai la risposta fammi un fischio.Il film prosegue con una lenta ma efficace redenzione del protagonista ed il recupero della sua donna amata.
[+]
Il sogno di tutti gli uomini, il desiderio neanche tanto segreto di ogni essere umano, quello di diventare anche solo per una settimana(a me basterebbe) non umano ma un Dio per l'appunto. Il giornalista sconosciuto che interpreta jim kerry, riesce a compiere cose allucinanti, magie, miracoli, proprio perchè ha aquisito su intercessione di Dio stesso i suoi poteri, fino al giorno in cui il potere gli da alla teste e per questo perde la donna amata.
"Come fai a farti amare senza intervenire sul libero arbitrio???" chiede nel momento di massima disperazione l'anchorman a Dio, quando troverai la risposta fammi un fischio.Il film prosegue con una lenta ma efficace redenzione del protagonista ed il recupero della sua donna amata.
Complessivamente film discreto e sopratutto nella prima parte offre momenti divertenti e di risate.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enrico talamo »
[ - ] lascia un commento a enrico talamo »
|
|
d'accordo? |
|
camillo
|
venerdì 12 agosto 2011
|
commedia inelligente!
|
|
|
|
Bruce Nolan è un reporter poco soddisfatto della sua vita.In particolar modo,Bruce non riesce a guadagnare un posto importante nel TG in cui lavora.Ciò gli fa perdere momentaneamente la testa e successivamente anche il lavoro.Inoltre la sua vita è fatta di disavventure e Bruce ne attribuisce tutte le colpe a Dio.Sarà Dio stesso,infastidito dal suo comportamento,ad offrirgli i suoi poteri per dimostrargli quanto sia impegnativo il suo mestiere.Bruce vedrà cambiare la sua vita a 360°,ma essendo ora Dio,ha delle responsabilità molto grandi.Il film è una commedia fatta sia per far ridere,sia per far commuovere.Notiamo momenti in cui i protagonisti affrontano diverse difficoltà,ma anche momenti strambi e assolutamente divertenti.
[+]
Bruce Nolan è un reporter poco soddisfatto della sua vita.In particolar modo,Bruce non riesce a guadagnare un posto importante nel TG in cui lavora.Ciò gli fa perdere momentaneamente la testa e successivamente anche il lavoro.Inoltre la sua vita è fatta di disavventure e Bruce ne attribuisce tutte le colpe a Dio.Sarà Dio stesso,infastidito dal suo comportamento,ad offrirgli i suoi poteri per dimostrargli quanto sia impegnativo il suo mestiere.Bruce vedrà cambiare la sua vita a 360°,ma essendo ora Dio,ha delle responsabilità molto grandi.Il film è una commedia fatta sia per far ridere,sia per far commuovere.Notiamo momenti in cui i protagonisti affrontano diverse difficoltà,ma anche momenti strambi e assolutamente divertenti.I personaggi sono mentalmente ben caratterizzati e mai troppo simili.Dio,interpretato da un grande Morgan Freeman,è un personaggio serio,ma non di ghiaccio.Bruce,interpretato dal simpaticissimo Jim Carrew,è il tipo insoddisfatto della vita che possiede,non sapendo invece di essere fortunato.Jennifer Aniston riesce sempre ad essere sentimentale,ma anche divertente all'occorrenza.Non guasta niente in questo film perchè comicità e drammaticità riescono a convivere perfettamente.In ultimo si può dire che "da grandi poteri derivano grandi responsabilità".Proprio così,perchè Bruce capirà cosa significa essere Dio e quali sono le grandi responsabilità che lOnnipotente deve affrontare ogni giorno.Questa,secondo il sottoscritto,la morale della storia:accontentarsi di ciò che si ha .La storia di un uomo che assumeva i poteri divini sapeva tanto di buffonata;invece ne è nata una commedia favolosa,che piacerà a tutti gli amanti delle commedie in generale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a camillo »
[ - ] lascia un commento a camillo »
|
|
d'accordo? |
|
iltrequartista
|
domenica 2 luglio 2017
|
una settimana da carrey
|
|
|
|
Che il film faccia una certa simpatia è fuori discussione,che Carrey trasmetta un'energia fuori dal comune,altrettanto,che Freeman abbia lo spessore per interpretare Dio è quasi certezza.
A tutti noi piacerebbe, almeno per una settimana, avere la possibilità di sentirci padroni della terra e credo fermamente che faremmo il possibile per migliorarla.
Il nostro Bruce pensa invece ad ingrandire seni e a fare lo "sborone" non appena ne ha la possibilità,capisco che tutto questo da un certo senso al finale ma la sceneggiatura risulta alquanto banale.
Due risate scappano ed anche volentieri,ci mancherebbe altro,tuttavia la geniale idea di base poteva essere sfruttata in maniera nettamente migliore.
[+]
Che il film faccia una certa simpatia è fuori discussione,che Carrey trasmetta un'energia fuori dal comune,altrettanto,che Freeman abbia lo spessore per interpretare Dio è quasi certezza.
A tutti noi piacerebbe, almeno per una settimana, avere la possibilità di sentirci padroni della terra e credo fermamente che faremmo il possibile per migliorarla.
Il nostro Bruce pensa invece ad ingrandire seni e a fare lo "sborone" non appena ne ha la possibilità,capisco che tutto questo da un certo senso al finale ma la sceneggiatura risulta alquanto banale.
Due risate scappano ed anche volentieri,ci mancherebbe altro,tuttavia la geniale idea di base poteva essere sfruttata in maniera nettamente migliore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a iltrequartista »
[ - ] lascia un commento a iltrequartista »
|
|
d'accordo? |
|
vedelia
|
sabato 22 novembre 2003
|
faccia di gomma e un improbabile dio
|
|
|
|
Dopo un periodo di stasi, "faccia di gomma" Carrey torna (o quasi)ai fasti di "The Truman show", calandosi perfettamente nei panni dolce/amari del prototipo dell'uomo moderno, stressato e non realizzato, che perde di vista le priorità essenziali della vita. Un dio improbabile e pacione (l'onnipresente Freeman), offrendogli la possibilità di divenire dio x una settimana, lo riporterà sui sentieri del buonismo e della rassegnazione. Carrey (irresistibile nella mimesi di Eastwood) si rivela ancora una volta un divo duttile e in costante crescita.
|
|
[+] lascia un commento a vedelia »
[ - ] lascia un commento a vedelia »
|
|
d'accordo? |
|
great steven
|
venerdì 16 gennaio 2015
|
quali miracoli compiere se si è dio per 7 giorni?
|
|
|
|
UNA SETTIMANA DA DIO (USA, 2003) diretto da TOM SHADYAC. Interpretato da JIM CARREY, MORGAN FREEMAN, JENNIFER ANISTON, STEVE CARELL, PHILIP BAKER HALL, CATHERINE BELL, LISA ANN WALTER, NORA DUNN, EDDIE JEMISON
Bruce Nolan è un giornalista televisivo residente a Buffalo che sottovaluta quel che possiede: simpatia, capacità di far ridere il prossimo, una fidanzata giusta che lo adora. Durante un servizio presso le cascate del Niagara, fa volontariamente la figura dell’idiota in diretta televisiva e ottiene la giornata peggiore della sua vita: cacciato dal lavoro in qualità di inviato speciale e con un incidente in macchina a suo carico.
[+]
UNA SETTIMANA DA DIO (USA, 2003) diretto da TOM SHADYAC. Interpretato da JIM CARREY, MORGAN FREEMAN, JENNIFER ANISTON, STEVE CARELL, PHILIP BAKER HALL, CATHERINE BELL, LISA ANN WALTER, NORA DUNN, EDDIE JEMISON
Bruce Nolan è un giornalista televisivo residente a Buffalo che sottovaluta quel che possiede: simpatia, capacità di far ridere il prossimo, una fidanzata giusta che lo adora. Durante un servizio presso le cascate del Niagara, fa volontariamente la figura dell’idiota in diretta televisiva e ottiene la giornata peggiore della sua vita: cacciato dal lavoro in qualità di inviato speciale e con un incidente in macchina a suo carico. Bruce pensa che sia tutta colpa di Dio se lui conduce una vita del genere. Stanco e infastidito dai suoi continui lamenti, il Padreterno (nelle sembianze di un M. Freeman biancovestito) gli si presenta in forma umana e gli propone di prendere il suo posto per una settimana, con l’obiettivo di mostrargli quanto sia complicato e pieno di brighe spinose il compito di guardare il mondo dall’alto. Bruce afferra al volo questa irripetibile opportunità e sfrutta i suoi nuovi poteri a suo piacimento, ma solo in seguito comincia ad utilizzarli anche per far del bene alle persone che conosce. I duetti fra l’Onnipotente e lo scapestrato giornalista faranno capire al secondo che un’esistenza degna, pur con tutti i suoi cavilli e le sue magagne, val comunque la pena di essere vissuta. Prima di passare a recensire questa scatenata e brillantissima commedia con protagonista l’eclettico canadese Carrey, parliamo un po’ del suo percorso professionale: diventato famoso con il dittico di Ace Ventura – L’Acchiappanimali, l’attore si è poi affrancato dalla schiavitù di far ridere interpretando il sublime e soave ruolo drammatico in The Truman Show. Con Una settimana da Dio, la schizofrenica carriera di Carrey sembra aver guadagnato un solido punto d’arrivo che compie pure una corretta e accorta commistione di generi. La sua parte in questa pellicola che non lesina affatto comicità da vendere e buffoneria strampalata ma che mantiene una sua logicità, testimonia un certo addomesticamento a tratti inopportuno, ma non le si possono negare una simpatia senza eguali e un’allegria davvero contagiosa che rinsaldano fortemente il legame dell’interprete con le origini televisive e lo spettacolo divertente non semplicemente fine a sé stesso ma che è capace anche di innescare riflessioni e riempire il cuore con un sottofondo agrodolce. Per quanto concerne le altre interpretazioni, spicca M. Freeman nella parte di un Signore sornione, ironico, politicamente corretto che sfodera un’onestà e un’incontestabilità che rivaleggiano con la cocciutaggine e l’incredulità di Jim/Bruce, mettendolo alla prova in una maniera serrata e convintissima allo scopo conclusivo e fatidico di restituirgli l’amore per la vita. Evidente la provocazione lanciata dagli sceneggiatori, ovvero quella di far interpretare Dio ad un attore nero: il messaggio antirazzista contenuto in questo slancio di irriverenza appare chiaro e lampante, tanto più che il personaggio è privo della “perfezione” che ci si aspetterebbe da una divinità intoccabile ma è viceversa impregnato di un’incorruttibilità che rinuncia a credersi superiore ad altri comportamenti per dare il suo servizio gentile e disinteressato ad un’anima in pena che cerca pace e tranquillità. J. Aniston, sempre più in fuga dalla sit-com Friends, impiega buona dose della farina del suo sacco per incarnare la disincantata e procace fidanzata del protagonista con un savoir-faire acceso e moderatamente piccante. L’omaggio a Frank Capra e al suo La vita è meravigliosa era una tappa che questa corsa non poteva saltare, e difatti la citazione è risultata obbligatoria e inevitabile (si vede, circa a metà film, un frammento di questo capolavoro in bianco e nero della metà degli anni 1940). Curiosamente, e con un pizzico di impertinenza, mi permetto di affermare che questa pellicola potrebbe essere proiettata con successo nelle parrocchie per il suo valore non tanto strettamente religioso quanto incitante e propenso ad una visione del mondo in cui gli unici a compiere dei miracoli sono gli uomini, ed esclusivamente a solo, quindi, spetta l’incarico di cambiare la realtà in cui vivono perché sia sempre migliore e produca situazioni ed esperienze favorevoli in senso positivo e conciliante.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a great steven »
[ - ] lascia un commento a great steven »
|
|
d'accordo? |
|
|