Una bionda in carriera - Legally Blonde 2

Elle Woods, già protagonista del film n°1, diventa ora un'attivista in difesa dei diritti degli animali dopo che ha scoperto gli esperimenti che vengono compiuti su di loro. Il personaggio ha subito una profonda trasformazione anche se veste sempre in rosa. I riferimenti al Mr. Smith di Capra sono un po' troppi e il film crolla con il discorso finale che non regge il confronto con l'appeal delle arringhe d'epoca. 

Scollegate il cervello, è tornata Elle Woods.
Il primo Legally Blonde, successo a sorpresa in America, aveva consacrato Reese Whiterspoon star di prima grandezza, dopo la sua già stupenda performance nel cinico e gustoso Election.
Commedia spensierata ma con un leggerissimo retrogusto amaro, la pellicola faceva leva su un umorismo immediato e un comparto stilistico di prim'ordine con costumi e soluzioni scenografiche ad alto tasso glicemico, perfette per mostrare il cammino della "bionda in carriera" verso il successo e l'amore. Tutti gli elementi del primo episodio sono elevati all'ennesima potenza in questo sequel, che però aggiunge una ulteriore dose di humour così idiota e demenziale, da porre la nuova avventura di Elle, più dalle parti delle produzioni Zucker, che da quelle della classica commedia romantica made in Hollywood.
La Witherspoon, che ormai contende lo scettro di regina della commedia americana ed erede naturale di Doris Day alla altrettanto brava (e un po' più versatile) Reneè Zellweger, si fa cucire il film su misura, che appare quindi inevitabilmente disomogeneo e meno corale del precedente. E'piacevole comunque notare che la mano del regista, già autore di quel piccolo fenomeno dell'anno passato chiamato Kissing Jessica Stein, riesca almeno in alcune scene a farsi sentire, rendendo la deriva demenziale meno accentuata. Stupisce, ma non troppo, ritrovare l'ex-dolce regina delle "bolle di sapone" Sally Field, nei panni della cattiva di turno, mentre Luke Wilson, sembra decisamente imbarazzato e pone faccia e firma al progetto perché evidentemente costretto da ragioni contrattuali. Divertente e qualche volta imbarazzante, Legally Blonde 2, vira decisamente verso il paradosso e la risata facile: in America il successo del primo capitolo è stato confermato, in Italia....chissà.