Roberto Nepoti
La Repubblica
Nel 1994 Jim Carrey e Jeff Daniels, i sublimi idioti di Scemo e più scemo, sbancarono i botteghini con l'efficiente commediaccia dei fratelli Farrelly. Scemo & più scemo: iniziò così...è un opportunistico "prequel" a distanza, dove si narrano l'incontro di Harry e Lloyd adolescenti e la nascita della loro amicizia. Alla Providence High School Harry, finora attaccato alle gonne di mamma, conosce la sua anima gemella nelle fattezze di Lloyd, figlio adottivo del custode dell'istituto.
Sui due amici mette gli occhi il malvagio preside, il quale mira a ottenere un finanziamento destinato alla fondazione di una (fittizia) classe per allievi subdotati. Mangia la foglia la graziosa reporter del giornale scolastico, che comincia a investigare sulla faccenda.
Ovviamente la macchinazione è un pretsto per cucire le varie gag dei due deficienti che, come Carrey e Daniels nell'originale, mostrano di possedere risorse impreviste e lasciano affiorare lampi di genio dal consueto stato di atrofia mentale.
Che altro poteva essere, un film così concepito, se non una pallida imitazione del suo prototipo? Impegnati nel non invidiabile compito di impersonare Jim e Jeff, i giovani Derek Richardson e Eric Christian Olsen meriterebbero il primo premio a una gara scolastica di imitatori dei divi cinematografici; in pratica, fanno una specie di karaoke per immagini. E devono accontentarsi di battute di seconda scelta, pescate dal repertorio di un umorismo adolescenziale, anche un po' scemo.
Da La Repubblica, 23 agosto 2003
di Roberto Nepoti, 23 agosto 2003
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