mrpandemonio
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lunedì 15 marzo 2021
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oscura ansia
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Flash di una scena anni fa, ritrovata in questo film che neanche lo sapevo...
Classico inizio di un Horror tipico ovvero trasferirsi in una nuova casa e all'inizio sembra una commedia con qualche fenomeno d'avventura. Poi il film si sprigiona. L'ansia si fa sentire e si fa martellante in tante scene, anche se andando verso il finale c'è comunque, ma mai quanto prima. Una in un bar che decolla per farmi capire dove voleva andare a parare la trama e quando il tutto avviene mi spinge a seguirlo con lo sguardo per tutto il tempo. Dall'indagine alla scoperta ci sono stati delle similtudini a quel film Echi mortali solo senza paranormale e stili così mi piace perché lega mistero e Thriller facendolo scoprire poco poco.
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Flash di una scena anni fa, ritrovata in questo film che neanche lo sapevo...
Classico inizio di un Horror tipico ovvero trasferirsi in una nuova casa e all'inizio sembra una commedia con qualche fenomeno d'avventura. Poi il film si sprigiona. L'ansia si fa sentire e si fa martellante in tante scene, anche se andando verso il finale c'è comunque, ma mai quanto prima. Una in un bar che decolla per farmi capire dove voleva andare a parare la trama e quando il tutto avviene mi spinge a seguirlo con lo sguardo per tutto il tempo. Dall'indagine alla scoperta ci sono stati delle similtudini a quel film Echi mortali solo senza paranormale e stili così mi piace perché lega mistero e Thriller facendolo scoprire poco poco.
Prima di diventare Jack Hall, Dennis Quaid ha interpretato questo padre di famiglia e per tutta la seconda parte si vede a indagare. L'ho adorato come personaggio dando qualche risata alla espressione arrabbiata dell'attore.
Con lui, indaga a un certo punto, la moglie interpretata da Sharon Stone e oltre a essere il motivo della trama, è in contrasto con il marito per il suo sospetto verso Dale. Quest'ultimo che assomiglia a un altro attore, diventa via via sempre più inquietante e alimenta l'ansia ogni minuto che passa.
Altri personaggi: non posso non citare Kitty, quella di Starsky & Hutch, un ruolo semi importante ovvero la fidanzata dell'uomo inquietante. Il padre di quest'ultimo che mi ha fatto scoprire la verità, lo sceriffo che è l'elemento cardine della vicenda e i due figli che grazie a loro aprono i segreti.
Infine, film vecchio con pochissimi effetti speciali, ma ricco di suspence e nel finale c'è il flash, quindi brividi...
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elgatoloco
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venerdì 8 dicembre 2017
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in definitiva quasi subito è tutto chiaro
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Mike Figgis, con questo"COld Creek Manor"di Mike Figgis(2003-fuorviante il titolo italiano, che fa pensare a fantasmi o simili), ha realizzato un film che ha un certo fascino, ma si fonda sul nulla: situazione di partenza nota(dalla città al paese"antico", anche se negli States il concetto di "antichità"è comunque relativo)e poi tutto lo sviluppo del plot è sostanzialmente inutile, dato che qausi subito, dall'irruzione di Dale, si capisce come si sono svolti i fatti pregressi, che pesano sulla storia della famiglia(non poi così tranquilla come sembra...)che si è insediata nel maniero. La dinamica(o dialettica)psicologica è oltremodo semplice e a tratti francamente rudimentale, tanto che non si capisce(concordo in pieno con la nota di recensione ufficiale)come due interpreti del lalibro di Dennis Quaid e Sharon Stone(ma c'è anche Christopher Plummer nel ruolo del padre del"vilain")si siano prestati a un'operazione complessivamente banale.
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Mike Figgis, con questo"COld Creek Manor"di Mike Figgis(2003-fuorviante il titolo italiano, che fa pensare a fantasmi o simili), ha realizzato un film che ha un certo fascino, ma si fonda sul nulla: situazione di partenza nota(dalla città al paese"antico", anche se negli States il concetto di "antichità"è comunque relativo)e poi tutto lo sviluppo del plot è sostanzialmente inutile, dato che qausi subito, dall'irruzione di Dale, si capisce come si sono svolti i fatti pregressi, che pesano sulla storia della famiglia(non poi così tranquilla come sembra...)che si è insediata nel maniero. La dinamica(o dialettica)psicologica è oltremodo semplice e a tratti francamente rudimentale, tanto che non si capisce(concordo in pieno con la nota di recensione ufficiale)come due interpreti del lalibro di Dennis Quaid e Sharon Stone(ma c'è anche Christopher Plummer nel ruolo del padre del"vilain")si siano prestati a un'operazione complessivamente banale. Pochissima suspense, incentrata sull'aggressività a scatti violenti di Dale(Stephen Dorff), mentre gli altri/le altre(lo sceriffo, anzi la sceriffa, che è interpretata da Dana Eskelson)si limitano a una sorta di implicita connivenza, legata quasi certamente alla paura. Poco, in complesso, dove anche Juliette Lewis, in un ruolo che avrebbe potuto essere più interessante, ma viene quasi"silenziato"riesce a dare poco o meglio qualcosa a sprazzi. Il più che vecchio, diremmo meglio atavico, tema della casa(o del manor, meglio, qui)in cui si sente(haunted)non è sviluppato in modo coerente e si rimane, dunque, a un livello pre-tutto, per così dire: non siamo nel vero e proprio thriller o meglio siamo in un thriller sgangherato, non c'è psicologisa dei personaggi vera e propria, ma abborracciata, il tutto si muove dei canali del trito e ritrito, del prevedibile, non è un horror fantastico. Per dirla con una bella(o almeno felice)espressione di Cochi e Renato"non è un granché, ma pieno di presentimenti", questo film, ma i presentimenti rimangono tali e non sboccano in nulla di"consistente". El Gato
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stefano bruzzone
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martedì 14 luglio 2015
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non è un horror
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Non lasciatevi ingannare dal titolo e dalla trama, di orrendo non c'è proprio niente, anzi trattasi di filmetto facile facile vedibile e nulla più. La coppia Quaid-Stone funziona solo a tratti e la regia, brillante e scoppiettante, nulla può contro una sceneggiatura banalotta e senza colpi di scena veri e propri. Da vedere per combattere l'afa di questi giorni e dimenticare subito.
Voto: 5,5
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elgatoloco
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domenica 25 gennaio 2015
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poco, troppo poco, ma...
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Sensualità e spaventi progressivi: un binomio, tipico del miglior horror e del cinema(e della letteratura)hard-boiled, che però qui si inceppa, nonostante la professionalità di attori(attrici)di notevole calibro e di un regista"comme il faut". COnfusione, coas ingiustificato nello sviluppo della storia etc., "inceppano" tutto il film, pur se SHaron Stone, Dennis Quaid, il "cameo"di Christopher Plummer, le prove di Juliette Lewis, Christen Stewart e altri rimangono notevoli. Ma un altro merito il film lo ha e conserva: qui, una volta tanto, contro il dominante"politically correct"buonista, il"vilain"è veramente tale e lo resta, magari un po'a scapito(ma non si vorrebbe anticipare troppo a chi non abbia ancora visto il film).
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Sensualità e spaventi progressivi: un binomio, tipico del miglior horror e del cinema(e della letteratura)hard-boiled, che però qui si inceppa, nonostante la professionalità di attori(attrici)di notevole calibro e di un regista"comme il faut". COnfusione, coas ingiustificato nello sviluppo della storia etc., "inceppano" tutto il film, pur se SHaron Stone, Dennis Quaid, il "cameo"di Christopher Plummer, le prove di Juliette Lewis, Christen Stewart e altri rimangono notevoli. Ma un altro merito il film lo ha e conserva: qui, una volta tanto, contro il dominante"politically correct"buonista, il"vilain"è veramente tale e lo resta, magari un po'a scapito(ma non si vorrebbe anticipare troppo a chi non abbia ancora visto il film). Ed è già qualcosa... El Gato
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stephen k.
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mercoledì 13 marzo 2013
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niente male come horror
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Riesco a intravedere un po' di chiarore emergere dal buio in cui l'horror è sprofondato nei primi anni duemila. Questo lungometraggio di Mike Figgis riprende il filone demoniaco iniziato nel duemila con Lost Souls, deludente, e devo dire che lo riprende abbastanza bene. Figgis come regista se la cava bene e non delude le aspettative. Una buona sceneggiatura di Richard Jeffries contribuiscee a migliorare il film, anche se è piatta in alcuni punti, soprattutto nella prima parte. I dialoghi sono intelligenti e ricercati, recitati molto bene dal cast. Ottima fotografia di Declay Quinn che fa risaltare il terrore che il film vuole trasmettere. Buone le musiche dello stesso regista, che danno un ulteriore risvolto macabro add ua trama e a un intreccio già ricchi di per sè.
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Riesco a intravedere un po' di chiarore emergere dal buio in cui l'horror è sprofondato nei primi anni duemila. Questo lungometraggio di Mike Figgis riprende il filone demoniaco iniziato nel duemila con Lost Souls, deludente, e devo dire che lo riprende abbastanza bene. Figgis come regista se la cava bene e non delude le aspettative. Una buona sceneggiatura di Richard Jeffries contribuiscee a migliorare il film, anche se è piatta in alcuni punti, soprattutto nella prima parte. I dialoghi sono intelligenti e ricercati, recitati molto bene dal cast. Ottima fotografia di Declay Quinn che fa risaltare il terrore che il film vuole trasmettere. Buone le musiche dello stesso regista, che danno un ulteriore risvolto macabro add ua trama e a un intreccio già ricchi di per sè. Il cast è notevole, cn attori come Dennis Quaid e Sharon Stone e una giovanissima Kristen Stewart alle prime armi, che recitano bene i dialoghi e si calano bene nei panni dei personaggi. Il film incute un po' di paura. Ma quest'opera pesantemente stroncata dalla critica, dopotutto, resta una buona pellicola.
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kondor17
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domenica 23 dicembre 2012
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discreto film di genere
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diciamo due stelle e mezzo, mezza stella in più per Dennis Quaid e Sharon Stone, sempre bravi e convincenti. Il film scorre abbastanza bene, seppur con qualche pausa di troppo. Storia di topi di città, dal cui stress essi fuggono, che si trovano catapultati in una realtà di campagna tutt'altro che affabile (la casa non è stata ereditata, ma comprata all'asta per 210.000 dollari), dove, tra omertà, mistero e pazzia, il tranquillo maniero si trasforma ben presto in un incubo, testimone silenzioso qual'era di efferati omicidi.
Mi domando solo una cosa: perchè a scrivere la recensione vengono chiamate persone che, almeno spero per loro, il film non l'hanno nemmeno visto.
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diciamo due stelle e mezzo, mezza stella in più per Dennis Quaid e Sharon Stone, sempre bravi e convincenti. Il film scorre abbastanza bene, seppur con qualche pausa di troppo. Storia di topi di città, dal cui stress essi fuggono, che si trovano catapultati in una realtà di campagna tutt'altro che affabile (la casa non è stata ereditata, ma comprata all'asta per 210.000 dollari), dove, tra omertà, mistero e pazzia, il tranquillo maniero si trasforma ben presto in un incubo, testimone silenzioso qual'era di efferati omicidi.
Mi domando solo una cosa: perchè a scrivere la recensione vengono chiamate persone che, almeno spero per loro, il film non l'hanno nemmeno visto.
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fluturnenia
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giovedì 14 giugno 2012
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thriller: no 1 genere nuovo: trullallero trullallà
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Un cast eccellente e capace, per un thriller che non è un thriller. Un horror ? Dove come e quando ?? Mapperpiacere !! Certo i tentativi di creare la cosiddetta suspense ci sono ma funzionano poco e male. Per quanto riguarda la regia e affini non si può dire che una telecamera amatoriale sarebbe bastata per fare un'opera anche migliore. La qualità narrativa e scenografica non sono in discussione, a mio giudizio, ma la cosa davvero irritante è la codardia dei protagonisti e la viltà priva di senso del matto di turno pseudo-spalleggiato da un paese di altrettanto matti e pure codardi pecoroni. La storia è tutto sommato tanto gradevole quanto dozzinale ciò che manca è la sopraccitata tensione. Il desiderio di andare a prepararsi un caffè per alzare i toni è forte.
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Un cast eccellente e capace, per un thriller che non è un thriller. Un horror ? Dove come e quando ?? Mapperpiacere !! Certo i tentativi di creare la cosiddetta suspense ci sono ma funzionano poco e male. Per quanto riguarda la regia e affini non si può dire che una telecamera amatoriale sarebbe bastata per fare un'opera anche migliore. La qualità narrativa e scenografica non sono in discussione, a mio giudizio, ma la cosa davvero irritante è la codardia dei protagonisti e la viltà priva di senso del matto di turno pseudo-spalleggiato da un paese di altrettanto matti e pure codardi pecoroni. La storia è tutto sommato tanto gradevole quanto dozzinale ciò che manca è la sopraccitata tensione. Il desiderio di andare a prepararsi un caffè per alzare i toni è forte. Cambiare programma una possibile soluzione !
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fluturnenia
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giovedì 14 giugno 2012
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ma che thriller è un genere nuovo il trullallero t
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Un cast eccellente e capace, per un thriller che non è un thriller. Un horror ? Dove come e quando ?? Mapperpiacere !! Certo i tentativi di creare la cosiddetta suspense ci sono ma funzionano poco e male. Per quanto riguarda la regia e affini non si può dire che una telecamera amatoriale sarebbe bastata per fare un'opera anche migliore. La qualità narrativa e scenografica non sono in discussione, a mio giudizio, ma la cosa davvero irritante è la codardia dei protagonisti e la viltà priva di senso del matto di turno pseudo-spalleggiato da un paese di altrettanto matti e pure codardi pecoroni. La storia è tutto sommato tanto gradevole quanto dozzinale ciò che manca è la sopraccitata tensione. Il desiderio di andare a prepararsi un caffè per alzare i toni è forte.
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Un cast eccellente e capace, per un thriller che non è un thriller. Un horror ? Dove come e quando ?? Mapperpiacere !! Certo i tentativi di creare la cosiddetta suspense ci sono ma funzionano poco e male. Per quanto riguarda la regia e affini non si può dire che una telecamera amatoriale sarebbe bastata per fare un'opera anche migliore. La qualità narrativa e scenografica non sono in discussione, a mio giudizio, ma la cosa davvero irritante è la codardia dei protagonisti e la viltà priva di senso del matto di turno pseudo-spalleggiato da un paese di altrettanto matti e pure codardi pecoroni. La storia è tutto sommato tanto gradevole quanto dozzinale ciò che manca è la sopraccitata tensione. Il desiderio di andare a prepararsi un caffè per alzare i toni è forte. Cambiare programma una possibile soluzione !
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alan rubino
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domenica 21 agosto 2011
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un buon thriller avvincente
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In seguito ad una spiacevole vicissitudine, i coniugi Cooper (Dennis Quaid) e Leah (Sharon Stone) Tilson decidono
di lasciare New York per trasferirsi assieme ai loro figli Kristen e Jesse in una vecchia casa in campagna,
denominata "Cold Creek Manor". Giunti nella cittadina, i Tilson fanno conoscenza con la famiglia Pinski e
l'ex proprietario della villa Dale Massie (Stephen Dorff) che si offre di svolgere per loro alcuni lavori
di manutenzione. Ma ben presto, alcuni macabri eventi iniziano a sconvolgere la vita dei quattro nuovi arrivati.
Sebbene l'assunto potrà sembrare banale, lo sviluppo della vicenda non è poi così usuale in quanto vengono
privilegiati il disegno psicologico dei personaggi e i loro rapporti, piuttosto che l'azione e i soliti trucchi del
genere.
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In seguito ad una spiacevole vicissitudine, i coniugi Cooper (Dennis Quaid) e Leah (Sharon Stone) Tilson decidono
di lasciare New York per trasferirsi assieme ai loro figli Kristen e Jesse in una vecchia casa in campagna,
denominata "Cold Creek Manor". Giunti nella cittadina, i Tilson fanno conoscenza con la famiglia Pinski e
l'ex proprietario della villa Dale Massie (Stephen Dorff) che si offre di svolgere per loro alcuni lavori
di manutenzione. Ma ben presto, alcuni macabri eventi iniziano a sconvolgere la vita dei quattro nuovi arrivati.
Sebbene l'assunto potrà sembrare banale, lo sviluppo della vicenda non è poi così usuale in quanto vengono
privilegiati il disegno psicologico dei personaggi e i loro rapporti, piuttosto che l'azione e i soliti trucchi del
genere. Che il thriller (non horror) al regista/produttore Mike Figgis sia perfettamente riuscito, non si può dire:
manca la suspense, e la rivelazione finale, per quanto efficace, è telefonata. Tuttavia, seppure con un
paio di inverosimiglianze narrative, "Cold Creek Manor" rimane un buon thriller avvincente, i cui punti di forza
risiedono nell'ottimo cast, molto affiatato (certo che la Stone è sempre un pò troppo bella per interpretare
qualunque ruolo che non sia quello della femme fatale), nella cura dei dialoghi e della location, nonché nella
regia dello stesso Figgis.
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tiamaster
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martedì 21 giugno 2011
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film discreto
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film discreto però la trama e inesistente e poi gli sviluppi sono un po sbilenchi,però i primi 45 minuti sono notevoli.
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