Oldboy

Film 2003 | Drammatico, 119 min.

Regia di Park Chan-wook. Un film Da vedere 2003 con Choi Min-sik, Ji-tae Yu, Hye-jeong Kang, Dae-han Ji, Oh Dal-soo. Cast completo Titolo originale: Oldboy. Genere Drammatico, - Corea del sud, 2003, durata 119 minuti. Uscita cinema mercoledì 9 giugno 2021 distribuito da Lucky Red. - MYmonetro 3,95 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 26 maggio 2021

Dalla Corea un film teso, duro e visionario che è piaciuto molto a Tarantino, che lo ha premiato a Cannes 2004, dove era presidente. Forse perché, come dice Chan-wook, questo è il film che Tarantino sognava di fare. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office Oldboy ha incassato 479 mila euro .

Oldboy è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato assolutamente sì!
3,95/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA
PUBBLICO 3,85
ASSOLUTAMENTE SÌ
L'incubo allucinatorio di un mondo torbido e violento, in un cinema d'autore che si conficca nell'anima.
Recensione di Annalice Furfari
Recensione di Annalice Furfari

Dae-su, sposato e con figlia piccola, è uomo dalle molte amanti e con il vizio dell'alcol. Una sera viene fermato dalla polizia per ubriachezza molesta. Non appena rilasciato, scompare nel nulla. Si risveglia in una squallida stanza, dove è tenuto prigioniero. Poco dopo, scopre che sua moglie è stata assassinata e lui è il principale sospettato. La sua prigionia dura quindici anni. Un tempo infinito, passato a covare un odio profondo verso il suo sconosciuto aguzzino e a prepararsi fisicamente alla vendetta.

Benvenuti nell'incubo visionario di Chan-wook Park, regista di spicco, al fianco di Kim Ki-duk, della Nouvelle Vague del cinema coreano. Che non ha nulla da invidiare, quanto a tensione e suspense, al cinema di genere americano, ma spesso e volentieri lo supera in profondità e torbidezza psicologica e in crudezza del racconto.

Un cinema di genere estremamente nero, quello firmato da Park, che sa farsi d'autore, seppur in maniera molto diversa dallo stile di Quentin Tarantino, che lo ha insignito a Cannes del Gran Premio della giuria da lui presieduta. È vero che il cuore di Oldboy è la vendetta, proprio come nella maggior parte dei film del regista di Pulp Fiction. Ma qui la violenza consumata nella corsa della vittima all'inseguimento del suo carnefice non lascia nessuna concessione al ludico. L'affannosa ricerca di Dae-su - interpretato dall'ottimo Choi Min-sik - a caccia della verità sul suo carceriere è faccenda estremamente seria per il regista, che ne lascia traboccare tutta la gravità, avvinghiando lo spettatore in un vortice di passioni malate sempre più livido e allucinato, con l'andamento lacerante di una tragedia greca alla "Edipo Re". Il salto nel vuoto dell'incubo torbido del protagonista - scandito da una musica che più adatta non poteva essere - toglie il fiato e lascia stremati. Sopraffatti da un mondo dominato dalla violenza e dalla follia di istinti bestiali, dove persino l'amore è sbagliato. Così, più Dae-su si avvicina al suo rapitore e alle ragioni delle sue azioni criminose, più la luce in fondo al tunnel si affievolisce.

Lo stile di ripresa e montaggio accentuano il senso di angoscia claustrofobica e asfissiante provata da un protagonista che, tornato libero, si rende conto di essere ancora prigioniero, solo in una stanza più grande. La sua fuga di uomo braccato, spiato e controllato non può che esplodere in una memorabile rissa in piano sequenza, in cui Dae-su affronta da solo, a calci, pugni e martellate, un fitto branco di aggressori. Ma l'incubo non è finito, i colpi di scena sono dietro l'angolo e mozzano il fiato.

L'unica concessione al colore, e alla vita, è quel rosso finale nel bianco della neve, simbolo di speranza e forse anche di riscatto, ma non di una nuova purezza, impossibile da raggiungere nel mondo sporco di Chan-wook Park. Autore di un cinema che si conficca nella pelle e nell'anima dei suoi protagonisti, come dei suoi spettatori.


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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 23 ottobre 2015
Bomber89

Al Festival di Cannes del 2005, nel quale vinse il premio come miglior film straniero, Quentin Tarantino (che faceva parte della giuria) disse di questo film: “E’ il film che avrei voluto fare”. I presupposti c’erano tutti, poi quando appena all’inizio della pellicola un uomo, Dae-su, viene rapito e rinchiuso in una stanza senza sapere da chi e il perché, ecco che [...] Vai alla recensione »

sabato 10 marzo 2012
oldpulp

Incredibile la forza espressa da questo film di Park-Chan-Work(il secondo della sua trilogia della vendetta), tutto è all'ennesima potenza, dalle prove attoriali(memorabile il protagonista Oh-Dae-Su) alla regia, che è accompagnata da una sceneggiatura ai massimi livelli che scandisce una perfetta trama ad orologeria che sfocia in un finale tragico e scioccante.

martedì 24 aprile 2012
tiamaster

Feroce e dolce.Ecco i due aggettivi che caratterizano "oldboy"un capolavoro,di una bellezza e di una ferocia incommensurabile.Dolce nei momenti d'amore del film,che rimangono impressi,che disturbano e che non scorderai mai,non scorderai mai come la violenza feroce che permea la pellicola:torture,ricatti,odio ma sopratutto VENDETTA.Oldboy è un film che è impossibile non amare [...] Vai alla recensione »

domenica 4 marzo 2012
Masterfede

Capolavoro assoluto, sicuramente uno dei film più belli e emozionanti della storia del cinema. Riesce a commuovere, emozionare, spaventare davanti alla maestosità della perfezione di ogni singolo fotogramma, facendoci tremare e sorprendere davanti all'incredibile finale. Perfetto, adrenalinico e molto violento. Obbligatorio vederlo.

venerdì 7 novembre 2014
Filippo Catani

Dae-su è un uomo dedito all'ubriachezza molesta e non disdegna avventure extraconiugali. Una sera viene rapito e misteriosamente internato per quindici anni durante i quali assiste inerme alla notizia dell'uccisione della moglie che lo rende il primo dei sospettati. Finita la prigionia, l'uomo cerca disperatamente di capire il perchè di questo rapimento e chi ci sia dietro. Davver [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 maggio 2014
Noia1

Un uomo viene rinchiuso in un appartamento per quindici anni e non ha la minima idea del perché, un giorno si risveglia fuori all’aria aperta e inizierà la sua vendetta. Film tostissimo, contenuti dedicati a stomaci forti, concetti interessanti e contraddittori che puntano ad una profondità che non ci si aspetterebbe mai per come sono la presentazione e lo svolgimento, un [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 gennaio 2014
biso 93

Questo film è un'autentica sorpresa per i Buon cinefili! Un film fresco e di forte impatto emotivo. Un film davvero crudele che ti spezza in due poiché ti trasmette l annullamento umano e fisico del protagonista! Nel film riecheggiano di continuo alcuni concetti...cm il ridere con gli altri...o che un granello di sabbia e una roccia affondano allo stesso modo.

martedì 23 settembre 2014
EvilDevin87

Raramente mi è capitato nella vita di vedere un film che riesca quasi a far provare sulla pelle dello spettatore le sensazioni del protagonista. Noi siamo negli occhi e nelle orecchie di Dae-soo (Choi Min-sik), siamo nella sua mente e assaporiamo sulla pelle i suoi pensieri e le sue ossessioni. E come lui ci chiediamo il perchè tutto questo: perchè venire rinchiuso così [...] Vai alla recensione »

mercoledì 28 agosto 2013
_Oldboy_

Oldboy è uno dei pochi film del nuovo millennio che rimarranno nella storia del cinema. Perchè è uno dei pochissimi film che riescono a coniugare poesia e violenza, farci capire come l'odio possa nascere dall'amore e viceversa, regalandoci emozioni in ogni fotogramma e in ogni gesto che il protagonista compie, il tutto con uno stile travolgente,originale,emozionante [...] Vai alla recensione »

venerdì 26 novembre 2021
f.vassia 81

Secondo capitolo di una trilogia del regista sulla vendetta ( dopo "Mr. Vendetta-Sympathy for Mr. Vengeance") : visionario, brutale e diretto con una maestria speciale nel piazzare e manovrare la macchina da presa, un dirompente film su una sconvolgente discesa agli inferi, con attacchi alla volgare e spietata cattiveria della società contemporanea, e ricco di riferimenti colti e non. [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 gennaio 2014
latalpa

E' un film cupo, violento, particolare, che ti prende sempre più di più minuto dopo minuto per poi esplodere nei venti minuti finali, quando tutta la trama viene finalmente spiegata. E' ingiusto parlarne come se fosse un film "alla Tarantino": l'ho trovato molto più triste e meno splatter di quello che immaginavo, la violenza della pellicola è soprattutto psicologica. Da vedere!

giovedì 23 gennaio 2014
biso 93

Questo film è un'autentica sorpresa per i Buon cinefili! Un film fresco e di forte impatto emotivo. Un film davvero crudele che ti spezza in due poiché ti trasmette l annullamento umano e fisico del protagonista! Nel film riecheggiano di continuo alcuni concetti...cm il ridere con gli altri...o che un granello di sabbia e una roccia affondano allo stesso modo.

giovedì 18 luglio 2013
jacopo b98

 Un uomo (Min-sik) è rinchiuso in una stanza per quindici anni. Perché? Quando sarà fatto uscire, in cerca della vendetta troverà la risposta alle sue domande, ma comincerà a ricordare azioni terribili di cui aveva perso ogni ricordo. A Cannes 2004, dove ha vinto il Grand Prix, Tarantino, presidente di Giuria, disse di quest’opera del coreano Park: è [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 aprile 2014
MadMax86

Le pellicole di stampo asiatico sembrano avere tutte una sottile linea che le legano.... Stupire. Bisogna stupire: con immagini (prive di effetti speciali) dal contenuto molto forte ed esplicito, con recitazioni e combattimenti al limite del credibile, con sceneggiature che ingannano lo spettatore. Anche questo film purtroppo non si distingue dagli altri tranne che per la tematica trattata: L'incesto. [...] Vai alla recensione »

martedì 5 giugno 2012
Oh Dae-su

Si premettano due punti elementari : La catalogazione di una qualsivoglia forma d'arte sotto forma di un voto è probabilmente una prospettiva effimera verso il valore intrinseco dell' arte stessa ( soprattutto per quanto riguarda il cinema) e in secondo luogo se mai un film si è prestato male ad una classificazione numerica quello è senza dubbio alcuno Oldboy.

lunedì 28 novembre 2011
Andrea Levorato

Old Boy ****1/2 Produzione: Corea 2003 Genere: Grottesco, Thriller, Action, Drammatico Attori principali: Choi Min-sik, Yu Ji-tae, Kang Hye-jeong  Regia: Park Chan-wook Choi Min-sik, Yu Ji-tae, Kang Hye-jeong  Trama: Oh Dae-su si ubriaca e viene rapito e rinchiuso in una cella per 15 anni. Intanto sua moglie è stata assassinata e la sua figlioletta è scomparsa.

domenica 25 ottobre 2015
Maviseco

Un capolavoro Coreano, tutto si intreccia armoniosamente : dialoghi, colonne sonore, fotografia! E' un emozione continua, ogni sguardo, ogni silenzio, ogni pausa, ogni inquadratura ha il suo perché : nulla è lasciato al caso! Solo un artista può fare qualcosa del genere, sono certi film che ti fanno amare il cinema. 

giovedì 19 novembre 2009
Filippology

Un film che ha una trama un po' complessa, bisogna seguirlo. Comunque assolutamente imperdibile; il colpo di scena finale li vale le 5 stelle ;)

mercoledì 13 maggio 2009
Francesco Giamblanco

Mai visto un film tanto duro quanto poetico allo stesso tempo. Rimane in mente indelebile, come una tragedia greca, un'opera di forte impatto visivo ed emotivo. Un film malinconico girato magistralmente e accompagnato da una colonna sonora magnifica.

mercoledì 22 gennaio 2014
sissio78

Film sconvolgente e coinvolgente che non annoia mai ma anzi ad ogni scena aumenta la voglia di andare avanti per vedere cos'altro puó succedere. I colpi di scena sono continui e sempre inaspettati fino alla soluzione finale del mistero che nessuno si aspetterebbe mai. Per me uno dei piú bei film di sempre e giustamente premiato da tarantino che lo ha citato omaggiandolo in 2 scene di kill bill parte [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 febbraio 2011
tommaso82

beh che dire........ i registi italiani ma anche gli "illustri maestri" del cinema americano devono solo prendere esempio e lezioni di cinema dai maestri asiatici Questo film è a dir poco meraviglioso ,sceneggiatura, attori, tutto calza a pennello e chiunque la pensi diversamente vada prure a vedere Zalone, i film di Natale di De sica, oppure panettoni hollywoodiani come il gladiatore [...] Vai alla recensione »

sabato 25 maggio 2013
Alexandra Mann

Questo film è un capolavoro! Ne consiglio assolutamente la visione!

giovedì 14 ottobre 2010
aksel07

Senz'altro il migliore della trilogia e uno dei capolavori del genere thriller. Storia incredibile! Colpo di scena finale che ti lascia a bocca aperta!!

venerdì 18 settembre 2009
Dottor Stranamore

Non è tanto la trama, sebbene sia ben strutturata, a rendere memorabile questo film. Il punto di forza è proprio la regia che riesce a trasmettere un grande senso artistico. Il complesso edipico che si vien rivelando assume tinte drammatiche riuscendo a non scadere nel patetico. Geniale anche la trattazione del tema principale, la vendetta: non è solo il protagonista a vendicarsi, ogni personaggio [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 marzo 2023
temat825

Visto nel 2023 in streaming vincendo una pluriennale ritrosia alle efferatezze cui immaginavo di andare incontro. E sì, Oldboy è un capolavoro. Non privo di difetti, vedi le molte arditezze della sceneggiatura, ma al fondo c'è una storia potentissima ed immortale che curiosamente si ricollega alle radici stesse della cultura occidentale, intendo la tragedia greca, riuscendo [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 dicembre 2021
Luca Scialo

E' la prima volta, da quando recensisco su Mymovies (dal 2009) che ho difficoltà a recensire un film. Ho visto questo film 2 volte, una nella calura estiva, una nel freddo invernale.Nel primo caso, ho interrotto dopo un'ora. Nel secondo caso, l'ho visto tutto ma con grande fatica. Forse è per colpa mia, ma non mi ha preso e ci ho capito poco.L'unica cosa che mi è rimasta è la frase "Ridi e il mondo [...] Vai alla recensione »

domenica 26 settembre 2021
LUCA B.

Sicuramente sarà un limite mio, viste le ottime recensioni di pubblico e critica (che forse hanno esageratamente innalzato le mie aspettative su questo film), ma proprio non son riuscito a vederci un capolavoro. Sarà che non amo i film esageratamente inverosimili come questo, dove non riesco a empatizzare con i personaggi e ho la costante sensazione di vedere un film, senza mai entrare nella storia. [...] Vai alla recensione »

lunedì 23 agosto 2021
Luisa

Non a tutti piacciono i film giapponesi o coreni, e sono gusti! Ma definire Old Boy addirittura un lassativo, beh la cosa mi fa sorridere. Da italiana, quando guardo un film straniero (iì 95% dei casi) cerco prima di immedesimarmi (per quanto sia possibile) nella cultura geografica del film, che non è cosa facile ma ci provo! Io 'ho trovato molto affascinante, non tanto nella trama, [...] Vai alla recensione »

domenica 29 settembre 2019
Marcloud

Un film tarantiniano premiato a Cannes dallo stesso Tarantino. Un rapimento durato 15 anni che nasconde una storia dura. Violento e poetico allo stesso tempo, con la giusta dose di colpi di scena. Consigliatissimo!

martedì 16 luglio 2019
cinephilo

Sorprendente da inizio alla fine. Mi piace molto il cinema sud-coreano ed è grazie a film come questo.

domenica 31 maggio 2015
davidino.k.b.

finalmente film con effetti ma non solo, regista innovativo.

martedì 5 febbraio 2013
corazzataKotiomkin

Film intenso e cruento, ma allo stesso tempo dolce e poetico. Grande interpretazione da parte degli attori che riescono con espressioni e gesti a trasmettere allo spettatore il proprio stato d'animo, qualunque esso sia : odio, amore, desiderio di vendetta , compassione. Insomma, un film sopra le righe, da vedere assolutamente.

venerdì 20 novembre 2009
Filippology

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sabato 17 ottobre 2009
ingloriusbastard

Un capolavoro assoluto. Una regia eccezionale ed attori straordinari. Soprattutto il coraggio di mettere in piedi una storia estrema, anomala e senza compromessi. Tutto ciò che manca al cinema italiano di oggi. Secondo me la Corea del sud rappresenta oggi quello che rappresentò l'Italia cinematografica del primo dopoguerra, un nuovo neo-realismo che si esprime senza paure o timore di dover piacere [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 agosto 2021
Nick16

....e come al solito, un film pluripremiato a Cannes si rivela una roba che definirla lassativa è fare un dispetto al confetto Falqui.Ma belin, dai due ore di film veramente insulso con una storia ridicola. Ridateci Lino Banfi e Renzo Montagnani, va....

venerdì 3 luglio 2020
Wathan

Mah sarà, se devo esser sincero io in tutta onestà non c'ho visto niente di buono. Banale ed eccessiva drammaticità di serie b, il personaggio principale da quale pianeta proviene? I nemici avrebbero dovuto provare con la kryptonite...  Oldboy tratta il tema delicato dell'incesto, e lo fa anche in modo originale, purtroppo però ci vogliono delle basi solide [...] Vai alla recensione »

sabato 28 ottobre 2017
xxx

Storia particolare e assurda, molto esagerata e spesso banale la drammaticità che circonda tutta la pellicola, per me il film non è un capolavoro ma merita comunque la visione.

martedì 10 marzo 2015
il befe

bello

venerdì 2 aprile 2010
Inertiatic

Un lavoro incredibile. Dae-su viene imprigionato in una stanza per 15 anni, senza sapere minimamente il perché. Un giorno viene liberato, ma non è una liberazione vera e definitiva, qualcuno gioca con lui. Dae-su deve compiere una sorta di missione, una ricerca dell'uomo che l'ha imprigionato e del perché, durante la quale avviene un continuo incontro di sentimenti: [...] Vai alla recensione »

sabato 25 dicembre 2010
Semiramide

Non sono ancora riuscita a trovare un difetto. E più lo guardo più mi piace.

domenica 24 maggio 2009
paride86

Come nel precedente "Mr. Vendetta" la storia è costellata di inutili buchi che ne rendono difficile la visione; questa volta, però, tutto è più crudo e sensato, e la verità comincia ad affacciarsi terribile e drammatica passo dopo passo in questo assurdo e incredibile racconto.

mercoledì 30 gennaio 2013
m___j___m

Questo "Oldboy" si sforza di stupire. Per tutta la visione della pellicola questa malcelata volontà ne appesantisce la visione. Da quando il protagonista viene rilasciato dai suoi quindici anni di detenzione coatta si assiste ad un continuo sussultare di eventi. Tuttavia una sorpresa resta pur sempre qualcosa di raro. Non si può pensare di stupire lo spettatore anticipando [...] Vai alla recensione »

mercoledì 27 marzo 2013
onil79

Gran bella sceneggiatura tranne per alcune scene come quella stile bud spencer 1 contro 20 veramente squallide e girate così male che la finzione diventa padrona. Film da vedere anche se non vedo l'ora del remake di Spike Lee in uscita il 24/10/2013 che a parer mio aumenterà la valutazione CONSIGLIATO VOTO 7

sabato 28 febbraio 2015
no_data

Recitano come se fossero dilettanti presi da un tremito incontrollabile, tutto è esagerto e quindi non credibile, l'onnipotenza è l'unico vero sentimento cpntinuamente esoboto, ma à una onnipotenza ridicola, se non facesse schifo lo splattern sarebbe un comico alla de Funès assolutamente concitato e che non fa ridere, le spiegazioni scentifiche sono  sottocultur [...] Vai alla recensione »

FOCUS
FOCUS
mercoledì 9 giugno 2021
Tommaso Tocci

A posteriori, è sempre stato Oldboy. Sono trascorsi un paio di decenni, strapieni di grandi successi, da quando il nuovo cinema coreano sorgeva all’improvviso grazie a una generazione di registi eclettici che con un nuovo linguaggio del blockbuster hanno conquistato le platee prima in patria e poi in tutto il mondo. Ma quando andiamo a cercare il titolo più simbolico di quegli anni, quello che più di tutti incarnò il cambiamento in arrivo, non possiamo che tornare a Oldboy di Park Chan-wook.

Mentre il film riappare nelle sale italiane il 9 giugno di quest’anno (restaurato in 4K) la mente corre al 2003, quando questa perversa e brutale tragedia di vendetta dai toni edipici arrivava per la prima volta sugli schermi, adattata da un manga giapponese. Avrebbe vinto nel 2004 il Gran Premio della giuria a Cannes, negli anni in cui l’Italia iniziava ad apprezzare il cinema diversissimo ma vicino di Kim Ki-Duk. Bong joon-ho, oggi il nome più noto di quel gruppo di registi grazie al trionfo di Parasite (guarda la video recensione), girava nello stesso anno un film che poi sarebbe stato anch’esso riscoperto, Memories of murder (guarda la video recensione). Eppure fu Oldboy a catturare l’immaginario come uno dei film più iconici dei primi duemila. Il polpo, il martello, la capigliatura scomposta di Oh Dae-su: sono alcuni degli elementi indimenticabili di un noir-thriller di rottura, che ha cresciuto una generazione e consegnato sequenze come quella del combattimento nel corridoio (che continua a essere omaggiata a vario titolo ancora oggi) alla cultura pop globale.

Talmente potente e longeva è l’eredità di Oldboy che l’inevitabile remake americano del 2013, di firma peraltro prestigiosa come quella di Spike Lee, non ha praticamente lasciato traccia. Troppo primordiale l’energia di un film che sembra emanare dall’interpretazione di Choi Min-sik. Vittima e carnefice, giustiziere e giustiziato, uomo qualunque che si ritrova imprigionato per anni e privato degli affetti, per poi credere di potersi arrogare il privilegio della vendetta. Meno si dice della storia e meglio è, considerando l’intrigo perfetto e sorprendente di un film che coglie sempre di sorpresa lo spettatore.

“Voglio qualcosa di vivo” proclama perentorio il protagonista Dae-su al ristorante, in un’altra delle scene più celebri; mentre Choi Min-sik mostra tutto il range di un personaggio che sa muoversi tra la plasticità comica dei gesti e la profondità dell’anima negli sguardi, la battuta sembra chiamare il film stesso, che irrompe sulla scena del cinema coreano e mondiale diventando da subito un classico contemporaneo di grande vitalità. La violenza di Oldboy e la riflessione sulla vendetta (Park completerà poi un’intera trilogia sul tema, con Mr. vendetta e Lady vendetta) sono facili da incastonare nel momento storico. Era del resto il periodo di Kill Bill, gli anni in cui il cinema d’azione usciva dal postmoderno anni novanta e cercava nuove ibridazioni. Eppure l’originalità di Oldboy non è mai apparsa derivativa, a dispetto delle sue mescolanze pop, che tirano in ballo il linguaggio dei fumetti e anche dei videogiochi.

Opera che racconta anche dell’uscita da un isolamento - e dei rischi che essa comporta - Oldboy è una vecchia conoscenza buona pure per il nostro tempo, da riscoprire ma anche da sperimentare per la prima volta tutta in un boccone, come il polpo del ristorante. Il fatto che non dimostri per nulla i suoi quasi vent’anni non fa che confermare la freschezza con cui ci colse di sorpresa al suo arrivo.

Frasi
"Sia un granello di sabbia che una roccia, nell'acqua affondano allo stesso modo..."
Una frase di Dae-su Oh (Choi Min-sik)
dal film Oldboy - a cura di Gianluca
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Nepoti
La Repubblica

Entriamo subito in un microcosmo chiuso e ossessivo. Un uomo si risveglia prigioniero in una stanza; l'unico contatto con l'esterno è la tv: dalla quale il prigioniero apprende che sua moglie è stata assassinata e che è lui il sospettato. Poi, il protagonista di quella che sembra un'allucinazione si ritrova - d'un tratto - libero. Incerto su tutto, a partire dalla propria identità, di una sola cosa [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Uno dei migliori film della stagione che, peraltro, non si raccomanda a uno spettatore timorato o generico. «Old Boy» rievoca, infatti, l'universo di Lynch e Cronenberg, Kitano e Tarantino: adattando liberamente gli otto album di un fumetto giapponese scritto da Tsuchiya Garon e disegnato da Minegishi Nobuaki, il quarantunenne regista coreano Park Chan-wook è riuscito a trasformare le cupe, feroci, [...] Vai alla recensione »

Massimo Lastrucci
Ciak

Precauzioni prima dell’uso: Oldboyè un film che disturba veramente. Per la capacità di essere provocatoriamente bello (sino al laccato), iperviolento e crudele, angosciantemente triste e spiritoso. Basti dire che il protagonista si chiama Taesu, che in coreano, spiegano nel film «vuoi dire paziente e sereno con gli uomini». Noi lo conosciamo, mentre, molesto ed ebbro, crea scompiglio in una stazione [...] Vai alla recensione »

Irene Bignardi
La Repubblica

Comincia come Kafka (beh, insom ma, ha qualcosa in comune con gli incubi di Il processo) e finisce come Homo Faber di Max Frisch (e non dirò nulla di più per non rovinare uno dei misteri della storia). Ma in mezzo c’è Old boy, il film coreano che ha vinto a Cannes 2004 il Gran Premio della Giuria. E visto che a conquistare la Palma d’oro in quell’occasione è stato il controverso documentario di Michael [...] Vai alla recensione »

Roberta Bottari
Il Messaggero

Con il sapore della vendetta in bocca e la morte negli occhi, un uomo armato di martello strappa i denti a un altro. E non è neanche la scena più cruenta di Old Boy , il film coreano diretto da Park Chan-wook, Gran Premio della Giuria a Cannes 2004, nei cinema italiani da domani, distribuito in 80 copie da Lucky Red. Eppure, la violenza del film (non a caso uno dei preferiti di Quentin Tarantino) non [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Non vi foste ancora accorti del cinema coreano, ecco un film che farà saltare sulla sedia anche i più distratti. Si intitola Old Boy , lo ha diretto il 41enne Park Chan Wook, e scommetteremmo che fra quelli visti finora è il più gradito al presidente della giuria Tarantino. Perché come spesso accade in Corea, è un film di genere e insieme d'autore; perché deriva da uno di quei manga giapponesi tanto [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

Semplice violenza e violenza complessa in «Old Boy» del coreano Pak Chan-wook, uno dei più bei film della stagione, gran premio della giuria al festival di Cannes 2004. Violenza semplice: lingua tagliata, mani mozzate, denti cavati con tenaglia e martello, uccisioni con oggetti acuminati, spuntini con un polpo vivo mangiato a morsi. Violenza complessa: nel 1988 un uomo viene rapito davanti alla sua [...] Vai alla recensione »

Mauro Gervasini
Film TV

Oh Dae-soo viene rapito, rinchiuso in una camera blindata, tenuto in contatto con il mondo attraverso un televisore. Durante i quindici anni di prigionia scopre che la moglie è stata massacrata (e tutti pensano sia lui, il colpevole), tenta il suicidio, traccia segni sulla propria carne, si aggrappa alla fame di vendetta per non impazzire del tutto.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Se qualcuno ancora non si fosse accorto del cinema coreano, ecco un film che farà saltare sulla sedia anche i più distratti, Old Boy. Nel 2004 a Cannes non vinse la palma d’oro solo perché in gara c’era il ciclone Michael Moore, ma si sa che Tarantino, presidente della giuria, gliel’avrebbe data volentieri. Perché come spesso accade in Corea è un film strettamente di genere e insieme furiosamente d’autore; [...] Vai alla recensione »

Mariuccia Ciotta
Il Manifesto

I sequel e i documentari segnano questa edizione «intermittente» del festival di Cannes, che risente dell'assenza di Canal+, coproduttore, prima dell'invasione Sky-Murdoch, di molte pellicole internazionali. David e Lynch e Abel Ferrara, finanziati dal gruppo francese, hanno lasciato il passo a Troy e ai figli di un'industria in declino, film dal gusto bariccato come il Mondovino di Jonathan Nossiter. [...] Vai alla recensione »

Antonio Termenini
Film Tv

JSA ovvero Join Security Area era stato uno dei più grandi successi al box office del cinema sudcoreano. Ma è con Simpathy for Mr. Vengeance del 2003 che Park Chan-wcok si impone come uno dei nomi di punta del cinema del sud-est asiatico. La vendetta: uno dei temi centrali non solo del suo cinema, ma di quello sudcoreano e, più in generale, della letteratura, delle forme d’espressione artistica e della [...] Vai alla recensione »

sabato 12 giugno 2021
Marianna Cappi
La Voce di Mantova

Una sera viene rapito da unos conosciuto e imprigionato senza motivo in una stanza da cui lo libereranno, altrettanto improvvisamente e inspiegabilmente, quindici anni dopo. Nel periodo della cattività Oh Dae-su ha perso la compagna la televisione, cattiva maestra dalla quale apprende che sua moglie è stata assassinata e che lui è il principale indiziato.

Valerio Caprara
Il Mattino

La quarta giornata manda felicemente in archivio un match da prima pagina: psicosi, sesso e violenza contro fiaba, fantasia e magia. Un'ottima idea per gli interessi del festival, ma anche per tenere aperta una strada che non provochi la diaspora delle ultime tribù di spettatori disposte a officiare il rito del cinema. Fin quando si potrà ancora contare sulle variazioni di spettacolo, stile, sentimenti [...] Vai alla recensione »

Mariuccia Ciotta
Il Manifesto

Premiato a Cannes 2004 da Tarantino - forse perché ci ha visto i fantasmi sadici del «Patriot Act» - ecco una nuova creatura del grottesco splatter, Old Boy, del quarantenne coreano Park Chan-wook. Manierato come un fumetto dell'ultraviolenza, perché solo la maniera salva quando l'orrore regna, Old Boy è la storia di un uomo di mezza età, Oh Dae-su (Choi Min-sik), rinchiuso in un carcere privato su [...] Vai alla recensione »

Antonio Valenzi
L'Indipendente

Se qualcuno avesse mai pensato che per un certo periodo il cinema statunitense sembrava che avesse cessato di ritmare il tempo di tutta la restante cinematografia, ora dovrà per forza ricredersi. Il dopo-Kill Bill di Tarantino ha aperto i cancelli di una creatività violenta e fracassona che sembrava sopita e che ora sta ingolfando le sale con i film più diversi.

NEWS
BOX OFFICE
martedì 15 giugno 2021
Andrea Chirichelli

Intanto Nuovo Cinema Paradiso (ri)conquista la Cina con 1,7 milioni di dollari in appena quattro giorni di programmazione. Scopri la classifica »

GUARDA L'INIZIO
giovedì 3 giugno 2021
 

Su MYmovies i primi minuti del film. La versione in 4K dal 9 giugno al cinema. Guarda l'inizio »

TRAILER
mercoledì 26 maggio 2021
 

Regia di Park Chan-wook. Un film con Choi Min-sik, Ji-tae Yu, Hye-jeong Kang, Dae-han Ji, Oh Dal-soo. Da mercoledì 9 giugno al cinema. Guarda il trailer »

CELEBRITIES
lunedì 31 maggio 2021
Emanuele Sacchi

Torna al cinema Old Boy - in sala dal 9 giugno con Lucky Red -, il film che ha fatto conoscere Park Chan-wook al grande pubblico. Il mondo, o buona parte di esso, lo ha conosciuto grazie a un polipo sbranato vivo e a un carrello orizzontale pieno di [...]

POSTER
lunedì 24 maggio 2021
 

Probabilmente destinata come ogni altra ad incanalarsi presto nella canonizzazione e nell'isterilimento, la cinematografia sudcoreana vive però nei primi anni del nuovo millennio un periodo di fulgore che non è dato trascurare.

NEWS
lunedì 24 maggio 2021
 

Dalla Corea un film teso, duro e visionario che è piaciuto molto a Tarantino, che lo ha premiato a Cannes 2004, dove era presidente. Forse perché, come dice Chan-wook, questo è il film che Tarantino sognava di fare. Vai all'articolo »

winner
gran premio della giuria
Festival di Cannes
2004
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