atticus
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martedì 30 giugno 2009
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deludente
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Dal best seller di John Grisham (a dire il vero, abbastanza stracco e noioso), niente più che sano mestiere hollywoodiano. Racconto macchinoso, qualche inverosimiglianza, una bella denuncia del sistema giudiziario americano e una retorica presa di posizione contro le armi. Anche il casty, nella sua eccezzionalità, non è sfruttato a pieno.
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chanel
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lunedì 18 agosto 2008
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bello!!!
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da vedere,ottimi attori e cast!
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il vendicatore
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mercoledì 21 febbraio 2007
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un orologio svizzero
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Ritmo, montaggio e interpretazioni rendono la giuria uno dei più bei film giudiziari degli ultimi anni. Hackman è il migliore, ma tutti gli attori sono in stato di grazia. Bella prova anche per Bruce McGill, l'indimenticabile Daniel Simpson 'D-Day' Day - spalla di Belushi in Animal House - che in questo film interpreta il granitico giudice. Finale buonista ma inaspettato. Un consiglio: dopo "la giuria" trovare e vedere "La Parola ai Giurati" del 1957, splendido e claustrofobico film giudiziario con Henry Fonda, per vedere quanto è cambiato in 50 anni l'approccio a tematiche simili.
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matteo granata
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martedì 11 luglio 2006
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in un tribunale: la lotta tra gisutsiza e inganno.
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Un vero capolavoro. Uno dei migliori thriller in circolazione. Il "masterpiece" di Gary Fleder, tratto dal romanzo di John Grisham, tiene incollati, per più di due ore, gli spettatori allo schermo. I romanzi del noto scrittore sono da sempre oggetti dei produttori di Hollywood, ma questa volta l'adrenalinica regia di Fleder, l'ingannevole interpretazione di John Cusack, la recitazione da manuale di Hoffman e la presenza di un azzeccatissimo Hackman fanno da meravigliosa cornice ad una trama coinvolgente ed elettrizante.
Da sempre le sale dei tribunali fanno da palcoscenico a grandi film e, spesso a grandi attori; basti ricordare una delle scene finali de "GLI INTOCCABILI". Ma diversamente da altri film, ne "La Giuria" possiamo osservare ciò che accadde al cospetto della giuria, e ciò che accade NELLA giuria.
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Un vero capolavoro. Uno dei migliori thriller in circolazione. Il "masterpiece" di Gary Fleder, tratto dal romanzo di John Grisham, tiene incollati, per più di due ore, gli spettatori allo schermo. I romanzi del noto scrittore sono da sempre oggetti dei produttori di Hollywood, ma questa volta l'adrenalinica regia di Fleder, l'ingannevole interpretazione di John Cusack, la recitazione da manuale di Hoffman e la presenza di un azzeccatissimo Hackman fanno da meravigliosa cornice ad una trama coinvolgente ed elettrizante.
Da sempre le sale dei tribunali fanno da palcoscenico a grandi film e, spesso a grandi attori; basti ricordare una delle scene finali de "GLI INTOCCABILI". Ma diversamente da altri film, ne "La Giuria" possiamo osservare ciò che accadde al cospetto della giuria, e ciò che accade NELLA giuria. Da una parte le pilotate contromosse di Gene hackman ai tradizionali discorsi di Dustin Hoffman, dall'altra la studiata azione psicologica di John Cusack per assicurarsi il verdetto della giuria.
E se non basta la comparsa sui grandi schermi di due grandi attori come Hackman e Hoffman che non avevano mai recitato insieme, di sicuro la recitazione della bella Rachel Weisz e del giovane John Cusack finiranno a comporre un mosaico perfetto fatto di pathos, emozione, inganno e sentimento.
I quattro attori protagonisti, infatti, impersonano i propri personaggi in maniera egregia, e la naturalità delle loro espressioni sembra quasi attraversare lo schermo.
La scena finale è di estrema bellezza, perfetto epilogo di una storia raccontata e diretta in maniera impeccabile da Gray Fleder. La sua regia, infatti, è perfetta per ogni scena: calzante nei momenti di fuga e di alta tensione, struggente nei ricordi degli omicidi, e coinvolgente nelle scene in tribunale.
Forse questo finale ha un sapore leggermente utopico, un che di inverosimile,: infatti dietro a questo film e al suo mega-processo da milioni di dollari,c'è la sempre più scottante realtà delle industrie di armi, accusate di avere la stessa colpa dei criminali che usano i loro prodotti.
Insomma, un finale quasi da "...e vissero tutti felici e contenti.", ma, inserito nella storia raccontata, non può che essere quello giusto.
Grandi attori, ottima regia, favolosa sceneggiatura, cos'altro c'è da chiedere in più per un buon thriller?
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[+] te la potevi risparmiare
(di mao)
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[+] ciao
(di anonimo415796)
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