Anno | 2003 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Giappone, Francia |
Durata | 67 minuti |
Regia di | Kazuhisa Takenouchi |
Uscita | giovedì 12 dicembre 2024 |
Distribuzione | Nexo Studios |
MYmonetro | 3,63 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 6 dicembre 2024
La folle visionarietà di Leiji Matsumoto incontra il genio creativo dei Daft Punk, dando vita ad uno dei più stupefacenti film di animazione di tutti i tempi! In Italia al Box Office Daft Punk & Leiji Matsumoto - Interstella 5555 ha incassato 127 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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In un remoto sistema solare una band musicale viene rapita dagli sgherri al servizio di un manager terrestre, intenzionato a trasformarla in una gallina dalle uova d'oro. Il successo dei Crescendolls - così si chiama la band dopo la trasformazione psicofisica operata dagli agenti dell'avido manager - è travolgente, ma il pubblico ignora i metodi immorali utilizzati per portarli su un palcoscenico. Intanto un segnale di SOS alieno è però arrivato all'astronauta Shep, innamorato della bassista Stella, che arriva sulla Terra per liberare i suoi amici musicisti e restituir loro una coscienza. Sotto quella che appare come la banale avidità di un discografico, però, si nasconde un segreto sinistro e atroce: un patto faustiano per la conquista dell'universo, che passa proprio dal rapimento e dallo sfruttamento di musicisti alieni.
Un sogno coltivato da tempo, sembra suggerire il sensei Leiji Matsumoto - il grande autore di anime fondamentali come "Capitan Harlock" e "Galaxy Express 999" - all'inizio di Interstella 5555. Un sogno portato a compimento da chi ha il dono di riuscire a realizzarli, ossia i Daft Punk, band francese che ha sconvolto e rivoluzionato il panorama della musica dance e non solo a cavallo tra i due millenni.
Ancora una volta è la storia di una nostalgia per il passato che si trasforma in visione di un possibile (e migliore) futuro, tanto in musica che in immagini. La parte sonora è legata all'album Discovery, quello che a distanza di anni dalla sua uscita possiamo tranquillamente definire capolavoro, che si sostituisce ai dialoghi di Interstella 5555, guidando lo sviluppo emozionale della trama; il controcanto visivo è invece affidato ad animazioni che riprendono la visione di Matsumoto, affidate alla direzione di Kazuhisa Takenouchi.
All'epoca della sua uscita, nel 2003, fu una detonazione, un cortocircuito audiovisivo: sembrava non esserci altro in circolazione di altrettanto definitivo e perfetto per i tempi del concept nippo-francese dei Daft Punk, camuffatisi per l'occasione in robot, indossando un outfit che preservasse l'anonimato (e che manterranno fino allo scioglimento del gruppo). A distanza di venti anni, una versione rimasterizzata del film propone fondali e animazioni arricchiti - qualcuno dice ricorrendo all'intelligenza artificiale - e la visione si fa più malinconica, quasi elegiaca, pensando ai molti protagonisti scomparsi nel frattempo.
Come Matsumoto, o come Romanthony, lo sfortunato artista francese che canta in "One More Time", di fronte al quale sembrava aprirsi un radioso futuro, stroncato da una morte prematura. E, ovviamente, non esistono più i Daft Punk, dopo uno scioglimento che ha generato un micro-trauma collettivo. Sapere di vivere in un mondo che non avrà più un disco nuovo dei Daft Punk, e con lui la visione di un possibile futuro che tiri fuori la parte migliore di noi, è fonte di una malinconia che si riverbera nella visione di Interstella 5555, che racconta di un sacrificio compiuto in nome di amore e amicizia e di una malvagità ultraterrena, che ieri muoveva i fili invisibili dell'industria discografica e oggi è forse ancor più potente e subdola, nella sua forma smaterializzata, nella fludità del digitale.
Per darci una chiave interpretativa di un futuro fosco e incerto, ci resta la lezione degli album dei Daft Punk che già conosciamo. E la visione di Interstella 5555, scheggia di futuro che cela molto più sul piano filosofico di quel che sembra mostrare.
Chiariamolo subito: Interstella 5555 è "sine ulla dubitatione" uno dei migliori film di animazione degli ultimi 20 anni, un'opera di puro genio che riesce a fondere in maniera sublime musica e animazione, patos ed emozioni, in un caleidoscopico cocktail di note e colori. L'idea del gruppo dance francese Daft Punk di arruolare il regista culto nipponico, autore di serie storiche, rimaste nell'immaginario di molti appassionati di cinema giapponese, come Galaxy Express 999 e Capitan Harlock, si dimostra felice, feconda e potenzialmente foriera di ottimi risultati anche nel lungo periodo.
Interstella 5555 riesce a essere contemporaneamente un musical, un film di fantascienza, un dramma romantico e appassionante ed una fiaba a lieto fine.
La follia creativa di Matsumoto si esplica nella trama (quattro musicisti provenienti da un'altra galassia vengono rapiti da un malvagio impresario, il cui scopo è quello di manipolarli e trasformarli nel gruppo pop più noto sulla Terra, per arricchirsi alle loro spalle) e nella realizzazione tecnica che lascia sbigottiti per l'uso accecante della luce e gli onnipresenti effetti policromatici che il regista utilizza per dipingere fondali iridescenti e cascate di tinte pastello che piovono sullo spettatore attonito e stupefatto.
Alla magnificenza grafica si unisce uno spettacolo sonoro di prim'ordine:il film è infatti la continuazione del percorso svolto assieme dal duo Thomas Bangalter e Guy-Manuel De Homen-Christo e Matsumoto che aveva visto la realizzazione di quest'ultimo dei primi quattro video tratti dall'ultimo album del gruppo francese (One more time, Aerodynamic, Digital Love e Harder Better Faster Stronger).
Sotto il cappello produttivo della sempre amata Toei Animation, nasce uno spettacolo genuino ed originale ed un film assolutamente innovativo.
Tralasciando la perfetta "coerenza" delle canzoni dei Daft Punk che seguono pedissequamente la trama, ricca di colpi di scena e le avventure dei personaggi, in un continuo alternarsi di momenti leggeri e drammatici, il film è apprezzabile proprio per la sua freschezza ed immediata fruibilità. Pur senza parole, Interstella 5555 è capace di rapire lo spettatore, di portarlo per 70 minuti fuori da questo universo, in un mondo parallelo, fantastico e la musica, ipnotica e mesmerizzante, agisce da catalizzatrice di emozioni sincere e spontanee.
I personaggi, che ricalcano perfettamente nelle fattezze gli eroi delle serie animate apparse in televisione agli inizi degli anni 80, sono una garanzia per i fan del regista. Il fascino, il mistero delle donne matsumotiane, esili, eteree e dai lunghi capelli biondi intriga e colpisce anche dopo 25 anni di cartoni animati e films.
Lo sguardo scaltro ed attento dell'eroe di turno, un rimando all'Harlock storico, è una certezza,così come lo sono le miriadi di segni, riferimenti, chicche e camei che il regista dissemina lungo la pellicola (esilaranti le premiazioni dei musicisti a dei fantomatici awad cui partecipano gli stessi Daft Punk e la trasmissione alla televisione, durante un momento topico del film della partita di calcio Francia-Giappone). Interstella 5555 è, per certi versi, una ulteriore dichiarazione di attenzione da parte dei francesi ad un genere, quello del cinema di animazione, che, ahimè, in Italia proprio non riesce a staccarsi dai canoni disneyani classici (e forse obsoleti).
Ma questa è un'altra storia.
Quello che resta di Interstella 5555 è un trip, un'esperienza indimenticabile che gli amanti del bel cinema potranno apprezzare grazie alla coraggiosa distribuzione della Revolver (già fautrice dell'uscita in Italia del capolavoro Oasis) che, mai come questa volta, andrebbe premiata senza indugi.
DAFT PUNK & LEIJI MATSUMOTO - INTERSTELLA 5555 disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€16,90 | – | |||
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