Dopo un'apnea di molti anni, dopo aver davvero smarrito la strada maestra con una serie di film superflui e senza destino, ecco che Salvatores torna a "raccontare" e lo fa davvero bene. Espandi ▽
Dal romanzo di Niccolò Ammaniti. Michele, dieci anni, vive in un paesino, anzi, proprio quattro case, della Basilicata. Con la sorella più piccola e altri amici scorrazza in bicicletta nelle stradine in mezzo al grano. A casa c'è la mamma e il papà fa il camionista, ed è uomo "tutto core". Incuriosito da una porta di lamiera vicino a una casa diroccata, Michele la apre e vede un buco, e in fondo un piede che esce da una coperta. Recensione ❯
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Bertolucci rilegge i prodromi del '68 attraverso un film invaso da arte, cinefilia e liberazione sessuale. Drammatico, Italia, Gran Bretagna, Francia2003. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Struggente e sensuale ritratto di giovinezza cinefila firmato da Bernardo Bertolucci. Espandi ▽
Parigi 1968. Il giovane Matthew, appassionato di cinema, incontra, durante una manifestazione in difesa del direttore della Cinematheque, un fratello e una sorella gemelli (Theo e Isabelle) che, approfittando dell'assenza dei genitori lo fanno entrare a far parte della loro intimità in cui il cinema gioca un ruolo importante. Bertolucci propone una sua lettura dei prodromi del maggio '68 in cui la cinefilia e la liberazione sessuale invadono lo schermo. Rivedere a distanza di molti anni questo film porta a considerazioni diverse rispetto all'epoca della sua uscita nelle sale. Nel 1974 Gaber questi versi "Nelle case non c'è niente di buono/quando la porta si chiude dietro un uomo" per poi concludere che "C'è solo la strada su cui puoi contare/La strada è l'unica salvezza./C'è solo la voglia e il bisogno di uscire di esporsi nella strada e nella piazza./Perché il giudizio universale/non passa per le case./In casa non si sentono le trombe./In casa ti allontani dalla vita/dalla lotta, dal dolore,dalle bombe". The Dreamers si presenta come la trasposizione cinematografica di questi versi. Solo che i protagonisti, in una sorta di compressione a scatole cinesi, che però loro leggono come segno di assoluta liberazione, di case ne hanno due. Recensione ❯
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Non proprio una salutare ventata di ottimismo, ma un manifesto dell'autocritica italiana. Drammatico, Italia2003. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Carlo e Giulia hanno due figli adolescenti: Velentina, la minore, è disposta a tutto pur di sfondare nel mondo dello spettacolo. Espandi ▽
Prendete Stefano Accorsi e Giovanni Mezzogiorno alla fine de L'ultimo bacio, aggiungete 20 anni ed ecco comparire magicamente Fabrizio Bentivoglio e Laura Morante, protagonisti di quello che, se non è il seguito ufficiale del film che tanto successo ha dato al giovane regista, sicuramente è la quadratura del cerchio, la conclusione del trittico sui difficili equilibri della famiglia media italiana iniziato con Come te nessuno mai. Un po' meno urlato del solito, il film di Muccino inquadra subito l'italia in cui vivono e si muovono i personaggi: quella delle radio accese persino in sala operatoria, quella in cui si possono semidistruggere le auto in sosta senza farsene troppi problemi, quella in cui le madri. Recensione ❯
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Ozpetek non cambia il suo modo di fare cinema e si aggiudica 5 David di Donatello. Drammatico, Italia2003. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Giovanna e Filippo, giovane coppia romana in crisi, incontrano un vecchio solo e smemorato. I primi tentativi di capire chi sia risultano vani, finchè in aiuto di Giovanna viene Lorenzo, un giovane bancario che abita proprio di fronte. Espandi ▽
Giovanna e Filippo, giovane coppia romana in crisi, incontrano un vecchio solo e smemorato. I primi tentativi di capire chi sia risultano vani, finchè in aiuto di Giovanna viene Lorenzo, un giovane bancario che abita proprio di fronte a loro, che la donna spia di nascosto da mesi. Tra i due nasce una relazione, necessariamente breve dato che Lorenzo, promosso direttore, è in procinto di trasferirsi. Il vecchio ritrova la memoria, e torna a casa, ma Giovanna non riesce a dimenticare le sue poche parole di ammonimento: le saranno di aiuto, quando dovrà prendere una decisione importante.
Ozpetek non cambia le traiettorie del suo modo di fare cinema, dopo il successo insperato del precedente "Le fate ignoranti", e decide di stare a metà strada fra un sentimentalismo a volte troppo dolciastro ed una commedia della memoria dove i ricordi, ancorchè tragici, possano essere viatico per future scelte. Recensione ❯
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Gloria è un'adolescente di sedici anni che "deve" sposarsi perché incinta. Alessandro è un ragazzo addetto alle riprese durante il giorno del matrimonio di lei, che suo malgrado si trova coinvolto nella "fuga" che la ragazza ha pianificato. Espandi ▽
Gloria è un'adolescente di sedici anni che "deve" sposarsi perché è rimasta incinta. Alessandro è un ragazzo addetto alle riprese durante il giorno del matrimonio di lei, che suo malgrado si trova coinvolto nella "fuga" che la ragazza ha pianificato. Inizia così un viaggio dalla bellezza del panorama marchigiano verso la solarità di un paesino della Lucania nel corso del quale tutto gradualmente cambia: dal paesaggio alla realtà interiore dei due ragazzi che abbandonano le vite passate, si innamorano della lora fuga e iniziano uno straordinario percorso insieme... Recensione ❯
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Avati pesca nel suo classico repertorio di memorie piccolo borghesi con interpreti inadeguati. Drammatico, Italia2003. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Nello, timido e impacciato, a 35 anni non è ancora sposato: il padre lo manda a vivere a Bologna, città dove è sicuro che il figlio troverà la sua strada, ma soprattutto una moglie. Espandi ▽
Bologna, anni '20. Il giovane Nello, figlio di un vitale e burbero sarto il cui cliente abituale è il Vaticano (che gli ha commissionato abiti per ben quattro pontefici), è completamente impreparato alle difficoltà della vita; timido e impacciato com'è, si comporta goffamente in ogni situazione, e a maggior ragione nei riguardi dell'amore. Per giunta, cercando di sistemarsi sentimentalmente per assecondare i desideri del padre, si imbatte in una bellissima ragazza cieca, ricca e viziata, di cui si innamora alla follia. L'amore arriverà, ma non necessariamente questo comporterà una normalizzazione nella sua vita. Recensione ❯
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Piazza Gagarin, immaginaria ma più vera di tante "realtà". Espandi ▽
Due amici d’infanzia nella periferia milanese, due “zarri”: uno fa lo spacciatore, l’altro un lavoro normale, faticoso e mal pagato. I due si innamorano della stessa ragazza e la loro amicizia è ad un bivio. Sullo sfondo, la piazza dove vivono è teatro di forti scontri sociali.Un film che nasce da una forma produttiva mai tentata in questa misura in Italia: tutti quelli che ci hanno lavorato hanno una compartecipazione negli utili e nelle eventuali perdite del film. Già da questo se ne può individuare lo spirito: la voglia di lasciare il segno, di dire che il cinema può raccontare la realtà senza rinunciare a fare spettacolo. Recensione ❯
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Un film sincero, a cui sarebbe servito un pizzico di rigore in più per farne un film 'importante'. Drammatico, Italia2003. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Campolaro, Italia centrale. La locale fabbrica della Carair, multinazionale americana che produce pneumatici, è in chiusura nonostante i buoni risultati produttivi. E' il licenziamento per almeno 1000 persone. Espandi ▽
Campolaro, Italia centrale. La locale fabbrica della Carair, multinazionale americana che produce pneumatici, è in chiusura nonostante i buoni risultati produttivi. E' il licenziamento per almeno 1000 persone. La lotta ha inizio e il film segue da vicino le vicende di tre degli operai. Antonio sogna di tornare a vivere nel paesino d'origine con la sua compagna che ora lavora a Milano e intanto si impegna a fondo nelle manifestazioni. Salvatore, sindacalista, ha un rapporto conflittuale con il figlio diciottenne disoccupato e Mario che è diviso tra la lotta politica e il tentativo di mettersi in proprio aprendo una produzione di pasta fresca con l'aiuto delle mogli di alcuni compagni di lavoro. Recensione ❯
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Attori ben diretti per un film che guarda al passato per discutere del presente. Espandi ▽
Claudia sta per vendere la villa di famiglia ma, prima di farlo, raduna tutti suoi amici (sui trent'anni) per riflettere sul passato e sul presente. emergono così le frustrazioni di ognuno. Recensione ❯
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La magia del teatro riporta in vita, per il piacere di un ingenuo studente, la Cina e il suo Impero, e la bella vedova Ching che per vendicare il marito divenne di quell'Impero la più temibile nemica, grazie alla sua flotta di navi pirata. Espandi ▽
Un giovane ed ingenuo studente si ritrova per errore in un teatrino fuori mano, tra le cui sale è possibile inoltre comprare trasgressioni e favori sessuali. Il Vecchio Capitano - un Bud Spencer inedito - dal palcoscenico situato nell'ampia sala centrale sta raccontando le gesta di Ching, piratessa ai tempi della Cina imperiale. Ching era sposa di un prode corsaro che, per aver accettato di collaborare con l'Imperatore, era stato ucciso a tradimento. La vedova, incapace di accettare questo oltraggio, si era dunque messa a capo della flotta del defunto marito ed era divenuta il pirata più temuto della Cina. Recensione ❯
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I grandi vecchi del cinema sembrano sempre essere quelli con maggiori vitalità e idee. Espandi ▽
I grandi vecchi del cinema sembrano sempre essere quelli con maggiori vitalità e idee. E se Manoel De Oliveira ogni anno ci regala un piccolo gioiello, anche Jacques Rivette, regista della Nouvelle Vague, con le sue settantasei primavere, torna dietro la cinepresa per il suo ultimo film, Storia di Marie e Julien. Un racconto d'amore, inutile dirlo. Un amore impossibile e intimamente oscuro, di quelli che si vorrebbero vivere almeno una volta nella vita.
Julien è un orologiaio solitario, che vive nella sua casa come se fosse l'unico mondo a interessargli. La sua anima non è pura, al punto di ricattare una donna, Madame X, per consegnarle dei documenti erroneamente capitatigli fra le mani. Recensione ❯
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Quattro piccole storie scandiscono il passaggio delle stagioni in Sardegna. Espandi ▽
Le stagioni della vita attraverso quattro episodi, ognuno scandito dal succedersi del tempo: nella primavera, quattro bambini scoprono per la prima volta il mare; nell'estate, un giovane pastore scopre le gioie del sesso con una turista francese; nell'autunno, una suora torna al paese per il matrimonio della sorella, e scopre il dolore delle scelte; nell'inverno un vecchio fisarmonicista canta per l'ultima volta e poi muore.
Girato quasi tutto in dialetto sardo, il film di Salvatore Mereu (vincitore della Settimana della Critica alla recente Mostra del Cinema di Venezia) è una veduta su miserie e trionfi della vita, a volte sofferto, a tratti divertente. Recensione ❯
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Un'insegnante di storia accompagna gli spettatori in un viaggio attraverso i luoghi del Mediterraneo per fare un'analisi critica dell'Occidente.
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Rosa Maria, una professoressa di Storia, si imbarca con la figlia quasi adolescente, per una crociera, destinazione Bombay dove si incontrerà con il marito per andare di nuovo in vacanza tutti insieme.
Il viaggio presenta varie tappe: da Pompei a Instambul, dalla Grecia al Cairo. Durante il tragitto la madre racconta alla figlia le leggende del Mediterraneo, ripercorrendo la Storia della cultura Occidentale. Il viaggio porta all'incontro con vari personaggi, (tre donne affermate e famose e il comandante della nave,per esempio) con cui la professoressa intrattiene conversazioni vivaci ed interessanti sull'Arte, sul Passato, sul Presente. Recensione ❯
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