kaji90
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sabato 30 giugno 2007
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atmosfera...
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Spesso questo regista viene sottovalutato, io lo trovo geniale. In questo film si capisce la maestria nel campo della sunspens: solo rumori/musiche e inquadrature ci fanno percepire l'angoscia degli alieni senza mai mostrarli in quasi tutto il film.
il fascino del film risiede nelle sue atmosfere create attraverso pochi elementi(visivi e sonori) che si amalgamano senza la pretesa di stare negli standar hollivudiani.
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pippo
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mercoledì 21 marzo 2007
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penoso
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uno dei film più brutti della storia del cinema
[+] mha
(di the game)
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eli
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sabato 6 gennaio 2007
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sorprendente e profondo
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Secondo si tratta di un colpo da maestro del regista indiano Shyamalan : insomma, tralasciando argomenti piu profondi come la fede, secondo me trattata in modo tutt' altro che banale come qualcuno suggerisce, sono restata incollata al televisore dall' inizio alla fine, quasi ipnotizzata dalla tensione che il regista ( grazie anche all' interpretazione del caro vecchio mel e di phoenix ) risce a ricreare per tutta la durata della storia. Non mi sono annoiata neanche per un attimo. Bello, bello, bello.
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rafael d.
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martedì 2 gennaio 2007
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un film che fa riflettere
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Su "Signs", essendo un film difficile e dai contenuti delicatissimi, si è discusso tanto. Mi dispiace che a qualcuno non sia piaciuto, ma la mia opinione è che shyamalan abbia sfornato un capolavoro.Il regista indiano riesce infatti a mentenere un' atmosfera d' alta tensione per tutto lo sviluppo dell narrazione, tensione che a volte raggiunge picchi d' inquietudine geniale ( ad esempio, invece di dotare gli alieni di raggi laser fuoriuscenti dagli occhi, li "umanizza", facendogli incontrare difficoltà ad aprire le porte nella scena dell' "assedio alla casa". Risultato: Dieci minuti di vera paura).Ma il vero significato della storia sono temi più importanti( fede, psicologia dell' essere umano ),che alla fine fanno scivolare in secondo piano il lato fanatascentifico ed orrorifico della vicenda.
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Su "Signs", essendo un film difficile e dai contenuti delicatissimi, si è discusso tanto. Mi dispiace che a qualcuno non sia piaciuto, ma la mia opinione è che shyamalan abbia sfornato un capolavoro.Il regista indiano riesce infatti a mentenere un' atmosfera d' alta tensione per tutto lo sviluppo dell narrazione, tensione che a volte raggiunge picchi d' inquietudine geniale ( ad esempio, invece di dotare gli alieni di raggi laser fuoriuscenti dagli occhi, li "umanizza", facendogli incontrare difficoltà ad aprire le porte nella scena dell' "assedio alla casa". Risultato: Dieci minuti di vera paura).Ma il vero significato della storia sono temi più importanti( fede, psicologia dell' essere umano ),che alla fine fanno scivolare in secondo piano il lato fanatascentifico ed orrorifico della vicenda. L' invasione aliena, tuttavia, non è un "pretesto" come alcuni l' anno descritta, ma piuttosto un' occasione per mettere un uomo a confronto con la sua esistenza nell' universo. Ecco allora che il film assume caratteri esistenziali, che non vengono trattati banalmente, ma semplicemnte e direttamente. Bene gli attori: Mel come al solito inimitabile, è anche grazie alla sua espressione(vuota?!) che il film assume la giusta atmosfera pacata e affascinante. Ottima scelta per l' ambientazione, un' America semplice, riflessiva ed isolata( chissà se l' 11 Settembre centra qualcosa...). Buone fotografia e sceneggiatura.Ultimo tocco da manuale: una colonna sonora azzeccatissima, misteriosa e stuzzicante, che però non invade letteralmente il film come accade in molte altre pellicole,ma compare solo in momenti significativi, lasciando per il resto spazio alla riflessione.
Insomma, un film che può non piacere, ma di sicuro importante. E comunque, se è riuscito ad ottenere un simile successo ( 60 milioni di dollari!!, uno dei primi record del millenio), trattando di temi così importanti ( fra i quali il contatto alieno), senza che un Will Smith abbattese con un caccia o prendesse a pugni esseri ributtanti a sei tentacoli e denti affilati, avrà pure qualcosa da dire.
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dylan93
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domenica 31 dicembre 2006
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per chi si aspettava di più...
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è un film noioso,privo di suspence che per me non raggiunge neanche il livello della sufficenza!
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marco roma
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venerdì 27 ottobre 2006
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bravo shyamalan
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Secondo me è un ottimo film,Mel Gibson è sempre una garanzia e il film è veramente bello perchè lascia il segno!Il finale poi è un'escalation di colpi di scena,insomma bravo shyamalan dopo il sesto sesto a confezionato un'altro bellissimo film!
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luk
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sabato 14 ottobre 2006
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segnali di cinema vuoto
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Andiamo,ma come si fa a considerare questo film un capolavoro o anche solo un film decente? Il pretesto degli alieni per arrivare a parlarci di fede e di "segni" è tanto banale quanto sfruttato male. Il messaggio non arriva, ed è inutile parlare di bravura tecnia o di capacità registiche. Shaymalan non fa altro che sfruttare a man bassa clichè di grandi autori del passato, da Hitch a Hawks, senza aggiungere nulla di nuovo se non il fantomatico aggancio con i cerchi nel grano. Al dì la della recitazione il punto debole è una sceneggiatura piatta, schematica e prevedibile, che non permette al film di decollare mai, e con queste basi parlare di bravura tecnica e registica mi pare altresì fuoriluogo.
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Andiamo,ma come si fa a considerare questo film un capolavoro o anche solo un film decente? Il pretesto degli alieni per arrivare a parlarci di fede e di "segni" è tanto banale quanto sfruttato male. Il messaggio non arriva, ed è inutile parlare di bravura tecnia o di capacità registiche. Shaymalan non fa altro che sfruttare a man bassa clichè di grandi autori del passato, da Hitch a Hawks, senza aggiungere nulla di nuovo se non il fantomatico aggancio con i cerchi nel grano. Al dì la della recitazione il punto debole è una sceneggiatura piatta, schematica e prevedibile, che non permette al film di decollare mai, e con queste basi parlare di bravura tecnica e registica mi pare altresì fuoriluogo. In questo caso l'autore non riesce nemmeno a sfruttare il suo classico marchio di fabbrica, il colpo di scena finale con cui dà un senso anche a pellicole che ne sono prive (vedi il sesto senso, pardon per il gioco di parole). Qui manca anche quello, ripeto, il messaggio anche se c'è non arriva. Si parte troppo da lontano e non si giunge da nessuno parte. E' un film vuoto e pretestuoso di un autore sopravvalutato in modo inspiegabile
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darko
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martedì 14 marzo 2006
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shyamalan, materia ipnotica
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Al di là del genere trattato, e di un attore protagonista forse troppo ingombrante, c'è da dire che questo Shyamalan dopo IL SESTO SENSO ha fatto un altro film in cui, indipendentemente da altri fattori che rendono il film antipatico, la tensione che c'è nell'aria si potrebbe tagliare con un coltello. Il film ti schiaccia insomma, ti ammorba. C'è appunto qualcosa di ipnotico: la lentezza, i sottovoce e tutto questo verde e giallo, le tonalità ocra e lo scenario rurale... Tutte premesse molto azzeccate, fuori dagli schemi hollywoodiani. Non dirò altro, dato che del film ne avrò visto per ora solo 2 e mezzo di 4 e non seguendo tanto i discorsi, ma le immagini. Bravissimo comunque il fratellino di Macaulay Culkin e lo stesso Shyamalan (il regista indiano del film) nella scena del dialogo al finestrino del fuoristrada insieme a Gibson.
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Al di là del genere trattato, e di un attore protagonista forse troppo ingombrante, c'è da dire che questo Shyamalan dopo IL SESTO SENSO ha fatto un altro film in cui, indipendentemente da altri fattori che rendono il film antipatico, la tensione che c'è nell'aria si potrebbe tagliare con un coltello. Il film ti schiaccia insomma, ti ammorba. C'è appunto qualcosa di ipnotico: la lentezza, i sottovoce e tutto questo verde e giallo, le tonalità ocra e lo scenario rurale... Tutte premesse molto azzeccate, fuori dagli schemi hollywoodiani. Non dirò altro, dato che del film ne avrò visto per ora solo 2 e mezzo di 4 e non seguendo tanto i discorsi, ma le immagini. Bravissimo comunque il fratellino di Macaulay Culkin e lo stesso Shyamalan (il regista indiano del film) nella scena del dialogo al finestrino del fuoristrada insieme a Gibson. Altro film che vale è THE VILLAGE, che per una volta non tratta il fantastico ma il sociale.
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maurizio
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giovedì 29 dicembre 2005
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un po' trash
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Non e` proprio una schifezza... ma anche se gli alieni sono a conti fatti un elemento secondario del film, proprio non capisco che paura si dovrebbe avere di esseri che non sono capaci neanche di sfondare una porta e si fanno ammazzare nell'uno contro uno. Per non parlare del fatto che vanno alla conquista di un pianeta ricco d'acqua, loro che all'acqua sono "allergici"... un bel po' ridicolo a tratti.
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(di alessandra)
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billy
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venerdì 9 settembre 2005
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si potrebbe accettare
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E' vero che il film all'inizio può essere un pò palloso perchè si parla di "alieni,alieni", cerchi nel grano ma da tenere conto che gli alieni non si vedono fino al punto dove il caro vecchio mel guarda la tv (quel pezzo si che fa inquietare)durante quasi tutto il film il prete non fa altro che farsi esami di coscienza e ripensare alla moglie morta.
Ma il finale mi ha demoralizzato perchè modo più tarocco non poteva esistere (mi intendo la scena del duello con l'alieno con la mazza da baseball)proprio da dire "ha toccato il fondo" ma stavolta mel gibson lo risparmio, potrebbe rifarsi.
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