La leggenda di Al, John & Jack

E' ingiusta la crociata di critiche al film. Secondo me, pur senza raggiungere i picchi di 'Tre uomini...', il film assolve bene il suo compito. Non capisco chi ha scritto che non si ride mai, in quale sala l'abbia visto: durante la proiezione soprattutto in due scene (I Dadi ed Aldo in equilibrio sul nome dell'hotel)le risate sono state incontenibili! E decidiamoci a guardare un film senza fare paralleli con i precedenti, così ci roviniamo soltanto il divertimento.

Stile indubbiamente originale,qualche buon momento di divertimento e la simpatia del trio.
Questa ,per quanto mi riguarda, la sintesi della pellicola che a seconda dei gusti personali può al massimo oscillare tra le due e le tre stelle.
Non ci sono picchi di cinema di alta qualità  tantomeno lo si può paragonare agli osceni cinepanettoni che ci affliggono da anni.
Ottimi i costumi,le interpretazioni da mafiosi consumati e la capacità di sviluppare una sceneggiatura in un ambiente tutto sommato contenuto.
Allo stesso tempo,l'ironia di fondo,non sempre è sviscerata nella migliore maniera possibile.
Il trio fa sempre la sua ottima figura nonostante non si possa non constatare che la genialità delle opere prime,almeno qui,non è raggiungibile.

Aldo Baglio, Giacomo Poretti e Giovanni Storti si sono trasferiti in America conservando i loro nomi e così sono diventati : Al,John e Jack. Sono diventati leggendari come Al Capone, Lucky Luciano e Frank Costello mentre Aldo Maccione, che deve ricoprire il ruolo di Vito Genovese, diventa il boss Sam Genovese. Se in “C’era una volta in America” non c’è proprio nulla da ridere, in questo film c’è oggi un’ America che diverte. Un film ricco di trovate spiritose, una continua farsa con gags brillanti talora esilaranti. Una lunga ed indovinata parodia di fatti, uomini e storia di gangsters. L’uso della pistola facile è presente in quasi tutte le scene, si spara in casa, in auto, al ristorante, in strada, c’era una volta e c’è ancora in America…! I tre comici italiani hanno dato vita ad uno spettacolo leggero e pulito, e se oggi si ride meno di come si rideva con Buster Keaton, con Bud Abbott e Leo Costello (Gianni e Pinotto), Stan Laurel e Oliver Hardy (Stanlio ed Olio), Danny Kaye, Bob Hope, Ridolini, Jerry Lewis,Larry Semon (Ridolini) è perché si è perso il piacere di gustare le cose semplici, si preferiscono le parolacce e si ride di gusto se vengono richiamati attributi o parti anatomiche…! Di molti altri non si ride più, di pochi ancora e per sempre, come per Charlot (Charlie Chaplin) e per Totò (Antonio De Curtis). [+]

Aldo Baglio, Giacomo Poretti e Giovanni Storti si sono trasferiti in America conservando i loro nomi e così sono diventati : Al,John e Jack. Sono diventati leggendari come Al Capone, Lucky Luciano e Frank Costello mentre Aldo Maccione, che deve ricoprire il ruolo di Vito Genovese, diventa il boss Sam Genovese. Se in “C’era una volta in America” non c’è proprio nulla da ridere, in questo film c’è oggi un’ America che diverte. Un film ricco di trovate spiritose, una continua farsa con gags brillanti talora esilaranti. Una lunga ed indovinata parodia di fatti, uomini e storia di gangsters. L’uso della pistola facile è presente in quasi tutte le scene, si spara in casa, in auto, al ristorante, in strada, c’era una volta e c’è ancora in America…! I tre comici italiani hanno dato vita ad uno spettacolo leggero e pulito, e se oggi si ride meno di come si rideva con Buster Keaton, con Bud Abbott e Leo Costello (Gianni e Pinotto), Stan Laurel e Oliver Hardy (Stanlio ed Olio), Danny Kaye, Bob Hope, Ridolini, Jerry Lewis,Larry Semon (Ridolini) è perché si è perso il piacere di gustare le cose semplici, si preferiscono le parolacce e si ride di gusto se vengono richiamati attributi o parti anatomiche…! Di molti altri non si ride più, di pochi ancora e per sempre, come per Charlot (Charlie Chaplin) e per Totò (Antonio De Curtis). Per questo invito tutti a divertirsi con AL,John e Jack, senza perdere la memoria di chi siamo.chibar22@libero.it [-]

scritto e diretto dai tre oltre che Massimo Venier è una commedia gradevole ma parecchio stiracchiata. ambiziosa certo, girata in america, ma lenta e poco divertente se non per qualche battuta alla quale il trio ci ha abituati da tempo. bisogna dire che aldo giovanni e giacomo sono anche a loro agio nei panni di tre killer piuttosto maldestri, ma cmq questo non basta ad alzare il ritmo blando e stanco di un film poco più decente di un cinepanettone.
Voto: 6

Sinceramente mi aspettavo molto di più: la trama è esile, le risate poche, spesso forzate. Non un capolavoro. Certo, magari un gradino sopra i cinepanettoni, ma non va al sopra della mediocrità.

Certo che il film è il classico prodotto di Natale pero' io l'ho trovato divertente ,in alcuni momenti esilarante(l'uccisione della parente del boss,l'esorcista,la claustrofobia di un "duro" chiuso nel classico armadio ..Certo a volte sembra di assistere a cabaret televisivo ma la sceneggiatura, anche se lenta è originale come originale è il film nel film sui titoli di chiusura.Certo se per ridere bisogna ricorrere a tutto il turpiloquio piu' becero,fare i guitti ed essere sbracati e coatti allora questo è un film da sconsiglioare.Unico appunto:il trio dovrebbe capira che il cinema è una cosa e la televisione un'altra