Big Girls Don't Cry - La vita comincia oggi

Kati e Steffi sono due adolescenti berlinesi, alle prese con i problemi tipici delle diciassettenni: la scuola che non funziona, gli amori che sbocciano e sfioriscono senza soluzione di continuità (e soprattutto senza che si possa comprenderne la ragione), l'amicizia come rifugio. Ed infine, la famiglia: Kati ha genitori conservatori, che la controllano e la trattano ancora come una bambina, mentre Steffi, in apparenza figlia di una famiglia-modello che le dà libertà e autonomia, all'improvviso scopre che il padre ha una relazione extra-coniugale. Sarà rinsaldando il loro legame indissolubile che le due ragazze sapranno trarsi d'impaccio, imparando così a crescere. Maria von Heland ha tratto quest'agevole commedia da una lunga serie di interviste ad adolescenti berlinesi, che hanno tratteggiato i ritratti di una generazione senza più appigli ideali ma con i problemi tipici della loro età. Nella scrittura della sceneggiatura, la regista si è basata su questa serie di colloqui, cercando però di costruire due personaggi che non fossero stereotipi statistici. L'operazione è almeno in parte riuscita, nel senso che la pellicola risultante ha la freschezza dei film per teen-ager senza risultare zeppa di luoghi comuni e di banalità, anche se riesce difficile comprendere l'utilità di un film che nulla aggiunge e nulla toglie a quanto già è stato raccontato al cinema sui problemi delle nuove generazioni. 